Si è concluso con una dichiarazione del sindaco sulla situazione politica, come richiesto dai consiglieri del centrosinistra, il consiglio comunale che si era riunito oggi in seconda convocazione nella sala consiliare della Provincia. “Ho tracciato, nel corso del mio recente comizio in piazza, la storia, la narrazione e i vincoli di questa maggioranza che è abbastanza composita. Come avete visto stasera, però, si riesce a trovare sempre il nocciolo della questione e il nucleo fissante che riguarda il senso di responsabilità. Questo consiglio comunale e questa città – ha aggiunto – non possono indugiare in frazionamenti e dialettica spesso fine a se’ stessa. Stiamo recuperando il valore dell’unità, stiamo cercando di spegnere i bollenti spiriti che molte volte animano i rapporti fra forze politiche. Stiamo lavorando e mettendo al primo punto il bene comune della società e credo che l’atmosfera tranquilla di questo consiglio comunale, che ha sorpreso qualcuno, sia il termometro della vicenda comunale.
Penso che esistano intemperanze, c’è solo un momento di riflessione e riconciliazione. L’unica cosa che sento di dire in modo chiaro e forte è che nel momento in cui dovessero avvenire fatti irreparabili, questo sindaco non si dimetterà mai. Verrà in consiglio comunale, perché sarà questa autonomia e autorevolezza istituzionale a stabilire se questa amministrazione si fermerà o andrà avanti. Non è pensabile che si possano nascondere questioni che appartengono a interessi particolari e non al bene della città. Questa è una città che ha un potenziale che deve essere espresso. Viviamo la vicenda di una struttura comunale asfittica che stiamo tentando di arricchire anche con la collaborazione dei parlamentari che rappresentano Matera. Altri emendamenti sono passati in commissione e se dovessero essere approvati, porteranno altra linfa generatrice. Si tratta di una deroga all’assunzione dei dirigenti. Il sindaco di Bergamo si lamentava perché non può affrontare i problemi della città con 14 dirigenti e 650 dipendenti. Fatto il confronto con Matera, si comprende qual è la proiezione. Bergamo è il doppio di Matera, ma noi in previsone di quello che sarà la città nel 2019 abbiamo altre esigenze.
Abbiamo proposto, poi, di attivare ulteriori assunzioni per altre 13 unità. C’è poi un altro emendamento che crea grande attenzione ed è legato alla rimozione di un presunto ostacolo nell’assunzione delle 14 unità dell’Ufficio Sassi. Un funzionario del Ministero delle Finanze che, contrariamente a quanto affermato dal viceministro Morando, è in disaccordo. Le carte le firmano i dirigenti…
C’è poi l’emendamento che forse verrà spostato nel Milleproroghe, per autorizzare il Comune ad acquistare il cinema Duni, ritenendolo un bene e una necessità inderogabile e indispensabile. C’è infine un tentativo che forse naufragherà, di utilizzare per 2 milioni, l’avanza di bilancio che si vota oggi. Ecco lo scenario che viviamo, ricordando che ieri sono stato al ministero per i Beni culturali e dialogando con il Ministro attiveremo nuove risorse per la città, o attraverso l’indicazione di interventi per parcheggi che non sono negli attuali finanziamenti o con una maggiore attenzione alla Cava del Sole sulla base delle indicazioni giunte dalla Fondazione Matera.-Basilicata 2019, oltre ad altri interventi legati ai beni culturali e conservazione del Patrimonio culturale. Il ministro ha garantito che sarà a Matera dopo il 4 dicembre per inaugurare la sede decentrata della Scuola di alta formazione per la conservazione e il restauro di Santa Lucia alla Fontana”.
La seduta era cominciata con un intervento del Presidente del Consiglio comunale, Angelo Tortorelli, relativo alla cerimonia di consegna della Medaglia d’oro al Valore civile avvenuta al Quirinale il 17 novembre e al suo valore per la città e per le istituzioni.
Il sindaco ha poi aggiunto di aver sottolineato nel corso dell’incontro con il Presidente della Repubblica, il tema dell’isolamento infrastrutturale della città e di aver ottenuto dal Capo dello Stato la conferma del suo impegno. “E’ stato un incontro tonificante per la città – ha detto – Cosa è rimasto? Un dato importante: domani (sabato 19 novembre) il Sottosegretario Claudio De Vincenti avrà al Comune una riunione operativa per definire il rifinanziamento della tratta viaria Matera-Ferrandina e della tangenziale via dei Normanni-via Carlo Levi, snellendo il traffico di via Lucana. Matera dimostra, così, di avere una rappresentatività molto alta. Molti sindaci, consiglieri comunali, hanno lavorato per ottenere questo traguardo e un altro momento straordinario da segnare è la firma del protocollo d’intesa con la Fondazione Olivetti e il Fondo Quaroni ponendo un altro tassello nella storia di Matera con il fondatore di una delle struttur eproduttive più straordinarie d’Italia e col suo spirito libertario, ovvero Adriano Olivetti. Rigenereremo il borgo La Martella e la documentazione della Fondazione Olivetti e del Fondo Quaroni, sarà sistemato lì, insieme al percorso di vita svolto a Matera. Si tratta di un dato importante che fornisce il livello della considerazione esterna che abbiamo. Anche il sindaco di Ivrea vuole avviare un rapporto di gemellaggio con noi per rilanciare quel momento che fu il rapporto vivificante fra Ivrea, Olivetti, Quaroni, Matera e i suoi abitanti”.
Si è poi proceduto all’analisi dei punti all’ordine del giorno a cominciare dalla “Mozione a firma di diversi consiglieri comunali sull’istituzione della figura dell’ispettore ambientale”. Al punto era stato presentato un emendamento dal consigliere Adduce che è stato respinto (19 NO, 11 Sì, 2 Astenuti).
La mozione è stata approvata all’unanimità.
Il punto n.2: “Decreto legislativo n.507 del 1993. Approvazione del Regolamento comunale degli Impianti pubblicitari e delle Pubbliche affissioni. Adozione Piano degli Impianti pubblicitari e delle Pubbliche affissioni” E’ STATO RINVIATO dopo un lungo dibattito aperto dalla richiesta di rinvio del consigliere Maria Teresa Vena, seguita dagli interventi dell’assessore Francesca Cangelli e dei consiglieri Cotugno, Lamacchia, Pietro Iacovone, Scarola.
Il punto n.3: Permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici, ai sensi dell’art.14 del Dpr n.380/2001 per l’ampliamento dell’Hotel San Domenico al Piano, sito in via Roma n.15. ha aperto un altrettanto ampio dibattito.
Il consigliere Maria Teresa Vena aveva chiesto il rinvio del punto. E’ seguito l’intervento dell’assessore Francesca Cangelli e del sindaco che ha spiegato l’origine delal richiesta del consigliere: “Dobbiamo discutere di un aggiornamento dell’argomento che sarà trasferito al prossimo consiglio comunale. Il sindaco – aveva spiegato – non ha avuto il tempo di guardare le carte. Ho chiesto un rinvio, ma io non posso farlo e per questo ho autorizzato la richiesta di un consigliere che lo ha fatto. Il consiglio comunale, su questo aspetto, è sovrano e nella prossima seduta il consiglio delibererà e in quella occasione il sindaco dovrà votare. Oggi, però, ho necessità di capire come dovrò farlo e per questo ho chiesto un rinvio di cinque giorni, senza dietrologie nè sottintesi”.
Subito dopo è proseguito il dibattito a cui hanno preso partei consiglieri Lamacchia, Lionetti, Cotugno, Manicone, Scarola, Adduce e Cotugno. Il consigliere Vena ha poi chiesto una pausa. Al rientro in aula è stata ritirata la richiesta di rinvio e si è proceduto al voto. Il punto è stato approvato (15 Si’, 11 Astenuti, 4 No).
Il punto 4: Ratifica delibera: delibera di giunta comunale del 28/09/2016 avente per oggetto: “Variazione al bilancio pluriennale 2016/2018 in termini di competenze e cassa” è stato approvato.
Il punto 5: Bilancio consolidato – Individuazione enti e società che compongono il gruppo amministrazione pubblica e perimetro di consolidamento. E’ stato approvato.
Riceviamo e pubblichiamo l’appello del professore Giulio Savino giovani disoccupati, agli studenti, ai cittadini liberi.
Se ne prenda coscienza.”Matera2019” ha il significato performativo di meta, di sogno, la cui realizzazione impone a tutti i cittadini di agire in maniera concorde.
“Matera2019” denota un bene comune, come Stato, Scuola, Chiesa, Ambiente.
Per la Ragione e per l’Etica, perciò, le dimissioni di chi non intenda assecondare gli interessi personali e di gruppo (come da politica tradizionale), sarebbero la negazione stessa di Matera 2019, di un bene comune europeo.
Il Sindaco De Ruggieri ha, perciò, il dovere di non dimettersi.
L’attualità del “Tu devi…” kantiano, contro correnti, clan e famiglie di boss e sotto-boss, divisi o uniti dagli affari (E. Berlinguer).
Il consigliere comunale del PD Salvatore Adduce in una nota commenta l’ultima seduta el consiglio comunale di Matera e dichiara: “la seduta del Consiglio comunale fotografa confusione e imbarazzo”.
Il consiglio comunale di Matera di oggi ha messo in evidenza lo stato di assoluta confusione in cui versa la maggioranza che finora regge De Ruggieri. È stato palpabile l’imbarazzo dell’assessore all’urbanistica Cangelli e soprattutto del sindaco su una pratica di ordinaria amministrazione, una piccola variante per l’ampliamento dell’hotel s. Domenico, pratica che a detta del sindaco lui non conosceva per niente tanto da costringerlo a richiederne il rinvio. Mentre l’assessore Cangelli ha sostenuto la necessità di ritirare o rinviare la trattazione del punto a causa di non meglio specificati problemi procedimentali. Abbiamo sostenuto e insieme a noi anche alcuni consiglieri della stessa maggioranza che la procedura non consentiva il ritiro o il rinvio della pratica ma che bisognava semplicemente votare. Dopo qualche minuto di sospensione la seduta è ripresa e il sindaco ha candidamente comunicato di aver cambiato opinione. Evidentemente è riuscito in pochi minuti a studiare le carte così bene tanto da convincersi che si poteva procedere nella votazione. E anche per la prof. Cangelli tutto era tornato miracolosamente a posto. Il voto invece ha dimostrato plasticamente la vera situazione di crisi e di confusione dell’amministrazione De Ruggieri: solo otto consiglieri della maggioranza hanno votato favorevolmente. Tutti gli altri o si sono astenuti o hanno votato contro. Mentre il sindaco si sperticava a sostenere che nella maggioranza non ci sono problemi, il voto offriva il quadro reale della situazione. Eppure si trattava di una piccola pratica. Possiamo immaginare cosa succederà se il consiglio dovrà affrontare temi importanti e cruciali per la vita della città,cosa che finora non ha fatto. Il sindaco continua ad affermare spavaldamente che non si dimetterà e che solo il consiglio comunale lo potrà sfiduciare. Ma non si comprende allora perché invece di affrontare un chiarimento in consiglio come richiesto dal centrosinistra ha deciso di rivolgersi alla piazza proponendosi come novello arruffapopolo.
Salvatore Adduce, consigliere comunale PD