I Consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Matera, Augusto Toto e Mario Morelli e la segretaria cittadina in una nota replicano alle accuse della Consigliera Comunale Parisi del Movimento 5 Stelle dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale di Matera del nuovo regolamento consulta giovani e della mozione per la toponomastica femminile. Di seguito la nota integrale e quella già pubblicata di Parisi.
E’ stato piuttosto spiacevole leggere le affermazioni infamanti rivolte a Fratelli d’Italia da parte di una consigliera comunale 5 Stelle diramate con comunicato stampa uscito due giorni fa. Il testo, nella forma e nei contenuti poco apprezzabile, povero di significato e di scarso valore politico, non offre alcuno spunto al dibattito, ma appare subito per quello che è: un insieme di affermazioni slegate tenute insieme da una sola logica, quella della provocazione gratuita. Avremmo preferito non rispondere, ma siamo ancora una volta di fronte a chi usa il solito cliché del neofascismo per sollevare polemiche sterili contro di noi. Nel ricordare alla Consigliera in questione che il fascismo non esiste più da tempo e che l’apologia del fascismo è reato penale, la invitiamo ad informarsi su cosa fosse il Movimento Sociale Italiano, la nostra vera radice storica, partito a cui si sente legato anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle, visto che appare indicato come orientamento politico nelle informazioni del suo profilo facebook.
Lo spirito democratico è talmente forte nella natura di Fratelli d’Italia che siamo l’unico partito italiano ad aver rivendicato libere elezioni al posto del rimpasto parlamentare. Siamo l’unico partito all’opposizione dell’attuale Governo di larghe intese e quindi, che vi piaccia o no, unici garanti della democrazia nel nostro Paese. Informiamo la signora consigliera che la sera del 30 aprile eravamo in piazza a manifestare pacificamente contro la misura del coprifuoco procrastinata dai vostri rappresentanti politici al Governo, misura liberticida, anticostituzionale e antidemocratica. In Piazza, quella sera, erano attesi entrambi i nostri consiglieri a testimoniare il sostegno verso il comparto produttivo e imprenditoriale schiacciato dalle scellerate politiche nazionali, ma ci ha raggiunti solo Augusto Toto, che intanto lasciava in aula Mario Morelli a garanzia della partecipazione di Fratelli d’Italia ai lavori del Consiglio, pertanto è risultato quantomai inopportuno da parte sua, consigliera, l’aver segnalato l’allontanamento di un collega che lasciava la seduta con un fine legittimo e di rilevanza sociale, cercando di farlo passare per deplorevole.
Verrebbe il sospetto che le accuse mosse dalla consigliera stellata, peraltro fin’ora tenutasi lontana dal dibattito politico sia con la stampa che in consiglio, siano solo un tentativo di distogliere l’attenzione dalle gravissime affermazioni tenute nello stesso Consiglio dal suo collega di partito Stifano in materia di violenza di genere e femminicidio ….. ma questa è un’altra storia che svilupperemo in altro momento.
Al centro destra materano viene rivolta l’accusa di “ipocrisia strumentale”, ma non accettiamo lezioni di lealtà e di morale da chi in campagna elettorale si proclamava difensore della materanità per poi nominare uno staff esogeno immediatamente dopo le elezioni. Ipocrita e incoerente è stata la posizione di questa amministrazione sui lavori nel Parco della Murgia, in cui una parte della maggioranza denuncia sui social la difformità degli interventi eseguiti rispetto alle NTA, mentre il Sindaco asserisce la conformità degli stessi dopo la verifica.
Anche la decantata partecipazione di associazioni e cittadini alla redazione e approvazione di provvedimenti resta solo un annuncio per ora, infatti non risulta a noi che prima di proporre la riduzione dei fondi per gli asili nido, per le mense scolastiche o per il ricovero degli anziani nelle case di cura, siano state audite associazioni e/o categorie sindacali, piuttosto, come qualcuno denunciava in passato, sembrerebbe siano state portate avanti di nascosto nei sottoscala.
Spende belle parole la consigliera nei confronti dell’amministrazione di cui essa stessa fa parte, quando dice che si discutono i provvedimenti in modo partecipato da componenti di maggioranza e minoranza “in funzione del benessere collettivo e non personale per accontentare qualcuno”, peccato che anche qui traspaia la palese incoerenza dei pentastellati fra quanto sostengono e le azioni che compiono, dal momento che è molto nutrita la schiera di amici, parenti, conviventi inseriti nello staff del Sindaco e numerosi gli incarichi agli amici di partito ed ai movimenti civici vicini.
Perciò no, Fratelli d’Italia non accetta lezioni di morale e lealtà da chi nei fatti non corrisponde mai alle promesse e alle aspettative.
Fratelli d’Italia Matera partecipa attivamente ed in modo estremamente coerente alla vita politica cittadina e lo fa con gli strumenti della democrazia, con innumerevoli interrogazioni e proposte, iniziative sui social e manifestazioni di piazza come quella emblematica per il rilascio dei buoni spesa, ed i suoi contributi sono evidenti a tutti i consiglieri comunali ed ai cittadini.
Consiglio comunale di Matera approva regolamento Consulta giovani e mozione toponomastica femminile, Consigliera comunale Parisi (M5s)
Parisi (M5s): “L’ipocrisia strumentale del Centrodestra materano”
Durante il Consiglio Comunale di venerdì la maggioranza è riuscita, nonostante i beceri tentativi dell’opposizione di screditare ancora una volta l’operato dell’attuale amministrazione, ad approvare provvedimenti importanti su due temi fondamentali: il nuovo regolamento della consulta giovanile, come spazio di sviluppo delle potenzialità dei giovani materani e la toponomastica femminile, con l’intestazione di due strade a donne materane.
Il fatto che le due donne scelte siano state vittime di femminicidio e che lo stesso sia da condannare come ogni forma di violenza, non è in discussione. Eppure gli esponenti di Forza Italia, sono stati in grado di giocare al ribasso, dimenticando quanta poca considerazione ci sia e ci sia stata da parte del loro fondatore e capo politico nei confronti delle donne. Non andrei oltre perché le strumentalizzazioni partitiche non mi appassionano.
L’obiettivo della maggioranza è e resta quello di contribuire alla diffusione della cultura di genere a sostegno del rispetto reciproco e a favore delle pari opportunità.
Da Fratelli d’Italia arriva invece l’accusa nei confronti del sindaco Bennardi e della sua maggioranza di governare in regime dittatoriale.
E’ evidente che chi muove questa accusa non abbia vissuto un giorno di dittatura nonostante provenga da un partito che si ispira ad idee fasciste e totalitarie sbandieriate ripetutamente da diversi esponenti “melonini”.
Anche su questa non vale la pena discutere, poiché il termine dittatura non può essere sinonimo di “non ci avete accontentato sulle nostre richieste”.
I provvedimenti, da questa amministrazione, vengono discussi e partecipati durante le commissioni, dai componenti di maggioranza e opposizione, in funzione del benessere collettivo e non “personale” per accontentare qualcuno.
Singolare il comportamento del consigliere di Fratelli d’Italia che ha abbandonato i lavori del consiglio comunale, per andare a protestare in piazza con striscioni e manifesti, in barba ai principi di partecipazione e democrazia appena richiamati dal suo collega di partito.
L’amministrazione Bennardi garantirà sempre, a qualsiasi costo, la partecipazione, la discussione, il confronto anche se strumentale e provocatorio.
Continuerà ad approvare provvedimenti utili alla comunità come quelli approvati ieri per garantire il massimo coinvolgimento dei consiglieri, delle associazioni e dei cittadini.
In quest’ottica sono felice di annunciare che è quasi completato l’iter per il reinserimento nello Statuto del Comune dei Comitati di Quartiere e l’approvazione del Regolamento dei Beni Comuni, due importantissimi strumenti che saranno a disposizione dei cittadini e delle associazioni.