Dopo il rinvio per mancanza del numero legale nella seduta di venerdì scorso il Consiglio Comunale di Matera ha approvato in seconda convocazione la mozione a firma di diversi consiglieri (primo firmatario Paterino) relativa al piano di localizzazione delle antenne per la telefonia mobile e per le trasmissioni radiotelevisive.
Prima del voto la maggioranza ha bocciato con 15 voti l’emendamento proposto dall’opposizione sulla sospensione della procedura di installazione dell’antenna telefonica in via Gravina, tema che sarà discusso nei prossimi giorni in un’apposita commissione.
La mozione relativa al piano di localizzazione delle antenne per la telefonia mobile e per le trasmissioni radiotelevisive nella città di Matera è stata approvata dalla maggioranza con 15 voti favorevoli, 1 contrario (Lisurici) e 1 astenuto (Violetto) mentre l’opposizione è uscita dall’aula.
Michele Capolupo
Il consiglio comunale ha approvato ieri a maggioranza, la mozione d’indirizzo per la predisposizione di un Piano comunale delle antenne di telefonia mobile e trasmissioni radio-televisive. Un atto importante, che arriva dopo anni di inerzia rispetto alla necessità di disciplinare la naturale evoluzione tecnologica nelle comunicazioni. Infatti, il caso recente dell’installazione di un’antenna di telefonia mobile nella rotonda di via Gravina, arriva dopo tanti altri impianti realizzati nell’ultimo decennio senza alcun tipo di regolamentazione se non quella nazionale, che equipara le antenne a opere di pubblica utilità come strade, fogne ecc. Per cercare di arginare la prevedibile nuova escalation di installazioni con la tecnologia del 5G, l’Amministrazione comunale intende dare così una risposta concreta alle legittime preoccupazioni dei residenti di via Gravina e non solo, circa i potenziali riflessi sulla salute delle onde emesse dai ripetitori così vicini alle abitazioni. La comunità scientifica mondiale è più o meno concorde sull’assoluta innocuità delle antenne moderne a basse emissioni, pur indicando una fascia di rispetto, come prescrive anche la norma nazionale; ma i Comuni, pur non potendosi opporre formalmente ai nuovi impianti, hanno la facoltà di individuare aree ritenute idonee a tutelare la salute pubblica, dove consentire l’installazione di antenne. Con questo spirito si affronterà la predisposizione del Piano comunale delle antenne, ferma restando la prerogativa di verificare le emissioni e imporre comunque ai gestori il rientro nei parametri di legge. Questo in linea con autorevoli sentenze della Corte costituzionale, che in caso di contrarietà degli enti locali su siti giudicati sensibili, impongono ai Comuni di indicare comunque una localizzazione alternativa. L’Amministrazione comunale in carica nel 2013 aveva affidato a un tecnico specialista un’indagine conoscitiva sulla localizzazione degli impianti con impatto elettromagnetico. Ne è derivata una lunga e dettagliata relazione, che però non ha prodotto l’adozione di provvedimenti conseguenziali, né per l’eventuale trasferimento di impianti già in fase esecutiva, né sulla auspicabile pianificazione dell’installazione di nuove antenne. Dopo 10 anni, con la mozione approvata ieri si impegna il sindaco e la Giunta ad adottare “con la massima sollecitudine -si legge nel testo- i provvedimenti di competenza utili e necessari per realizzare il Piano comunale delle antenne”. «Sul piano operativo credo si possa e si debba procedere celermente, per colmare un vuoto annoso nella materia -commenta il sindaco Domenico Bennardi- che in questo lungo periodo ha già prodotto una serie di installazioni su aree potenzialmente sensibili. Sul piano politico prendo atto della compattezza della maggioranza, nella decisione di procedere utilizzando l’unico strumento dei Comuni, per disciplinare questo genere di installazioni».