Il Gruppo Consiliare “Montalbano-La città che vogliamo” ha inviato una nota per chiedere al sindaco Marrese di trasmettere in streaming i consigli comunali di Montalbano Jonico e di pubblichare sul sito del Comune tutta l’attività svolta dai consiglieri di maggioranza e di opposizione.
Una richiesta importante ed urgente, fatta al sindaco e al presidente del Consiglio comunale di Montalbano Jonico, affinché i lavori consiliari, in video-conferenza oppure in presenza fisica, vengano mandati in onda e in diretta in modalità streaming, per permettere ad una platea sempre più vasta di cittadini interessati allo svolgimento dell’attività amministrativa della propria città, è stata inoltrata dal gruppo consiliare di minoranza “Montalbano-La Città che Vogliamo”.
Riteniamo importante se si vuole che i cittadini sappiano e condividano le scelte prese dai propri rappresentanti, partendo dal dato principale e fondamentale : che è quello della conoscenza degli atti e delle decisioni che poi varranno per tutti gli abitanti di una determinata comunità.
I mezzi tecnologici odierni, sia pure a volte con i propri limiti, nel caso della comunicazione amministrativa non possono che fare bene a tutti.
Infatti, avere cittadini informati e consapevoli di ciò che si decide nella casa comunale, cioè di tutti, porta sicuramente a scelte di responsabilità sempre maggiori da parte degli stessi governanti locali.
Non bisogna mai temere il sapere del popolo. Esso determina l’essenza della democrazia partecipata.
Nella stessa istanza, è stata pure evidenziata la necessità che sul portale del comune ci sia uno spazio per l’iniziativa dei singoli consiglieri e dei gruppi consiliari (interrogazioni consiliari, mozioni, interpellanze, ordini del giorno, ecc).
Perché il lavoro dei rappresentanti eletti venga seguito con attenzione, e giudicato secondo parametri obiettivi e non di parte, per evitare che l’impegno di ciascuno resti un atto solamente autoreferenziale, che a poco servirebbe.
Portale che deve sempre riguardare, assieme a tutte le notizie previste dalle norme sulla trasparenza e conoscenza, anche l’intera produzione consiliare, quella di tutti i gruppi, sia di maggioranza che di opposizione, per il semplice assunto che un sito di tale natura non dovrebbe mai essere di parte, o dei soli vincitori delle elezioni. Almeno nei luoghi in cui la democrazia ancora vige.