Con il documento presentato dal M5s, Iv e Pd, e sottoscritta da Sileo (Gm), Aliandro (Lega) e Cifarelli (Pd) si impegna la Giunta regionale a “Sostenere insieme alle regioni Puglia, Campania e Molise l’avvio di una interlocuzione presso il MiSE
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione proposta dai consiglieri del M5s Gianni Leggieri, Gianni Perrino e Carmela Carlucci e di quelli di Italia Viva Luca Braia e Mario Polese e sottoscritta da Sileo (Gm), Aliandro (Lega) e Cifarelli (Pd) sulla vertenza dello stabilimento Stellantis di San Nicola di Melf che impiega lavoratori della Puglia, della Basilicata, della Campania e del Molise.
L’impegno richiesto alla Giunta regionale è di “Sostenere con convinzione e insieme alle altre regioni (Puglia, Campania e Molise) l’avvio in tempi celeri di una interlocuzione presso il MiSE per aprire un tavolo di confronto e trovare soluzioni sia per la gestione temporanea della crisi – che sta vivendo il comparto dell’automotive – sia strategie che· si pongano nella direzione della transizione ecologica attivando, a tal fine, politiche industriali e politiche attive del lavoro che accompagnino tale percorso”.
Nel documento, illustrato in Aula dal capogruppo del M5s, Leggieri, si fa riferimento a quanto avvenuto nel mese di giugno presso lo stabilimento di Melfi: “l’interruzione, nuovamente, delle attività di produzione per mancanza di componenti, soprattutto semiconduttori. Situazione evidenziata anche da Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf, e che riflette il perdurare della crisi di mercato e, soprattutto, la mancanza dei semiconduttori che sta penalizzando fortemente tutto il settore dell’automotive”. Nella premessa si ricorda che “Già negli scorsi mesi si sono susseguiti periodi di cassa integrazione per i lavoratori, che la sospensione delle attività interessa tutti i lavoratori dello stabilimento di San Nicola di Melfi (oltre 7mila) e si pone in un momento storico e congiunturale complesso, e che la sospensione delle attività produce significative ricadute in termini di salvaguardia dei livelli occupazionali e ricadute economiche per l’intera Basilicata e per le altre regioni”.
Viene, altresì, rimarcato che “la direzione ha anche comunicato un’ulteriore decisione che va a incidere sulle ferie estive: il fermo della fabbrica di Melfi dal l9 al 29 agosto. Anche per questo i sindacati lanciano il grido d’allarme sulla ‘drammatica situazione di mancanza di giornate lavorative soprattutto sulla linea delle Jeep Renegade e 500X, mentre per la Compass la situazione è meno marcata’”.
“Nello stabilimento di San Nicola di Melfi che, da quanto si apprende, risulta centrale per i piani di crescita di Stellantis, – viene precisato nel documento – vengono prodotte la Fiat 500X; la Jeep Renegade, la Jeep Compass; e che dal 2024 saranno realizzati quattro nuovi modelli elettrici basati sulla nuova piattaforma dominata STLA Medium;
“Cammini Sacro Monte di Viggiano”, Consiglio approva risoluzione
L’Assemblea ha espresso parere unanime sul documento con il quale impegna la Giunta a: “Sostenere la proposta, con la finalità di porre in essere iniziative finalizzate a sensibilizzare sul tema, tra gli altri, il Presidente del Consiglio dei Ministri
Sì all’unanimità alla risoluzione che porta la firma dei presidenti di Giunta e Consiglio regionale, Vito Bardi e Carmine Cicala e che ha il fine di sostenere la candidatura de “I Cammini al Sacro Monte di Viggiano” all’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Con la risoluzione, illustrata in Aula dal presidente dell’Assemblea Carmine Cicala, e sottoscritta dal gruppo Iv, il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a: “Sostenere la proposta, avvalendosi della struttura regionale e di tutte le competenze tecnico-scientifiche al suo interno, con la finalità di porre in essere ogni utile iniziativa finalizzata a sensibilizzare sul tema il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro della Cultura, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, i Presidenti delle Province di Potenza e Matera, i Comuni della Basilicata e delle regioni confinanti, le Diocesi lucane e delle regioni limitrofe e il sistema scolastico regionale a tutti i livelli; di essere di ausilio, all’Amministrazione Comunale di Viggiano, per la predisposizione degli atti necessari a stipulare un protocollo d’intesa istituzionale tra tutti gli enti e i territori coinvolti, al fine di supportare in ogni sua fase la candidatura; collaborare con l’Amministrazione comunale di Viggiano al fine di promuovere azioni, progetti, programmi e strategie tesi al buon esito della candidatura, mediante la valorizzazione degli aspetti storici, religiosi, culturali, sociali ed etno-antropologici; prendere parte, attraverso un suo rappresentante al Comitato Tecnico istituito per svolgere il lavoro propedeutico all’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco de ‘I Cammini al Sacro Monte di Viggiano’”.
Nella premessa del documento viene ricordato che “Il popolo lucano riconosce, da sempre, nel culto della Madonna del Sacro Monte di Viggiano un’icona della propria storia, rappresentativa delle difficoltà e delle speranze, della fatica e della sua voglia di riscatto e nel pellegrinaggio al Santuario un’autentica metafora della vita. ‘I Cammini al Sacro Monte di Viggiano’ costituiscono un patrimonio culturale e naturale rappresentativo dell’identità e della spiritualità del popolo lucano e di un’ampia fetta dei popoli meridionali da far conoscere e riconoscere quale interessante esempio di diversità e di creatività umana, assolutamente compatibile con gli strumenti esistenti in materia di diritti umani e con le esigenze di convivenza civile fra comunità, gruppi e individui, nonché esempio di condivisione dei comportamenti rispettosi degli equilibri artificiali uomo-natura”.
“L’Amministrazione Comunale di Viggiano nel decidere di tutelare, promuovere e valorizzare le tradizioni e il Culto della Madonna del Sacro Monte di Viggiano e i suoi itinerari di pellegrinaggio, candidando ‘I Cammini al Sacro Monte di Viggiano” a Patrimonio Mondiale dell’Umanità, da iscriversi nell’apposito elenco, ai sensi e per gli effetti della Convenzione Unesco, ha ritentuto giusto “costruire un percorso di comunità che parta dal basso coinvolgendo gli Enti Istituzionali presenti sul territorio (Regione, Province, Comuni, Scuole, Diocesi etc.), le associazioni culturali e gli stakeholder locali, per favorire la costituzione di un Comitato promotore per la candidatura”.
Viene, altresi, viene evidenziato che “La Regione, a norma degli articoli 2 e 9 dello Statuto: tutela e valorizza le identità, le vocazioni e le caratteristiche del territorio, con la partecipazione dei Comuni e degli enti di area vasta, i quali partecipano alla promozione del territorio nelle sue componenti storiche, dei beni culturali e dell’identità regionale; riconosce la cultura come elemento fondamentale per rafforzare i legami civili e politici della comunità regionale, nonché come risorsa per la crescita; concorre ad assicurare la conservazione dei beni culturali ed immateriali; valorizza e tutela il patrimonio storico, artistico e culturale della Basilicata”.
Sono intervenuti i consiglieri Cifarelli (Pd) e Sileo (Gm).