Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato, a maggioranza (con 10 voti favorevoli di Lega, FdI, Fi, Idea, Gm, Iv e 2 astensione, quelle di Bardi e Giorgetti) la proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Luca Braia e Mario Polese (Iv-ER), sottoscritta anche dai consiglieri Quarto, Sileo, Aliandro e Bellettieri che detta modifiche alla legge regionale 18 dicembre 2007, n. 24 (Norme per l’assegnazione e la gestione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica).
Al comma 3, dell’articolo 43 della Legge Regionale 18 dicembre 2007, n. 24, le parole “Entro tale data dovranno essere definite tutte le procedure relative ai trasferimenti di alloggi a favore degli assegnatari” sono sostituite dalle parole “Tutte le procedure relative ai trasferimenti di alloggi a favore degli assegnatari dovranno essere definite entro il 31 dicembre 2025.” e le parole
“31 dicembre 2021″ sono sostituite dalle parole “31 dicembre 2024”.
“Le modifiche proposte – si legge nella relazione – riguardano il differimento dei termini previsti dall’art. 43, comma 3, della LR 24/2007 relativamente all’alienazione degli alloggi di ERP. In particolare, il differimento dei termini si rende necessario in considerazione dell’aumento delle richieste di acquisto, da parte degli assegnatari, e che causa la pandemia da Covid-19 non si sono perfezionate. Inoltre, con il differimento si amplia ulteriormente la platea di quanti desiderano acquistare l’alloggio attualmente detenuto in locazione, dando così la possibilità di presentare la domanda di acquisto, inizialmente prevista per il 31 dicembre 2021, entro il 31 dicembre 2024.
La carenza di personale in servizio presso le ATER nonché le limitazioni dovute all’emergenza pandemica, hanno rallentato l’ultimazione delle procedure di trasferimento degli alloggi, per cui si ritiene indispensabile differire al 31 dicembre 2025 i termini di conclusione di tutti i procedimenti relativi ai trasferimenti delle unità abitative oggetto delle alienazioni, per dare una risposta a tutti coloro che pur avendo fatto formale istanza di acquisto ad oggi non hanno potuto sottoscrivere il contratto, perché ancora non si è concluso l’iter procedimentale”.
Diritto allo studio, sì da Consiglio a Piano 2020/2021 e 2021/2022
Previsti, tra gli altri, interventi di assistenza scolastica quali i servizi di mensa, di trasporto e quelli per la convittualità degli studenti
La delibera di Giunta regionale riguardante il Piano del diritto allo studio per gli anni 2020/2021 e 2021/2022, è stata approvata a maggioranza (con 10 voti favorevoli di Lega, Idea, Bp, Fi, FdI, Gm e 1 astensione, quella di Giorgetti) dal Consiglio regionale della Basilicata.
Il Piano costituisce uno strumento fondamentale per la governance dell’istruzione, del diritto all’apprendimento e alla conoscenza lungo tutto l’arco della vita. Un provvedimento che rafforza il coinvolgimento di tutti gli attori preposti al processo formativo: famiglie, scuole, enti locali, associazioni educative e culturali.Gli interventi di assistenza scolastica quali i servizi di mensa, di trasporto e quelli per la convittualità degli studenti, in base al d.lgs. 111/1998, sono a carico dei Comuni. La Regione contribuisce al cofinanziamento delle spese sostenute dai Comuni e il Piano del diritto allo studio fissa i criteri per l’assegnazione di tali contributi.
Per i servizi di mensa e trasporto, il contributo relativi ai due anni scolastici sarà liquidato nella misura complessiva di 2.600.000,00 euro a valere sul bilancio 2022. Per i Collegi Scuola, la quota giornaliera, che non potrà superare i 30.00 euro, sarà calcolata sulla base della disponibilità di bilancio e del numero degli allievi collegiati e sarà erogata ai Comuni per i giorni di effettiva presenza per un massimo di 200 giorni. Per ottenere il beneficio lo studente deve aver conseguito la promozione alla classe superiore. La Regione eroga contributi anche per le spese di Semiconvitto o di Convitto, annesso a scuole statali aventi sede nella Regione, ad allievi meritevoli e bisognosi residenti in Basilicata, per la frequenza di scuole secondarie superiori situate a notevole distanza dalle sedi di provenienza. Il contributo annuo per studente, non potrà superare 1.200,00 euro per le spese di convitto e 800,00 euro per quelle di semiconvitto. Previsti anche interventi per situazioni impreviste ed eccezionali. Possono essere finanziati l’acquisto di sussidi e ausili individuali per gli alunni diversamente abili (traduzione dei libri di testo in braille e materiale relativo alla lingua dei segni per non udenti), sistemi di postura per alunni disabili, acquisto di arredi e suppelletili, sostegno a progetti di ristrutturazione riconducibili ai servizi di mensa e trasporto, finalizzati all’efficienza energetica, alla sicurezza dei locali e alla mobilità. Il contributo sarà assegnato nella misura massima di 10.000,00 euro e non potrà superare l’80% del costo dell’iniziativa.
Rilascio sanatoria edilizia, sì a pdl Bellettieri
Sancito il differimento al 31 dicembre 2023 dei termini entro i quali i comuni possono provvedere ai provvedimenti di rilascio del titolo edilizio in sanatoria.
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza (con 10 voti favorevoli di Lega, Bp, FdI, Fi, Idea, Gm e 1 astensione, quella di Giorgetti) la proposta di legge “Modificazioni alla legge regionale 1/2004 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione annuale e pluriennale della Regione Basilicata – Legge finanziaria 2004)”, d’iniziativa del consigliere Bellettieri (FI).
Al comma 1 dell’articolo 13 della legge regionale 1/2004 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione annuale e pluriennale della Regione Basilicata – legge finanziaria 2004) le parole “entro il 31 dicembre 2022”, sono sostituite con le seguenti: “entro il 31 dicembre 2023”.
“La proposta di legge de quo – si legge nella relazione – si rende necessaria al fine di differire i termini entro i quali i comuni possono provvedere ai provvedimenti di rilascio del titolo edilizio in sanatoria. Ciò anche in considerazione delle difficoltà derivanti dalla congiuntura economica che ha comportato ritardi in tutti i settori della pubblica amministrazione ma soprattutto nel settore edilizio tra cui approvvigionamento dei materiali e degli incrementi dei prezzi, permessi di costruire, Scia, autorizzazioni paesaggistiche e autorizzazioni ambientali. La modifica non comporta oneri aggiuntivi sul bilancio regionale”.