Consiglieri regionali Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Gino Giorgetti del Movimento 5 Stelle: “Un soporifero Bardi continua imperterrito con la stantia filastrocca del cambiamento”. Di seguito la nota integrale.
Avevamo atteso con trepidante interesse l’annunciata conferenza stampa del Presidente Bardi e della sua giunta, visto che è diventato ormai quasi impossibile dibattere di politica regionale all’interno dell’assise consiliare di Viale Verrastro. L’interesse è scemato man mano che ci siamo accorti che eravamo di fronte alla solita esaltazione del cambiamento gattopardesco di quest”armata Bardileone’ di centrodestra.
Bardi è apparso a tratti come quelle cartomanti di certe tv locali che promettono ai telespettatori grandiose vincite al lotto o che azzardano previsioni a medio e lungo termine.
Al contrario, ci aspettavamo un’analisi dei gravi problemi che lacerano la carne viva della nostra regione: problemi che abbiamo provato a evidenziare in questi mesi di XI legislatura, e sui quali abbiamo anche proposto soluzioni, in merito ai trasporti, alla sanità, alla tutela ambientale (in primis, le devastanti conseguenze delle estrazioni petrolifere). Temi e criticità completamente ignorate da Bardi.
In attesa di approfondire finalmente i documenti relativi al bilancio previsionale 2020, che pare ci verranno consegnati nei prossimi giorni, ci siamo dovuti accontentare di alcuni provvedimenti spot che paiono fatti apposta per giustificare l’attività svolta nei primi mesi di governo.
Uno dei presunti successi sarebbe quello di aver portato da Torino alcuni progetti sull’innovazione nel settore automotive. È stato annunciato per l’ennesima volta il completamento del piano paesaggistico regionale con particolare attenzione alle mire degli speculatori dell’energia eolica. Sul versante sanità sono state spese parole impegnative sul CROB che dovrebbe subire un’operazione di potenziamento che, secondo Bardi, permetterebbe al centro di Rionero di diventare una struttura attrattiva anche per l’utenza extraregionale. Bardi si è poi inserito nell’argomento del momento: l’istituzione della facoltà di medicina presso l’UNIBAS, specificando che si tratta di un progetto in fase embrionale e annunciando l’impegno di risorse economiche regionali.
In agricoltura, Bardi è stato telegrafico: “Sono stati spesi tutti i soldi, anche questo è cambiamento”. Come e con quali risultati (soprattutto qualitativi) siano stati spesi, resta un mistero.
Domani ci sarà una seduta di consiglio con un ordine del giorno monstre. Non sappiamo se Bardi si degnerà di presenziare il Consiglio e non siamo nemmeno certi se gli esponenti della maggioranza abbiano trovato una stabile cura ai loro ricorrenti mal di pancia.
Nel frattempo ci permettiamo di dare un consiglio a Bardi: per il 2020 sarebbe già un bel cambiamento, seppur solo comunicativo, quello di non continuare a sbandierare un cambiamento come un ritornello di una canzone stonata. Dopo 10 mesi dalle elezioni del 2019 è forse giunta l’ora di iniziare a vedere qualche fatto. Che ne dice, Presidente?