Disturbi del comportamento alimentare, aumentati del 40% dal 2019 ad oggi, occorre potenziare i servizi di cura. Di seguito il report della conferenza stampa dei consiglieri regionali Vizziello, Zullino e Baldassarre.
“I disturbi del comportamento alimentare (soprattutto anoressia nervosa, bulimia nervosa e bingeeating) assumono oggi la valenza di una vera e propria emergenza sanitaria di fronte alla quale non è più possibile tralasciare l’attuale carenza di prestazioni assistenziali, occorrendo implementare nuovi servizi sanitari attraverso i quali dare risposta alle crescenti esigenzedi cura di quanti, soprattutto giovani, non possono essere lasciati soli al cospetto di sfide complesse edebilitanti”.
E’ quanto emerso dalla Conferenza stampa indetta dai consiglieri regionali Giovanni Vizziello, Massimo Zullino e Vincenzo Baldassarre e che si è tenuta questa mattina presso il Palazzo del Consiglio regionale della Basilicata.
“La domanda di cura da parte dei cittadini è molto chiara”-ha affermato il consigliereVizziello-“dal momento che i Disturbi del comportamento alimentare coinvolgono in Italia oltre 3 milioni e mezzo di persone, con un aumento dei casi del 40% dal 2019 ad oggi, per effetto soprattutto della pandemia che ha notevolmente peggiorato la situazione ed ha abbassato l’età di esordio di queste patologie”.
“Il prolungato isolamento che abbiamo vissuto per effetto del Covid, ha probabilmente influito in maniera determinante sull’incremento dei casi di disturbi alimentari”– ha ricordatoVizziello-“ che, secondo l’analisi del Ministero della Salute, sono passati dai 680.569 casi del 2019 a 1.450.567 casi del 2022, numeri che pretendono misure strutturali di potenziamento dei servizi dal momento che in molte regioni italiane, tra cui la Basilicata, non vi è una rete una rete completa di assistenza”.
“Tempestività della diagnosi, continuità delle cure e un percorso di tipo psicologico che coinvolga anche le famiglie dei pazienti”- ha sottolineatoVizziello”-sono i must per superare i disturbi del comportamento alimentare, ma per garantire questo ai cittadini della nostra regione non possiamo affidarci ad una sola struttura regionale, il centro Gioia di Chiaromonte, che è una eccellenza del nostro sistema sanitario, ma non riesce a soddisfarela domanda di prestazioni proveniente dal territorio”.
“Per rispondere alla richiesta di aiuto che proviene da molte famiglie del materano” – ha conclusoVizziello-“noi prevediamo l’istituzione nella città di Matera di una struttura di tipo residenziale dedicata alla cura dei Disturbi del comportamento alimentare, in grado di garantire cure appropriate e minori costi sociali per i cittadini della provincia di Matera”.
“In Italia, nel 2022, sono stati rilevati 3158 decessi con diagnosi correlate ai Disturbi dell’alimentazione e della nutrizione”- ha sostenuto il consigliere Zullino-“ numeri che fanno di queste patologie la seconda causa di morte in età giovanile, dopo gli incidenti stradali, e che ci impongono di non lesinare energie nell’azione di contrasto ad un fenomeno che costringe spesso le famiglie di quanti soffrono di questi disturbi ad un lungo e dispendioso peregrinare, alla ricerca delle cure più efficaci”.
“Quello che appare doveroso sottolineare”-ha affermato il Vice Presidente del Consiglio regionale Baldassarre-“ è come il Pronto Soccorso sia spesso in Basilicata il primo punto di accesso di quanti soffrono di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, con la nostra regione che si colloca al secondo posto della classifica delle regioni italiane con più alto tasso di accesso in Pronto Soccorso per anoressia nervosa, un dato”-ha spiegato il Vice Presidente del Consiglio regionaleBaldassarre-“che da un lato pretende un potenziamento della medicina del territorio, ma che dall’altro ci impone di rendere effettivo il famoso codice lilla, garantendo una presa in carico ottimale delle persone con disturbi del comportamento alimentare che si recano in pronto soccorso, attraverso laformazione del personale sanitario che opera nelle strutture del sistema Emergenza/urgenza.
“L’approccio multidisciplinare ai Disturbi del comportamento alimentare è la chiave di volta per risolvere queste patologie”-ha affermato la Dott.ssa Giovanna Di Pede, Psichiatra e già Responsabile dell’Unità Operativa per i Disturbi del Comportamento Alimentare dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera-“perché è fondamentale che il percorso di cura sia garantito da un team di specialisti(psichiatri, dietisti, nutrizionisti e psicologi) e si svolga in strutture tipologicamente diverse, in grado di assicurare la continuità delle cure.
“Purtroppo spesso accade che questa continuità assistenziale non viene assicurata per la mancanza di strutture sanitarie in grado di fornire assistenza ai pazienti nella fase post acuzie”- ha aggiunto la Dott.ssa Di Pede-“ con le famiglie dei pazienti lasciate in baliadi se stesse dopo aver ricevuto un primotrattamento in Pronto soccorso o nell’ambulatorio dell’ospedale”.
“Purtroppo, a tutt’oggi, sussiste una notevole disinformazione con riguardo alle manifestazioni più frequenti dei Disturbi del comportamento alimentare”- ha evidenziato Maria Teresa Muscillo, Psicologa e Presidente dell’Associazione Alba Lucana-“ un gap di conoscenza che riguarda anche la nostra regione e che occorre colmare al più presto attraverso campagne di comunicazione promosse in collaborazionecon le associazioni di riferimento ed in grado di promuovere l’autostima, i corretti stili alimentari e l’l’importanza di una sana attività fisica, quali fattori in grado di prevenire i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione”.