Il PD Lavello in una nota commenta la dichiarazione rilasciata dall’Assessore alle politiche sociali, Tania Di Vittorio nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Lavello. Di seguito la nota integrale.
Nel corso della seduta consiliare tenutasi ieri a Lavello è andato in scena uno “spettacolo” grottesco, a tratti surreale ma di sicuro indecoroso per tutta la Comunità. Non vogliamo parlare degli slittamenti, dell’ultima ora, sugli orari di inizio lavori aggravati da forti ritardi ingiustificati e neppure degli sproloqui del Sindaco, che forse vittima di colpi di calore, si è lasciato scivolare di bocca frasi inappropriate, dimenticando evidentemente il ruolo che riveste e soprattutto il luogo che lo ospita. Ma quello che più di tutto (come se non bastasse) ha lasciato tutti esterrefatti è stata la risposta data dalla Assessore alle politiche sociale, Tania Di Vittorio all’interrogazione, del tutto lecita, posta dalla consigliera Di Giacomo riguardo ai fondi destinati all’asilo nido comunale. Bene, anzi malissimo… Nemmeno il peggiore dei Pillon sarebbe riuscito a sputare parole tanto vili, umilianti e sessiste allo stesso tempo, da riuscire ad offendere la coscienza di chiunque le ascolti. Queste sono state le sue parole, pronunciate durante il Consiglio Comunale di ieri. “Adesso si è mamma e si fanno queste considerazioni?”. Come se tra gli eletti in consiglio solo chi ha bambini può preoccuparsi dei più piccoli. A questo punto, in consiglio comunale, solo chi ha un’auto deve preoccuparsi di viabilità oppure solo chi è appassionato di “bird watching” ha facoltà di parlare di verde pubblico. In poche parole, io sindaco, io assessore , io consigliere vengo eletto dai cittadini, solo ed esclusivamente, per pensare alle cose mie. Certe frasi fanno ribrezzo solo a sentirle. Poi dette da chi dovrebbe rappresentare la Nostra Città è avvilente ma che sia una donna, in più eletta nella lista con la maggiore presenza femminile è sconcertante. Ci appelliamo al buon senso del Primo Cittadino, che prima di tutto chieda scusa all’intera Cittadinanza e poi che prenda provvedimenti urgenti, così da evitare altre esternazioni di simile livello da parte di componenti della sua giunta.