Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Psi, Ri, Udc, Pp e Pace del Gm e 4 voti contrati di M5s, Lb-Fdi, Romaniello del Gm e Napoli) il disegno di legge della Giunta sul “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2018/2020 dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Basilicata (Arpab)”. Il finanziamento regionale non è mutato nel corso degli anni e ammonta a circa 11 milioni di euro, di cui 7,050 milioni di euro corrispondono al contributo ordinario e la restante parte riguarda i trasferimenti per l’Agrobios. Le entrate corrispondono a circa 40 mln di euro per il 2018 e a circa 20 mln di euro per il 2019 e altrettanti per il 2020. Motivando il proprio voto contrario Romaniello ha stigmatizzato “l’ atteggiamento della maggioranza e dei vertici dell’Arpab che mentre lanciano programmi eccezionali come il Masterplan, a due anni di distanza non hanno messo a disposizione tutte le risorse, mentre i laboratori non sono ancora accreditati”.
Sempre a maggioranza l’Assemblea ha approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Psi, Ri, Udc, Pp e Pace del Gm e 3 voti contrati di M5s, Lb-Fdi, e Napoli e 1 astensione di Romaniello del Gm) il bilancio di previsione finanziario per il triennio 2018/2020 e il Rendiconto 2017 del Parco naturale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomite lucane.
Il bilancio dell’Ente prevede entrate totali correnti per 561.079,21 euro derivanti dal finanziamento della Regione (450 mila euro) e da attività proprie dell’Ente, mentre per interventi in conto capitale sono previste entrate per 592.589,78 euro per progetti inerenti il territorio. Le entrate complessive previste sono di 1.595.935,71 comprensive di tutti i titoli incluse le partite di giro. Quest’anno con l’asse 5 del Programma operativo Fers 2014 -2020 è stato finanziato il programma di investimenti denominato Ingreenpaf con progetti di tutela e conservazione della flora e della fauna e con azioni di promozione per 650 mila euro. Dal Psr provengono le somme (circa 109 mila euro) per azioni di integrazione e miglioramento delle strutture di fruizione turistica e per azioni di rinaturalizzazione della foresta (circa 318 mila euro).
Per quanto concerne il e il Rendiconto 2017 dell’Ente vi sono stati ridottissimi trasferimenti per cui le spese sono state effettuate soprattutto con investimenti a residuo. E’ stato avviato un corso di formazione per 15 guide escursionistiche e particolare attenzione è stata posta alle attività scientifiche relative alla individuazione degli habitat e alla tutela delle specie faunistiche di maggior interesse. Sul fronte del sovrannumero dei cinghiali, l’Ente ha provveduto, dando fondo a tutte le sue risorse senza alcun trasferimento regionale, a pagare danni pregressi alle colture per circa 162 mila euro. Sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria delle strutture del Parco per circa 21 mila euro e portata avanti l’attività di certificazione Iso 14001 e Pefc del Parco che adesso si fregia di due prestigiosi riconoscimenti di qualità ambientale. Al 31 dicembre 2017 l’avanzo di amministrazione è risultato pari a circa 13 mila euro.