Si è tenuto a Marconia il Consiglio Comunale del 29 settembre: il primo punto all’ordine del giorno riguardava la surroga del consigliere Filippo Ambrosini, nominato assessore, con il primo dei non eletti della lista del Movimento Cinque Stelle Alessandro Miolla. Il Sindaco, prima di presentare alla cittadinanza le novità della sua Giunta, ha voluto salutare gli studenti presenti in sala, rimarcando l’importanza della partecipazione giovanile alla politica: “La nomina ad assessore di Filippo Ambrosini, prevista dal nostro Statuto comunale, e si è resa necessaria innanzitutto per alleggerire il lavoro degli altri assessori e la scelta è ricaduta sul consigliere Ambrosini che ben conosce le dinamiche del gruppo. Le deleghe attribuite riguardano l’igiene pubblica, le politiche agricole, il trasporto pubblico locale, smart city e fondi europee, oltre alla delega generale alla frazione Marconia, prevista dall’art 15 comma 11, per le materie non delegate ad altri assessori, la quale potrà essere esercitata in casi di assenza o impedimenti permanenti di Sindaco e vice Sindaco. Tale delega è dettata dalle esigenze del nostro territorio e, in particolare, della popolosa Marconia che necessità di attenzioni importanti e non costituisce assolutamente un modo per creare divisioni ad un territorio speciale ed unito come il nostro, che vive, cresce e si sviluppa come corpo unico. Oggi, oltre alla nomina di Filippo Ambrosini, a cui va il mio augurio per il suo nuovo ruolo, con grande piacere accolgo in maggioranza Alessandro Miolla, una persona giovane, appassionata e attenta che crede fortemente nel nostro territorio.
Approvato anche il secondo punto all’ordine del giorno, relativo ai verbali della seduta precedente, la discussione si è soffermata sull’individuazione delle partecipazioni dell’ente ed individuazione di quelle da alienare: “Entro il termine del 30 settembre gli enti locali devono ottemperare alla ricognizione delle partecipate e provvedere ad individuare quelle da alienare in relazione ad alcuni criteri individuati dalla legge – ha spiegato l’Assessore al Bilancio Giuseppe Rocco Lettini – Il Comune di Pisticci, mettendo da parte la partecipazione in Acquedotto Lucano che svolge attività di grande rilevanza, intende procedere all’alienazione della partecipazione al GAL che, dal 2011 ad oggi, ha avuto un risultato d’esercizio quasi sempre negativo e non rispetta i requisiti previsti dal Testo Unico. La cessione della partecipazione non comporta costi o risparmi per le casse comunali”.
L’Assessore Lettini è voluto intervenire sulla questione TARI, dopo la risposta del Ministero Economie e Finanze alla segnalazione di alcuni consiglieri di minoranza ed esponenti di movimenti politici pisticcesi circa presunte irregolarità della delibera relativa al piano finanziario TARI, approvata lo scorso luglio: “Dopo l’annullamento in autotutela della delibera TARI 2017, approvata oltre i termini del 31 marzo 2017, abbiamo ammesso immediatamente l’errore, provvedendo a risolvere la questione utilizzando gli strumenti che la legge e, in particolare, l’art 193 comma 3 del TUEL, ci metteva a disposizione, ovvero la possibilità di riadottare il piano finanziario TARI, purché in aumento rispetto al 2016, e per assicurare gli equilibri del bilancio comunale. Tengo, inoltre, a ricordare che l’aumento è dovuto ad un contratto di gestione del servizio che è stato siglato dalla precedente Amministrazione, per cui l’aumento sarebbe stato inevitabile per qualunque maggioranza. Ebbene, il MEF, sollecitato dalla minoranza, ha dato riscontropositivo alla nostra azione amministrativa, sottolineando che è pienamente conforme agli strumenti di legge per la tutela degli equilibri di bilancio e che fa piena luce sull’attività di questa Amministrazione che ha lavorato in piena legalità e in sintonia con le disposizioni del Ministero”.
Ultimo punto di discussione ha riguardato il patrimonio e il Regolamento per l’alienazione dei beni immobili comunali: “Sulla questione patrimonio comunale – ha continuato l’Assessore Giuseppe Rocco Lettini – stiamo lavorando ad una vera e propria rifondazione: con l’affidamento del servizio all’Ufficio Tecnico, infatti, ci siamo resi conto di una sua gestione poco oculata, fatta di mancati introiti e da un caos nella documentazione relativa ai fitti e ai locali comunali. In questo momento, di concerto con l’Ufficio, stiamo lavorando per riscuotere i fitti dal 2012: da una prima ricognizione effettuata dai tecnici risulterebbe che, per il 2012, non sono stati incassati circa 120000 euro, per il 2013 addirittura seicentomila euro e così via per gli anni successivi. Insomma, come si evince dai numeri, si tratta di una gestione incompatibile con i principi finanziari e di bilancio degli enti pubblici, per cui ci stiamo adoperando per recuperare queste somme e l’approvazione del Regolamento sul patrimonio comunale della seduta odierna costituisce un supporto ulteriore per i nostri uffici e credo che il Comune di Pisticci avrebbe dovuto dotarsene molto prima. Il Regolamento disciplina la locazione dei beni comunali, la concessione, nonché la vendita, in relazione al Piano di alienazione dei beni immobili comunali approvata da questo Consiglio per finanziare i debiti fuori bilancio dell’ente. La vendita potrà essere effettuata o tramite asta pubblica o tramite trattativa privata a seconda dei casi. Sono state introdotte norme transitorie per venire incontro ai conduttori di locali comunali, i quali hanno un diritto di prelazione da poter utilizzare alla conclusione dell’asta pubblica, nei confronti dell’aggiudicatario potenziale. Le migliorie potranno essere considerate solo se autorizzate e sempre in sede di acquisto dell’immobile da parte del conduttore. In questo modo abbiamo cercato di tutelare al massimo la posizione dei conduttori dei locali”.
Set 30