Corpo Forestale dello Stato, approvata mozione Leggieri.
Il documento, sottoscritto anche da Cifarelli, punta “a scongiurare l’accorpamento del Corpo forestale dello Stato all’arma dei carabinieri o ad altre forze di polizia”
Il Consiglio regionale, “ribadendo quanto già deliberato dal Consiglio regionale in analoga mozione”,ha approvato, oggi, a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Pd, Pp, M5s, Udc, Pdl-Fi, Psi e 2 astensioni di Polese del Pd e Romaniello del Gm) una mozione proposta dal capogruppo delM5s, Gianni Leggieri, sottoscritta anche dal capogruppo del Pd Cifarelli, che punta “a scongiurare l’accorpamento del Corpo forestale dello Stato all’arma dei carabinieri o ad altre forze di polizia”.
Con il documento si impegna il governo regionale “ad adoperarsi comunque affinché non vengano disperse le risorse attualmente investire in Basilicata e la cultura che Corpo Forestale dello Stato ha rappresentato in questi anni”, e “ad adoperarsi anche nel prosieguo affinché possano essere stipulati specifici accordi con la Regione Basilicata per l’affidamento di compiti e funzioni della Regione stessa così come avviene oggi”.
Con la mozione si sottolinea che “il D.Lgs. n.177 del 19 agosto 2016 disciplina l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato da parte dell’Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Ministero delle Politiche agricole ma, di fatto, ne sancisce la definitiva soppressione”.Nel documento si evidenzia inoltre che “il Corpo Forestale dello Statoeffettua attività istituzionali di polizia giudiziaria, di pubblica sicurezza finalizzate alla tutela dell’ambiente svolte per conto dello Stato nonché molteplici ed importanti attività di polizia amministrativa e protezione civile per conto delle Regioni”.
Ricerca idrocarburi nel mar Jonio, sì a mozione Romaniello
“Evitare l’avvio del programma di ricerca e coltivazione di idrocarburi e mettere in atto tutte le iniziative per impedire che i programmi approvati determinino un ulteriore peggioramento delle condizioni ambientali del territorio lucano”
Il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità una mozione proposta dal consigliere Giannino Romaniello (Gm)in materia di ricerca e coltivazione di idrocarburi.
Con il documento si impegna il presidente e la Giunta regionale:“ad attivare ogni utile iniziativa, unitamente ai Presidenti della Puglia e della Calabria, al fine di evitare l’avvio del programma di ricerca e coltivazione di idrocarburi nel mar Jonio che, qualora dovesse realizzarsi, determinerebbe effetti negativi sull’ecosistema marino e sulle attività balneari della costa ionica, con ricadute negative sull’economia e l’occupazione del comparto turistico; a sostenere, unitamente alle altre Regioni promotrici della manifestazione di Policoro, presso la Conferenza-Stato Regioni, il ruolo e la centralità delle Regioni sul governo del territorio e le altre iniziative approvate con la mozione del 2 agosto 2016; a mettere in atto tutte le iniziative, anche di concerto con le comunità locali, il mondo economico e sociale, per impedire che i programmi approvati determinino un ulteriore peggioramento delle condizioni ambientali del territorio lucano, che sopporta già un carico ambientale considerevole”.
Nel ricordare che “il Consiglio regionale, il 4 dicembre 2014, approvava una risoluzione con la quale impegnava il presidente della Giunta ad aprire un confronto con il Governo nazionale” si evidenzia che “con il decreto del 25 marzo 2015 del ministero dello Sviluppo economico il Governo ha regolamentato la materia delle concessioni con il titolo ‘concessorio unico’, che unifica in un’unica autorizzazione ricerca e coltivazione e prevede solo per la terra ferma l’intesa con la Regione interessata, escludendola quindi per il permesso di ricerca in mare”.
Nella mozione si sottolinea, altresì, che in occasione della manifestazione di Policoro, i presidenti delle Regioni Basilicata, Puglia e Calabria avevano affermato la propria determinazione a mettere in campo tutto ciò che serviva per impedire le trivellazioni in mare ma che “quanto chiesto dai tre presidenti non ha avuto alcun riscontro da parte del Governo, tanto da determinare nelle scorse settimane l’autorizzazione del Ministero dello Sviluppo economico dei programmi di ricerca in mare, lungo la costa ionica, per circa 1.500 kmq alla società Global Med, e per 4.000 kmq alla società Schlumberger”.
Carceri lucane, approvata mozione Pace
Con il documento si chiede di “porre la giusta attenzione, in tempi brevi, alla drammatica situazione che concerne, in primis, il carcere di Potenza ma anche gli altri penitenziari regionali”
L’Assemblea ha approvato all’unanimità una mozione, primo firmatario Pace (Gm) e sottoscritta anche dai consiglieri Benedetto (Cd), Spada, Robortella e Miranda Castelgrande (Pd), Romaniello (Gm) e Bradascio (Pp), sulla situazione delle carceri lucane.
Con il documento si chiede al presidente della Giunta regionale “di illustrare, al Consiglio regionale di Basilicata, gli atti che si intende mettere in campo per poter porre la giusta attenzione, in tempi brevi, alla drammatica situazione che concerne, in primis, il carcere di Potenza ma anche gli altri penitenziari regionali. “Si tratta di gesti concreti, di interventi seri ed appropriati, non tampone, per risolvere una difficile situazione se, davvero – si legge nella mozione -. non si vuol tornare a parlare di episodi di violenza ai danni dei poliziotti penitenziari come, purtroppo successo, mesi fa. Si tratta di fondi, di mezzi, di aumento di personale da destinare alla custodia dei detenuti e di una situazione, sì figlia di minori fondi a disposizione per i tagli dello Stato, ma che deve essere affrontata in breve e in modo attento”.
Con la mozione si chiede, altresì, “di indicare come ci si muoverà, in ambito locale e nel confronto con il Governo, con il Ministero di riferimento, per risolvere una situazione che non può più attendere, altrimenti le istituzioni dovranno rispondere del loro scarso impegno in tal senso”.
Assestamento bilancio Consiglio, sì dall’Assemblea
Successivamente, durante la votazione sul rendiconto 2015 del Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, la seduta è stata sciolta per la mancanza del numero legale
Il Consiglio regionale ha approvato, oggi, a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Pd, Pp, Udc, Pdl-Fi, Gm, Psi e 2voti contrari del M5s) la proposta di assestamento del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2016/2018 del Consiglio regionale e la riclassificazione di alcune voci di entrata e di spesa del bilancio.
Con il provvedimento di assestamento si provvede, sulla base dei dati del rendiconto, all’aggiornamento della consistenza dei residui attivi e passivi, del saldo finanziario attivo, della giacenza di cassa e delle previsioni riferite al fondo pluriennale vincolato. Inoltre, si procede alla modifica di alcune previsioni di entrata e di spesa alla luce dei fatti gestionali sopravvenuti. L’avanzo definitivamente accertato ammonta a 5.946.276,63 di cui 133.408,32 a destinazione vincolata. L’avanzo, al netto di alcune somme vincolate e degli accantonamenti, sarà versato nel Bilancio generale della Regione Basilicata.
Successivamente, durante la votazione sul rendiconto 2015 del Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, constatata la mancanza del numero legale (erano presenti al momento del voto i consiglieri Bradascio, Cifarelli, Giuzio, Mollica, Pace, Pietrantuono, Polese, Robortella, Romaniello e Spada), il presidente dell’Assemblea Mollica ha dichiarato sciolta la seduta.