Il documento impegna la Giunta a garantire misure dirette a consentire alle neomamme positive di allattare ed avere un accompagnatore durante il parto.
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal consigliere di Fratelli d’Italia, Giovanni Vizziello, con la quale si impegna la Giunta regionale “a porre in essere misure di promozione e sostegno dell’allattamento al seno materno, anche attraverso l’istituzione presso i dipartimenti della salute della donna dei due principali nosocomi regionali di un ambulatorio dedicato all’allattamento e al puerperio, quale luogo di informazione e di condivisione di tutti gli aspetti legati al percorso di nascita e al rapporto madre-figlio durante il primo anno di vita del bambino”.
Il provvedimento impegna la Giunta, altresì, “a consentire l’ingresso nelle sale parto dei punti nascita delle aziende sanitarie regionali di una persona individuata dalla partoriente, previo espletamento di tutte le procedure di prevenzione necessarie a garantire le condizioni di sicurezza e di integrità fisica dei genitori, del bambino e dei terzi”.
“La recente epidemia da Covid – si legge nel dispositivo – solleva, tra le altre, problematiche in ordine alla organizzazione e gestione della rete perinatale, relativamente alla possibile trasmissione materno-fetale dell’infezione prima, durante e dopo il parto, alla sicurezza delle interazioni puerpera neonato e all’allattamento materno. Una circolare del ministero della Salute stabilisce che, ogni qualvolta possibile, l’opzione da privilegiare è quella della gestione congiunta di madre e neonato al fine di facilitare l’interazione e l’avvio dell’allattamento materno. Qualora la madre sia paucisintomatica e si senta in grado di gestire autonomamente il neonato, madre e figlio possono essere gestiti insieme, attraverso il rooming-in, applicando le normali precauzioni delle malattie respiratorie a trasmissione aerea”.
Dopo la votazione della mozione, su richiesta del consigliere Cariello di anticipare la discussione della mozione di Vizziello “Misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19-vaccino antinflluenzale, il presidente Baldassare verificata la mancanza del numero legale ha dichiarato sciolta la seduta. Erano presenti in Aula 7 consiglieri (Baldassarre, Carlucci, Coviello, Leggieri, Perrino, Sileo e Vizziello).
Acque minerali e termali, l’Aula approva modifiche a L.R. 43/96
Rimodulati gli importi che i concessionari sono tenuti a versare alla Regione. La pdl originaria, d’iniziativa del consigliere Zullino, è stata modificata con emendamenti sottoscritti dai consiglieri del Movimento 5 stelle e di Forza Italia
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Fi, Lega, Idea, Bp, M5s e Fdi; 3 astensioni di Pd, Iv, Pl. Al momento del voto non era presente il consigliere Zullino) una proposta di legge che detta modifiche ed integrazioni alla L.r: n.43/1996 (Disciplina della ricerca e coltivazione delle acque minerali e termali). Il testo normativo originario, d’iniziativa del consigliere Zullino (Lega), è stato emendato in Aula su iniziativa dei consiglieri del Movimento 5 stelle, Leggieri, Perrino e Carlucci e di Forza Italia, Acito, Bellettieri e Piro.
Con la pdl si prevede che i concessionari, in aggiunta alle somme previste dalla legge regionale n.43/1996, sono tenuti a versare alla Regione “con periodicità trimestrale un importo pari a 1,50 euro per ogni metro cubo o frazione di metro cubo di acqua minerale naturale o di sorgente imbottigliata, compresa quella impiegata nella preparazione di bevande analcoliche”. Stabilito, altresì, che “l’emunto non imbottigliato sarà riconosciuto con calcolo progressivo a scaglioni (da 0 a 100 mila mc il canone da riconoscere è pari a 0,50 euro al mc; da 100.001 a 200.000 mc a 0,70 euro al mc; da 200.001 a 300.000 mc a 0,90 euro al mc; da 300.001 a 400.000 mc a 1,10 euro al mc; da 400.001 a 500.000 mc a 1,30 euro al mc; oltre 500.000 mc a 1,50 euro al mc).
Con la norma si prevede che “per incentivare l’utilizzo di contenitori di vetro e il vuoto a rendere, l’importo è ridotto ad euro 1,00 per la quantità di acqua commercializzata in contenitori di vetro e ad euro 0,60 per la quantità di acqua commercializzata in contenitori di vetro con vuoto a rendere e per il quale sia attivata la rete di raccolta”.
Consiglio approva pdl su disposizioni urgenti
Con la norma si modifica la legge regionale sull’attuazione del diritto allo studio e quella in materia di autorizzazione delle strutture sanitarie pubbliche e private. Un minuto di silenzio dell’Assemblea per le vittime del terremoto in Croazia
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Fi, Lega, Idea, Bp, e Fdi; 6 astensioni di Pd, Iv e M5s) una proposta di legged’iniziativa dei consiglieri Coviello e Aliandro, Piro, Bellettieri e Acito, Quarto e Baldassarre che detta disposizioni urgenti in vari settori di interventi della Regione Basilicata nel campo del diritto allo studio e di autorizzazione delle strutture sanitarie pubbliche e private.
Con lo strumento legislativo, che modifica la legge regionale n.11/1997 “Norme per l’attuazione del diritto allo studio in Basilicata”, in particolare si sopprimono i primi due periodi del comma 3bis dell’articolo 14 della legge regionale n.11 del 4 marzo 1997 con i quali si disponeva che l’Ufficio regionale competente in materia di personale provvede alla predisposizione e alla liquidazione delle competenze stipendiali del Direttore al quale si applicano gli istituti previdenziali e assistenziali propri del personale dirigenziale regionale. Tale soppressione “da un lato ha lo scopo di uniformare l’Ardsu agli altri Enti strumentali della Regione che – si legge nella relazione illustrativa – nell’ambito delle spese di funzionamento annoverano quelle relative ai costi del Direttore o di analoga figura, dall’altro di rendere più coerente e veritiera la rappresentazione e contabilizzazione delle spese di personale dell’ente Regione Basilicata, che non possono essere estese fino a ricomprendere i costi del Direttore di un Ente strumentale, dotato, nei limiti fissati dalla legge istitutiva, di propria organizzazione e di autonomia finanziaria”.
Modificata anche la legge che detta norme in materia di autorizzazione delle strutture sanitarie pubbliche e private. Dopo il comma 2 dell’articolo 3 sul rilascio dell’autorizzazione all’apertura e all’esercizio delle strutture sanitarie è previsto l’inserimento di un nuovo comma inserente la verifica di compatibilità che “è valida per un periodo di 24 mesi dal rilascio, ovvero per le strutture ospedaliere che prevedono posti letto per acuti, per un periodo di 36 mesi. La struttura deve inoltrare istanza di autorizzazione all’apertura e all’esercizio entro il periodo previsto, pena la decadenza automatica del parere di compatibilità”.
Il Consiglio regionale della Basilicata, su invito del consigliere Braia (Iv), ha espresso un minuto di silenzio in onore delle vittime del terremoto che ha colpito oggi la Croazia. Agli abitanti di Petrinja, duramente colpita dal sisma, sono stati rivolti sentimenti di solidarietà e vicinanza. Braia ha poi chiesto che “il Consiglio si faccia carico di verificare tutte le possibilità di aiuto a favore del popolo croato, così da affrontare quello che si preannuncia essere un danno economico di ampia dimensione, ma soprattutto di risorse umane veramente ingente”.