I consiglieri della decima legislatura. L’assetto del nuovo Parlamentino lucano.
Prende il via, oggi, la decima legislatura della Regione Basilicata. Dopo l’assunzione della Presidenza e della Segreteria provvisoria, rispettivamente da parte del consigliere più anziano, Giannino Romaniello e del più giovane di età, Vincenzo Robortella, l’Assemblea ha proceduto alla convalida provvisoria degli eletti.
Questo il nuovo assetto del Consiglio regionale: Nicola Benedetto (Cd) imprenditore di Bernalda e consigliere uscente. Assessore all’agricoltura della Giunta dimissionaria di Vito De Filippo, attualmente riveste il ruolo di segretario amministrativo nazionale del partito di Tabacci; Luigi Bradascio eletto nella lista “Pittella Presidente”, svolge la professione di medico odontoiatra dal 1980 conosciuto anche per il suo impegno sociale con l’associazione “Amici del cuore”; Carmine Miranda Castelgrande (Pd) subentrato in Consiglio regionale alla fine della scorsa legislatura a Ignazio Petrone (Pd), è stato Sindaco della città di Venosa e svolge la professione di imprenditore agricolo; Paolo Castelluccio (Pdl) già consigliere regionale, imprenditore di Policoro nel settore ortofrutticolo. Rieletto nella circoscrizione di Matera è stato consigliere provinciale della Provincia di Matera nelle fila di Forza Italia dal 1995 al 1999 e dal 2004 al 2009; Roberto Cifarelli (Pd) laureato in scienze geo-topo-cartografiche, alla prima esperienza in Consiglio regionale, è stato assessore comunale nella città di Matera ai “Sassi e all’Altipiano murgico”. Ha svolto il ruolo di presidente dell’Ente di gestione del Parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri.
Tito Di Maggio candidato presidente per la coalizione di centro destra “Per la Basilicata” e senatore di Scelta Civica dal 24 febbraio 2013 che ieri ha annunciato le dimissioni. Al suo posto subentrerà il primo dei non eletti della lista del Pdl, Aurelio Pace; Paolo Galante (Realtà Italia), new entry, svolge la professione di avvocato. Dal 2004 al 2008 ha ricoperto la carica di vicepresidente presso l’Asi della provincia di Potenza. E’ stato commissario dell’Alsia dal 2008 al 2010 e dal 1999 al 2009 consigliere comunale presso il Comune della città di Potenza; Vito Giuzio (Pd), neo eletto, svolge l’attività di imprenditore nel campo delle costruzioni civili, industriali e nel settore ambientale, ha rivestito la carica di segretario cittadino dei Ds dal 2005 al 2007. In ambito sociale è stato presidente regionale e componente della direzione nazionale Airc; Piero Lacorazza (Pd), giornalista pubblicista, presidente della Provincia di Potenza dal 2009, siede per la prima volta tra i banchi di Viale Verrastro; Gianni Leggieri (M5s), eletto nella circoscrizione di Potenza, lavora a Napoli nel corpo della Guardia di Finanza dall’età di 18 anni. Impegnato nel volontariato e in particolare a favore dei più deboli.
Francesco Mollica (Udc) consigliere regionale dal 2000. Dal 2005 al 2007 assessore regionale alle infrastrutture, dal 2008 al 2010 presidente della III Commissione consiliare (Attività produttive), dal 2010 al 2013 Vice presidente del Consiglio regionale e Vice presidente della Commissione lucani all’estero; Michele Napoli (Pdl) consigliere uscente e consigliere comunale della città di Potenza, ha ricoperto la carica di presidente della quinta Commissione consiliare (Controllo, Verifica e Monitoraggio). Libero professionista del Foro di Potenza; Giovanni Perrino (M5s), laureato in ingegneria al Politecnico di Bari, svolge la professione di tecnico ricercatore. Tra i fondatori storici del movimento di Beppe Grillo in Basilicata. Eletto nella circoscrizione di Matera; Francesco Pietrantuono (Psi), laureato in Economia, ha lavorato presso l’azienda speciale della Camera di Commercio di Potenza Forim. E’ stato assessore alla Provincia di Potenza con deleghe alla cultura, enti locali, politiche giovanili e comunitarie, università ed enti di ricerca, protezione civile; Mario Polese, eletto nella lista “Pittella Presidente”, avvocato, è una matricola del Consiglio regionale. Viene coinvolto, nel 2011, dal vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, per la nascita di un’associazione nazionale apartitica, “Prima Persona”, diventando coordinatore per la Basilicata.
Vincenzo Robortella, eletto nella lista “Pittella Presidente”, la new entry più giovane del Consiglio regionale (26 anni). E’ laureato in Ingegneria civile e da poco svolge la libera professione; Giannino Romaniello (Sel), consigliere uscente, è stato presidente della terza Commissione consiliare permanente (Attività Produttive e Territorio). Ha rivestito la carica di segretario provinciale della Fillea (lavoratori delle costruzioni), della Fiom e della Cgil di Potenza; Gianni Rosa, eletto nella lista “Laboratorio Basilicata”, commercialista, è alla sua seconda legislatura. Vice Coordinatore regionale di Basilicata del Pdl dal 2010 al 2012. Aderisce al Partito di Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) col quale è rieletto in Consiglio regionale nella circoscrizione di Potenza; Vito Santarsiero (Pd), ingegnere civile, già presidente dell’amministrazione provinciale di Potenza, è attualmente Sindaco del Capoluogo di regione e presidente Anci. Dal 2006 Coordinatore dei Presidenti delle Anci regionali e dal 2009 delegato Anci nazionale per le politiche per il Mezzogiorno; Achille Spada (Pd), matricola del Consiglio regionale, funzionario presso la Cciaa di Matera e attualmente dirigente in seno all’Asm.
X Legislatura, Romaniello: rappresenti una positiva svolta
Prima del voto espresso all’unanimità sulla convalida degli eletti, è intervenuto il consigliere Mollica circa l’incompatibilità dei consiglieri
“Un buon inizio di lavoro al presidente Pittella e alla Giunta chiamata in questa difficile congiuntura economica e sociale, in sintonia con questo Consiglio e sicuramente anche con tutti i soggetti della rappresentanza sociale a lavorare per il bene comune della Basilicata”. Lo ha dichiarato Giannino Romaniello, questa mattina, nelle vesti di Presidente dell’Assemblea in quanto consigliere più anziano, rivolgendo subito dopo un saluto a tutti coloro che hanno perso il lavoro auspicando che “l’inizio di questa legislatura, coincidente con il nuovo anno, rappresenti una positiva svolta per l’intero mondo del lavoro a partire dalle tante vertenze aperte”.
“La comunità lucana – ha proseguito Romaniello – è una realtà che ha saputo affrontare momenti difficili con dignità, senso dello stato e dell’appartenenza, mettendo sempre al primo posto la persona, atteggiamento non sempre adeguatamente riconosciuto da parte dello Stato centrale, di cui la questione petrolio ne è l’esempio più significativo. Purtroppo non sempre la classe politica è stata capace di interpretare e difendere l’interesse del territorio, come positivamente avvenuto nella vicenda Scanzano, in quella dei 21 giorni di lotta alla Fiat e nella battaglia delle popolazioni del Vulture circa la modifica del tracciato dell’elettrodotto Matera – Santa Sofia. Lo scioglimento anticipato della legislatura e la scarsa partecipazione al voto di novembre – ha sottolineato il consigliere – dimostra quanto sia profondo il solco tra cittadini e classe politica. Un distacco che va colmato attraverso la capacità di ascolto, interpretazione e risposte da parte dei rappresentanti politici con un’azione di governo incisiva e trasparente, assumendo i temi urgenti del lavoro, della difesa dell’ambiente, della salute e del territorio dentro un progetto per la Basilicata dove l’interesse generale prevalga sempre su quelli individuali, corporativi e politici”.
Successivamente ha preso la parola il consigliere Mollica (Udc) riferendosi alle polemiche di questi ultimi giorni rispetto all’incompatibilità dei consiglieri. Mollica dopo aver manifestato la volontà di interessare della questione la Giunta per le elezioni, ha precisato che “non vi è alcun motivo ostativo a svolgere il ruolo di consigliere regionale per il quale la gente ci ha votato. La norma in vigore prevede in maniera chiara che l’incompatibilità si perfeziona per effetto di una lite pendente civile o amministrativa con il corrispondente Ente. Allo stato – ha continuato il consigliere – non esiste alcuna sentenza passata in giudicato che lo abbia dichiarato responsabile verso l’Ente né esiste un debito certo, liquido ed esigibile da restituire e non pende alcun procedimento civile o amministrativo contro la Regione. I presunti fatti addebitati dalla pubblica accusa si sono verificati rectius compiuti quando lo stesso era consigliere regionale e sembrerebbero connessi con l’esercizio del mandato di consigliere”.