Assestamento al bilancio 2013, sì dal Consiglio regionale. Tra le misure approvate la proroga della gestione commissariale dell’Alsia fino al 30 giugno 2014, la proroga del Piano Casa al 31 dicembre 2014, il differimento al 28 febbraio 2014 del Programma Copes e interventi per il Don Uva di Potenza.
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza (con 15 voti favorevoli di Pd, Idv, Udc, Sel e Pu, e 2 astensioni di Autilio dell’Idv e e Gaudiano del Gruppo Misto), l’assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013 e del bilancio pluriennale 2013/2015. Il gruppo consiliare del Pdl non ha partecipato al voto.
Per effetto della manovra il totale delle risorse disponibili per il 2013 risulta pari a circa 2 miliardi e 985 milioni di euro al netto delle partite di giro. L’assestamento prevede una movimentazione di risorse aggiuntive pari a circa 268 milioni di euro (contro i 44 milioni di euro del 2012), a cui si aggiungerà un incremento della spesa di 88 milioni di euro nel 2014, così come previsto dalla variazione al bilancio pluriennale. La maggior parte dei nuovi stanziamenti derivano dall’utilizzo di risorse non spese nell’anno precedente soprattutto a causa dei vincoli del Patto di Stabilità, e dalla stipula di alcuni Accordi di Programma Quadro a valere sul Fondo di sviluppo e coesione.
Il limite massimo di indebitamento è stato rideterminato in 77 milioni e 342 mila euro.
La manovra prevede la rimodulazione di alcuni stanziamenti secondo il nuovo principio della contabilità finanziaria (decreto legislativo n. 118 del 2011 e successivi decreti ministeriali) e riduce talune voci di spesa dell’apparato amministrativo, permettendo la copertura integrale nel bilancio pluriennale 2013-2015 delle disponibilità.
Le principali allocazioni riguardano l’attuazione del Programma annuale regionale di Forestazione per un importo di circa 6 milioni di euro; l’integrazione del Fondo per le politiche socio assistenziali (legge regionale n. 40 del 2007) per 9 milioni di euro; i contributi regionali per nefropatici e talassemici per 10 milioni di euro aggiuntivi; i contributi per le gestioni liquidatorie delle Aziende Sanitarie da erogarsi in svariate annualità per 7 milioni di euro per ciascuno dei tre esercizi 2013/2014/2015; il contributo di 2 milioni di euro per l’erogazione dei Lea aggiuntivi; lo stanziamento aggiuntivo per la copertura degli ammortamenti non sterilizzati per l’importo di 1 milione e 826 mila euro per ciascuno dei tre esercizi 2013/2014/2015; i fondi destinati ai Consorzi di Bonifica per un importo pari a 3 milioni di euro; i contributi destinati alle associazioni degli allevatori per circa 2 milioni di euro; la quota regionale al Psr per un importo di 4,2 milioni di euro; un accantonamento pari a 13 milioni di euro relativo alla copertura delle quote di cofinanziamento regionale sui Programmi Comunitari 2007/2013; la somma di 500 mila euro per interventi di competenza di Comuni e Province in relazione alla sistemazione di strade; la somma di 1 milione di euro per interventi di somma urgenza; i contributi per i contratti di servizio per il trasporto pubblico locale su gomma stipulati dalle Province per un importo pari a 10,5 milioni di euro; ulteriori 400 mila euro per il Piano Antincendi 2013; l’importo di circa 30 milioni di euro riservati a contenziosi e pignoramenti relativi a esercizi precedenti.
Con la manovra, inoltre, si completa il finanziamento di alcuni programmi che con il bilancio 2013/2015 non avevano avuto la richiesta copertura, in particolare il fondo per le politiche sociali che già a partire dal 2009 ha visto ogni anno la costante riduzione dei fondi trasferiti dallo Stato fino ad un totale azzeramento e che la Regione mantiene immutato nel valore assoluto, destinando fondi propri.
Ulteriori variazioni, apportate a seguito degli emendamenti presentati dalla Giunta e dai consiglieri, riguardano in primo luogo il differimento al 28 febbraio 2014 del Programma regionale di contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale (art.24 L.R. 31/2008), meglio conosciuto come Programma Copes. Sull’argomento anche il consigliere Romaniello aveva presentato un emendamento, poi ritirato, che prevedeva il differimento del Programma al 30 giugno 2014.
In materia di personale approvato un emendamento della Giunta che, “al fine di garantire la continuità dell’azione amministrativa” dispone che “gli incarichi dirigenziali conferiti ai sensi dell’art.2 della L.R. n.31/2010 restano in essere sino alla data di conferimento o rinnovo degli incarichi da parte dell’organo competente”. Approvato, altresì, un emendamento di Dalessandro che propone “di utilizzare le economie derivanti da cessazioni del personale della Regione e degli enti strumentali per assunzione di personale nei singoli enti”. Sulla materia era stato proposto un emendamento simile anche da Restaino, Di Sanza, Petrone, Robortella e Straziuso.
Su proposta della Giunta, approvato un emendamento sulla liquidazione delle soppresse Comunità montane che prevede la nomina di un commissario liquidatore per ogni Comunità montana soppressa. L’incarico di commissario liquidatore, scelto tra i dirigenti e i funzionari di comprovata competenza a tempo indeterminato in servizio presso le Comunità montane, ha validità fino al 31 dicembre 2013, data entro la quale la procedura di liquidazione deve essere completata.
Al fine di assicurare la continuità amministrativa dell’Alsia (Agenzia lucana per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura) la gestione straordinaria dell’ente viene prorogata, su proposta di Mollica al 30 giugno 2014. Il consigliere Navazio, invece, aveva proposto la proroga al 31 dicembre 2014.
In materia di energia approvato un emendamento del consigliere Navazio. Si prevede, tra l’altro, che “le aree e siti non idonei alla localizzazione di impianti eolici (di cui all’appendice A del Piear) sono aggiornati e integrati con quelli individuati, sulla base dei criteri previsti dalla Linee guida nazionali (D.M. 10/9/2010), estendendo, per tipologie ed ampiezza delle fasce di rispetto, le aree ed i siti non idonei già previsti nel Piear. Stabilito, altresì, che “nelle more dell’approvazione del Piano paesaggistico regionale, allo scopo di meglio salvaguardare le valenze paesaggistiche ed ambientali della Basilicata, il Comitato tecnico paritetico Stato-Regioni esprime parere obbligatorio nell’ambito del procedimento unico previsto dal D.lgs 387/2003”.
Approvato inoltre un emendamento del consigliere Romaniello, che riprende una proposta di legge, sottoscritta da 17 consiglieri, per permettere lo svincolo del suolo dell’ex Cip zoo (ex Esab) per destinarlo a Parco pubblico.
Assegnato, inoltre, su proposta della Giunta, un finanziamento di 700 mila euro in favore del Comune di Rionero in Vulture “necessario a garantire il ristoro delle spese e degli oneri relativi al contenzioso concernente la realizzazione dell’immobile adibito a sede dell’Irccs Crob”.
In materia di sanità, approvato inoltre un emendamento proposto dalla Giunta in base al quale “in deroga all’art.31 della Legge regionale n.34/1995 e in ottemperanza alle disposizioni attuative del patto di stabilità in materia sanitaria, è autorizzato il ripiano delle perdite d’esercizio 2012 delle Aziende sanitarie regionali e il ripiano delle perdite pregresse residuali relative agli anni 2001-2011”. Un emendamento proposto da Romaniello, Mancusi, Restaino e Scaglione, approvato dall’Aula, prevede che “al fine di garantire i livelli assistenziali ed occupazionali assicurati presso la struttura sanitaria Don Uva di Potenza, la Giunta regionale, ove si renda necessario, può disporre che l’Azienda sanitaria di Potenza provveda alla gestione della predetta struttura mediante fitto del ramo d’azienda”. La Giunta, inoltre, in alternativa “può disporre che le aziende sanitarie regionali eroghino i servizi in questione in proprie strutture e anche attraverso forme di sperimentazione gestionale, temporaneamente in deroga ai requisiti di autorizzazione ed accreditamento”. Per la valorizzazione delle strutture sanitarie con caratteristiche di eccellenza nelle attività di ricerca, ricovero e cura (Irccs), approvato un emendamento del consigliere Dalessandro che individua l’Istituto reumatologico lucano come Irccs monospecialistico intraospedaliero.
Su proposta dei consiglieri Mollica e Navazio approvata la proroga del Piano Casa al 31 dicembre 2014. Istituita, inoltre, su proposta del gruppo Pd, la Stazione unica appaltante regionale della Basilicata al fine di “assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici e di prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose nell’economia legale”.
Assegnati 200 mila euro per l’avvio delle procedure per la gestione dell’aviosuperficie E. Mattei nell’agglomerato industriale della Val Basento. Anche questo emendamento è stato proposto dal gruppo Pd. Su proposta di Mollica stanziati fondi anche per le attività teatrali (500 mila euro), per l’anno Gesualdiano (250 mila euro) e per l’Artigiancassa (200 mila euro).
Nel dibattito sui provvedimenti finanziari sono intervenuti i consiglieri Mattia, Giordano, Napoli (Pdl), Autilio (Idv), Mollica (Udc), Navazio (Gruppo misto), Scaglione (Pu), Romaniello (Sel), Restaino e Straziuso (Pd).
Assestamento; De Filippo: È declinazione del senso di responsabilità
“Abbiamo doverosamente definito i conti e affrontato tutte le questioni rilevanti e urgenti preservando cittadini, lavoratori e servizi sui quali non si possono riverberare gli effetti di fasi di transizione”
“La legge di assestamento di bilancio che abbiamo approvato oggi è la declinazione del senso di responsabilità che sempre abbiamo trasfuso in atti in questi anni alla peculiarità del momento”. È il commento del presidente della Regione Vito De Filippo.
“In attesa di lasciare spazio a chi ci succederà – ha aggiunto De Filippo – abbiamo doverosamente definito i conti e affrontato tutte le questioni rilevanti e urgenti preservando cittadini, lavoratori e servizi sui quali non si possono riverberare gli effetti di fasi di transizione. Per questo posso dire con soddisfazione che stiamo continuando a fare il nostro dovere in attesa del nuovo Consiglio Regionale che succederà”.
NAPOLI (PDL), ASSESTAMENTO BILANCIO CARTINA AL TORNASOLE FALLIMENTO GOVERNO CENTROSINISTRA
“Abbiamo atteso inutilmente che qualcuno del Governo Regionale ci avesse spiegato se alcuni provvedimenti potevano essere inseriti nell’assestamento di Bilancio e, principalmente, se rispondono all’indifferibilità e all’urgenza. Ma l’attesa è andata delusa come del resto sono andate deluse le aspettative, non nostre quanto piuttosto dell’intera società lucana, di provvedimenti importanti, seri, e principalmente rispettosi dei criteri di indifferibilità ed urgenza”. E’ quanto sostiene il capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale Michele Napoli, per il quale “la farsa del dibattito cui abbiamo assistito in aula è una stanca consuetudine che ha tanto l’odore della replica di tante attività messe in campo nel corso di questi anni. Ci attendevamo decisioni diverse, ma soprattutto un approccio diverso, caratterizzato dalla maturità politica, dalla chiara comprensione dei momenti di difficoltà che vive questo territorio e che, di riflesso, vive la politica. Anzi, proprio con l’ennesima manovra di finanza creativa e tappa buchi – dice il capogruppo Pdl – abbiamo avuto la certezza delle ragioni per le quali il Presidente De Filippo ha deciso di mettere fine a questa legislatura: al di là dell’alibi della vicenda giudiziaria, la verità autentica è che il Governatore ha avuto la consapevolezza di non essere in grado, per gli scontri di potere nella maggioranza che lo sostiene, di portare a termine quel progetto di grandi cambiamenti che pure aveva promesso ed aveva prospettato alla comunità lucana. Questa è la verità: l’assestamento di bilancio è la cartina al tornasole del fallimento del governo regionale di centrosinistra”.
Per Napoli, inoltre, “la politica e l’economia sono questioni strettamente connesse tra loro, non sono compartimenti stagni o che viaggiano separatamente, sono strettamente connessi e dipendenti; di qui la necessità di una programmazione seria, una programmazione credibile, una programmazione puntuale e non fuorviante sino al punto di incidere pesantemente sul sistema economico lucano. La crisi che vive la nostra regione, così come testimoniata dai numeri, denuncia un’evidenza: il futuro conta più del presente, questo è quello che pensiamo noi rispetto a quello che con l’Assestamento si tenterà di fare. Perseverando in questa logica, in questi comportamenti che continuano a porre il presente al centro di tutto, corriamo il serio rischio di sciupare il futuro e di sabotare il presente stesso. È questo il cuore del problema, è questo il problema di una maggioranza inadeguata a garantire un futuro alla nostra realtà. È questo il vero grande danno che è stato arrecato ai lucani e soprattutto l’ha arrecato una parte politica che governa nel segno della continuità”.
Il consigliere regionale Antonio Autilio illustra in una nota le ragioni del voto di astensione espresso per per l’assestamento del bilancio regionale 2013: “Si continuano ad utilizzare le royalties per ogni scopo ma non per le finalità previste dalla legge regionale 40 del 1995 a favore della Val d’Agri.
“In coerenza e in continuità con il mio impegno, da sempre finalizzato all’utilizzo delle royalties del petrolio, come è accaduto nell’attuale legislatura in occasione di ogni manovra finanziaria sia di bilancio annuale che di assestamento, anche per la proposta di assestamento del bilancio 2013 ho sollevato una questione semplice e al tempo stesso significativa: nel momento in cui abbiamo deciso di utilizzare le risorse delle royalties per interventi di spesa corrente e quindi per far fronte ad esigenze, senz’altro rilevanti, di natura assistenziale, che riguardano molte famiglie della nostra regione, non possiamo dimenticarci assolutamente di quella che è la natura della legge 40/95 e dei suoi obiettivi”. Lo sostiene il consigliere regionale Antonio Autilio, motivando il voto d’astensione espresso ieri in aula.
“C’è un passaggio importante, che è avvenuto circa un anno e mezzo fa nell’approvazione del bilancio del 2011, quando per evitare che tutte le risorse delle royalties potessero essere utilizzate in modo diverso da quello che stabilisce la legge regionale 40 del ’95, riuscimmo a concordare di creare il cosiddetto “tesoretto”, vale a dire a mettere in salvaguardia un fondo di almeno 20-30 milioni che non fossero “distratti”, o se si preferisce altro termine, dirottati per altri scopi. Ci siamo riusciti, tant’è – continua Autilio – che quelle somme sono state accantonate. E sulla base di quelle risorse economiche si è proceduto anche ad attivare nuovi percorsi. Riscontro però che probabilmente c’è poco interesse da parte del governo regionale a portare avanti l’impegno per questo tipo di intervento. Mi riferisco al documento di attuazione e completamento e ai nuovi scenari del programma operativo Val d’Agri, che è stato approvato dalla Giunta Regionale con una presa d’atto, nel quale ci sono dei passaggi importantissimi, che sono azioni che riguardano lo sviluppo socio economico del comprensorio petrolifero. Quanto alle attività produttive abbiamo avuto, finalmente, l’approvazione di due bandi, sulla nuova imprenditoria e sulla delocalizzazione, che pur rappresentando interventi minimi sono da interpretare come un segnale di impegno particolare.
Quello che mi sembra molto strano, che a seguito di una interlocuzione ratificata non solo dai Sindaci dell’area, ma anche attraverso questo documento, è stato fatto un progetto di massima da parte dell’ufficio proposto del PO Val d’Agri che è stato trasmesso alla Giunta per l’approvazione definitiva, dopo che erano state accantonate le risorse economiche. Ci sono due capitoli di bilancio ben precisi individuati che riguardano l’aviosuperficie di Grumento Nova che è stata individuata come una infrastruttura importante per risolvere parte dell’isolamento dell’area e dare l’impulso ad una serie di interventi importanti sulla viabilità ed anche sullo sviluppo turistico di quell’area. Questa progettazione e questa programmazione non hanno avuto esito fino ad oggi e quindi registriamo l’inadempienza della Giunta, con il risultato del passaggio dell’atto da un ufficio ad un altro, che ci è costata la perdita di 8-10 mesi. Ci siamo dovuti attivare per smuoverlo da uffici dove l’atto dormiva e sembrerebbe che le valutazioni politiche siano anche “sindacate” da funzionari, a dispetto delle attese e delle aspettative dei cittadini di quell’area , a fronte di un sacrificio economico che viene effettuato con la distrazione delle risorse delle royalties per altri servizi rispetto a quelli che erano la destinazione naturale della Legge 40. Dunque – dice Autilio – con l’assestamento di bilancio 2013 il contrasto più evidente si esplicita nel fatto che con le risorse delle royalties si procede al finanziamento di tutto quello che c’è da finanziarie mentre non mettiamo a disposizione delle risorse per quella opera naturale che riguarda la Val d’Agri e che in questo caso è un’opera infrastrutturale importante.
La mia posizione – precisa Autilio – non intende non riconoscere l’importanza degli interventi importanti, come quelle sulla forestazione, sulle vie blu, della prosecuzione del Programma COPES sicuramente rilevanti per i nostri cittadini, perché vanno verso una tipologia di intervento che incide direttamente sulla vita di tante persone, ma altrettanto non si può disconoscere che siamo a livelli di pura assistenza rispetto alla destinazione naturale di quelle risorse economiche che sono istituzionalmente (per legge) destinate allo sviluppo socio economico di un’area e non per un’assistenza. Penso che un’operazione di riequilibrio avrebbe dovuto e potuto esserci e che la Giunta avrebbe dovuto attivarsi ad approvare quella delibera che è all’esame dell’esecutivo da parecchio tempo e che avrebbe consentito l’avvio di un’opera infrastrutturale importante che, voglio solo ricordare dai dati che mi sono stati forniti, prevede non solo nella fase lavorativa e di esecuzione un numero di lavoratori che saranno connessi con il settore dell’edilizia, ma a regime circa 50 posti di lavoro, fissi”.
ROYALTIES PETROLIO: PRINZI, BASTA CON LO STRUMENTO “BANCOMAT” PER OGNI NECESSITA’ DI SPESA.
“La posizione assunta, con coraggio e in perfetta solitudine, dal consigliere regionale Antonio Autilio in occasione dell’Assestamento di bilancio della Regione rispetto all’utilizzo “disinvolto” della royalties, non a caso battezzato come strumento bancomat per ogni esigenza di spesa della Regione, rispecchia non solo il pensiero di tanti amministratori provinciali e locali della Val d’Agri, ma si fa interprete delle esigenze espresse in più occasioni ed autorevolmente dai sindaci del comprensorio petrolifero che, come minimo, dovrebbero far sentire la propria voce a sostegno di quella di Autilio perché il Governatore De Filippo e il Governo Regionale, sino a quando saranno in carica, ne tengano conto”. E’ quanto afferma il consigliere provinciale di Potenza Vittorio Prinzi.
“Non è possibile che in Val d’Agri ogni qualvolta rappresentanti della Giunta partecipano a convegni, incontri-dibattito e manifestazioni, rinnovano l’impegno ad accrescere i benefici diretti ed indiretti delle attività petrolifere e poi – dice Prinzi – quando si tratta di trasformare l’impegno in atti concreti se ne dimentichino. L’Assestamento di bilancio 2013 della Regione forse era l’ultima occasione, tenuto conto dello scioglimento anticipato della legislatura, per dare un segno non certamente formale e quindi per “scongelare” quel tesoretto, come lo chiama Autilio, da un anno e mezzo nel freezer. Non credo – sostiene ancora il consigliere provinciale – ci possano essere giustificazioni perché il fondo riservato alla Val d’Agri e si badi bene non come concessione ma come risarcimento per un decennio di impiego delle royalties per altri scopi potesse finalmente diventare strumento di investimenti per lo sviluppo e l’occupazione dell’area. Anche la vicenda dell’aviosuperficie di Grumento Nova è emblematica di un metodo di gestione che continua a penalizzare la Val d’Agri perché il progetto è già allo stadio finale e nessuno in Giunta e in Consiglio Regionali si è mai opposto, al punto che al Comune di Grumento è da tempo pervenuto il preavviso di avvio dei lavori di adeguamento dell’infrastruttura. A questo punto tocca ai sindaci e agli amministratori provinciali e locali della Val d’Agri dimostrare che le proteste dei mesi scorsi non sono state estemporanee e che non è più tollerabile predicare bene e razzolare male. Sono certo che anche la Provincia, da sempre estromessa dalla Cabina di Regia del P.O. Val d’Agri, troverà modalità e strumenti per rivendicare una svolta nell’impiego delle royalties”.