Il Consiglio regionale della Basilicata, ha approvato, nel pomeriggio, all’unanimità, la risoluzione “Istituzioni e cultura della legalità”. Il documento è stato sottoposto all’esame dell’Assemblea regionale dopo gli intervenenti svolti nel corso della manifestazione “Istituzioni e cultura della Legalità” svoltasi questa mattina presso l’Aula Consiliare, alla quale, oltre ai componenti del Consiglio regionale hanno partecipato il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Potenza, Francesco Curcio, il rappresentante dell’Istituto scolastico “Giustino Fortunato” di Rionero (istituto vincitore del concorso Lex Go 2023, organizzato dall’Associazione Nazionale Magistrati, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito) e la Referente di Libera Basilicata, Marianna Tamburrino.
Con il documento si impegnail Presidente della Giunta regionale e la Giunta regionale “a porre in essere, nell’ambito della propria competenza, ogni azione ed intervento utili a promuovere e rafforzare la cultura della legalità ed i presidi culturali, nonché a promuovere lo sviluppo economico e sociale al fine di fornire a tutti la possibilità di avere autonomia reddituale che consenta di evitare le devianze malavitose;a porre in essere, nell’ambito della propria competenza ed ai fini della prevenzione dei fenomeni criminali, politiche utili al rafforzamento dei presidi di legalità e sicurezza territoriale”.
Si impegna, altresì, il Presidente del Consiglio regionale “a porre in essere, anche attraverso gli organismi attestati presso il Consiglio regionale, ogni utile intervento ed iniziativa di competenza finalizzato alla promozione ed al rafforzamento della cultura e dei presidi di legalità”.
“Il Consiglio regionale più volte – si legge nella risoluzione – è intervenuto al fine di promuovere e rafforzare nell’ambito delle azioni di competenza regionale e più in generale nel tessuto sociale della Basilicata una cultura della legalità nonché i presidi di sicurezza territoriale al fine di contrastare i fenomeni malavitosi ed i comportamenti illeciti. I recenti fatti di cronaca e quanto emerso dalle indagini delle Procure lucane rendono ancor più vivo l’allarme e confermano il radicamento in Basilicata di organizzazioni criminali, anche di tipo mafioso, connotate peraltro dalla tendenza all’infiltrazione nell’economia legale ed al riciclaggio, in grado di interagire con la parte compiacente dell’imprenditoria e della politica locale”. “La criminalità – si legge ancora nel documento – si nutre delle debolezze della società e, pertanto, la prima lotta contro ogni tipo di mafia e di fenomeno delinquenziale è rappresentato dal rafforzamento della cultura della legalità e dei presidi culturali, nonché dalla possibilità data a tutti di avere autonomia reddituale che consenta di evitare le devianze malavitose. Ai fini della prevenzione, è necessario il rafforzamento dei presidi di legalità e sicurezza territoriale (forze dell’ordine, caserme, comandi di polizia municipale, riqualificazione dei palazzi di giustizia)”.
Giornata dei Lucani nel mondo, il messaggio del presidente Cicala
“A tutti i lucani nel mondo inviamo gli auguri della massima Assise regionale. La Commissione regionale continuerà il suo lavoro teso a rafforzare sempre più i legami tra i lucani nel mondo, avendo come unica guida i nostri valori autentici”
“Oggi, in occasione della Giornata dei Lucani nel Mondo, desidero, a nome mio e dell’intera Assise regionale, nella qualità di Presidente del Consiglio e della Commissione regionale dei Lucani nel mondo, rivolgere un saluto e l’apprezzamento a tutti coloro che, lasciando la nostra amata regione, hanno saputo affermarsi nel mondo portando con sé la nostra storia e i valori autentici della comunità lucana. È motivo di grande orgoglio per noi sapere che tanti lucani, con la loro laboriosità e onestà, hanno costruito un ruolo di prestigio al di là dei confini della Basilicata, guadagnandosi il rispetto e la fiducia in mondi lontani”. Così ha esordito il presidente del Consiglio e della Commissione regionale dei Lucani nel mondo, Carmine Cicala, nell’aprire i lavori pomeridiani del Consiglio regionale della Basilicata rivolgendosi, nel giorno dedicato ai Lucani nel mondo, a tutti i conterranei presenti nei diversi continenti.
“Questa giornata – ha proseguito Cicala – rappresenta un’occasione speciale non solo per riflettere sul valore delle nostre radici, per trarre insegnamenti dalla storia che ci appartiene e condividerli con le nuove generazioni, ma anche per sottolineare e affermare che i lucani nel mondo sono una vera e propria risorsa per la Basilicata. Nelle scorse settimane si è tenuta l’Assemblea regionale dei Lucani nel mondo nella suggestiva cornice di Villa Nitti a Maratea, durante la quale si è approvato all’unanimità il Programma triennale 2023-2025 e il Programma annuale 2023, che sostiene numerose iniziative messe in campo dalle Associazioni e dalle Federazioni. Tra queste proposte, vi sono progetti di alto profilo culturale e identitario della nostra lucanità, volti alla promozione del territorio, alla formazione e allo scambio di esperienze tra Lucani provenienti da diversi continenti. È importante sottolineare che la Commissione, durante l’ultima assemblea, ha confermato la propria adesione al progetto di promozione dell’ ‘Anno delle Radici Italiane’ per il 2024, promosso dal Ministero degli Affari Esteri, riconoscendone l’importanza. La Commissione regionale dei Lucani nel mondo ha condiviso convintamente il percorso con la giunta regionale, in collaborazione con l’APT, svolgendo un ruolo chiave nel progetto fornendo dati e mettendo a disposizione la propria rete presente nei cinque continenti. Ritengo che l’ ‘Anno delle Radici Italiane’ possa rappresentare per la regione tutta non solo un modo per rinsaldare i legami tra le vecchie e le nuove generazioni di lucani, sia all’estero che in patria, ma anche un’opportunità di scoprire una Basilicata ricca di storia e tradizioni, capace di stare al passo coi tempi”.
“Vorrei dedicare un pensiero particolare ai giovani di discendenza lucana, che hanno una forte volontà di riscoprire la propria identità, conoscere la propria terra e la sua storia. A loro – ha detto il Presidente dell’Assemblea regionale – va riconosciuto un ruolo da protagonisti, fondamentale nella promozione della Basilicata attraverso attività che mettano al centro il nostro patrimonio culturale e le nostre eccellenze. Per realizzare ciò, è fondamentale stabilire una solida partnership con l’Università degli Studi della Basilicata e il forum giovani, incoraggiando anche periodi di studio della lingua locale”.
“La Commissione regionale – ha concluso Cicala – continuerà a lavorare alla necessità di rafforzare sempre più i legami tra i lucani nel mondo, avendo come unica guida i nostri valori autentici, nei quali crediamo fermamente. A tutti i lucani nel mondo, in questo giorno dedicato a loro, inviamo gli auguri della massima Assise regionale, riunita quest’oggi per ricordare questa importante ricorrenza”.
Consulta Garanzia Statutaria, Consiglio approva proposta di legge
Si tratta di un organo indipendente di alta consulenza giuridica della Regione Basilicata. Cicala: “Approvare oggi l’istituzione della Consulta di Garanzia Statutaria rappresenta un ulteriore passo avanti nel rendere il nostro Statuto ancora più efficace”
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato, oggi, all’unanimità, la proposta di legge,di iniziativa dei consiglieri Cicala, Polese, Cifarelli, Leggieri, Aliandro, Baldassarre, Cariello, Quarto, Sileo ela già consigliera Carlucci, che istituisce la Consulta di Garanzia Statutaria della Regione Basilicata.
Obiettivo della Consulta è di garantire alla cittadinanza che gli eletti e il “decisore” politico agiscano nel rispetto dei principi democratici e di legalità. È un organo indipendente di alta consulenza giuridica della Regione Basilicata e svolge funzioni a garanzia dei principi espressi nello Statuto e dei rapporti tra gli organi da questo previsti. La Consulta, in particolare, esprime pareri sulla coerenza statutaria delle proposte e dei disegni di legge, sulle proposte di schemi di regolamento trasmesse dalla Giunta al Consiglio regionale per il parere obbligatorio della Commissione consiliare nonché sulla interpretazione delle norme dello Statuto nei casi di conflitti di attribuzione tra gli organi della Regione e tra la Regione e gli enti locali. La Consulta esprime anche pareri, su loro richiesta, alla Giunta per il regolamento e alla Giunta per le elezioni e delibera sull’ammissibilità dei referendum regionali e delle iniziative legislative popolari oltre a sovraintendere alle elezioni regionali e alle votazioni referendarie ai sensi dell’articolo 22, comma 4, dello Statuto regionale. I pareri possono essere richiesti dal Presidente della Giunta regionale, da un terzo dei Consiglieri regionali in carica oppure dal Consiglio delle autonomie locali nelle materie di sua competenza. La Consulta è composta da tre componenti, il cui incarico dura per la durata della legislatura, che devono essere esperti in materie giuridiche (professori universitari in materie giuridiche, magistrati anche in quiescenza, avvocati iscritti all’albo professionale da almeno venti anni, ex dirigenti dell’amministrazione regionale o di altre pubbliche amministrazioni con almeno 15 anni di esercizio effettivo della funzione dirigenziale e in possesso di diploma di laurea in giurisprudenza). Questi sono eletti dal Consiglio regionale, con votazione a scrutinio segreto e a maggioranza dei due terzi dei Consiglieri.
Prima del voto è intervenuto il presidente dell’Assemblea regionale Carmine Cicala il quale ha parlato di “un’iniziativa utile a colmare una lacuna normativa significativa”. “L’istituzione della Consulta, già presente in altre regioni – ha precisato Cicala -, rappresenta un passo importante per garantire che l’azione legislativa si svolga sempre nel rispetto dei principi democratici e in conformità allo Statuto regionale.L’introduzione di un Organismo di Garanzia all’interno degli statuti regionali, noti come statuti di seconda generazione, è una conseguenza delle modifiche apportate all’articolo 123 della Costituzione italiana dalla legge costituzionale n. 1/1999.La maggior parte dei nuovi Statuti regionali prevede organi di garanzia statutaria, con funzioni e compiti che, con le dovute proporzioni, possono essere assimilati a quelli della Corte costituzionale.La Consulta rappresenta un organo indipendente di consulenza giuridica di alto livello per la regione Basilicata, con funzioni di garanzia dei principi espressi nello statuto e dei rapporti tra gli organismi regionali”. “Approvare oggi l’istituzione della Consulta di Garanzia Statutaria – ha concluso Cicala – rappresenta un ulteriore passo avanti nel rendere il nostro Statuto ancora più efficace, completandone l’attuazione e garantendone il rispetto dei principi fondamentali che ne sono alla base. Con l’istituzione della Consulta la regione Basilicata dimostra il suo impegno per la trasparenza e la tutela dei principi democratici, un ulteriore passo verso un’amministrazione pubblica più responsabile e vicina ai cittadini”.
Sono intervenuti nel dibattito il presidente della prima Commissione consiliare, Gianuario Aliandro, e il consigliere Giorgetti (Gm).
Energia elettrica da fonti rinnovabili, sì a mozione Coviello
“Mettere in atto ogni azione al fine di riorganizzare tutti i criteri per la predisposizione e l’individuazione delle potenziali superfici ed aree idonee all’installazione degli impianti per la produzione di energia elettrica da FER”
Il Consiglio regionale ha approvato, all’unanimità, una mozione proposta dal consigliere Coviello (FdI) e sottoscritta in aula dai consiglieri Braia (Iv-RE), Giorgetti (Gm) e Aliandro (Lega) in materia di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Con la mozione si impegna il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore al ramo “a mettere in atto ogni azione e dare indirizzi al dipartimento competente al fine di preparare e riorganizzare tutti i criteri per la predisposizione e l’individuazione delle potenziali superfici ed aree idonee all’installazione degli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili (FER), utili per il confronto in sede di Conferenza unificata; già da ora, tenuto conto della peculiarità della Regione Basilicata a stabilire le modalità volte a minimizzare il relativo impatto ambientale e la massima porzione di suolo occupabile dai suddetti impianti per unità di superficie, da condividere in Conferenza Unificata”.
Chiesto l’impegno, altresì, “alla ricognizione sull’intero territorio regionale degli impianti già installati e delle superfici tecnicamente disponibili e a predisporre, da subito, un potenziale catasto che individui le superfici localizzate in aree industriali dismesse e altre aree compromesse, aree abbandonate e marginali idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili; ad attivarsi affinché il Governo nazionale si adoperi per la tempestiva emanazione dei Decreti ministeriali attuativi per evitare una vacatio normativa, sicuramente deleteria per la nostra Regione che della transizione energetica ha condiviso le strategie e fatto uno dei punti di forza delle politiche regionali; a pervenire, nell’ambito della Conferenza unificata (d.lgs. n. 281/97), all’aggiornamento, ai sensi dell’art.18 comma 3 del d.lgs. n. 199/2021, dei criteri per la fissazione di misure compensative contenuti nelle linee guida di cui al D.M. 10 settembre 2010”.
Fondazione Premio letterario Basilicata, sì dall’Aula a ddl
La Regione Basilicata partecipaquale socio fondatore, alla costituzione della Fondazione al fine di perseguire finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, consistenti nella promozione e valorizzazione della cultura e dell’arte lucana
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato, oggi, all’unanimità, il disegno di legge che istituisce la “Fondazione Premio Letterario Basilicata”.
Con la legge si stabilisce che la Regione Basilicata partecipa, ai sensi all’articolo 9 dello Statuto regionale, quale socio fondatore, alla costituzione della fondazione denominata “Fondazione Premio Letterario Basilicata”, al fine di perseguire finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, consistenti nella promozione e valorizzazione della cultura e dell’arte lucana con concrete iniziative di sostegno, in particolare, per i giovani, favorendone la diffusione in ambito regionale e nazionale.
I componenti regionali dell’organo di amministrazione sono nominati con decreto del Presidente della Giunta regionale, sulla base di quanto previsto dallo Statuto della Fondazione e nel rispetto della normativa vigente in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e gli enti privati in controllo pubblico.
Per ciascuna delle annualità 2023, 2024 e 2025 è autorizzata la spesa massima di euro 50.000.00.
Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Coviello (FdI), Sileo (Gm), Aliandro (Lega), Braia (Iv-RE),
Cultura legalità, Cicala: rafforzare l’impegno delle Istituzioni
Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata aprendo i lavori dell’incontro “Istituzioni e cultura della Legalità”, tenutosi oggi, alla presenza del ProcuratoredellaRepubblica del TribunalediPotenza, Francesco Curcio
“Siamo qui quest’oggi a riflettere su un tema tanto delicato quanto cruciale, vale a dire il ruolo delle Istituzioni nella creazione di un’autentica cultura della legalità. Lo faccio a ridosso dell’anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, in memoria di tutte le vittime di mafia, con lo scopo di voler rafforzare l’impegno della massima Assise regionale in un’ottica di condivisione di obiettivi e di pianificazione di percorsi comuni con tutte le Istituzioni e i rappresentanti del terzo settore operanti nella nostra regione”. Così ilPresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, nell’introdurre i lavori dell’incontro “Istituzioni e cultura della Legalità”, tenutosi oggi, presso l’Aula consiliare “Raffaele Di Nardo”,alla presenza del ProcuratoredellaRepubblica del TribunalediPotenza, Francesco Curcio, del presidente della Regione, Vito Bardi, della referenteLiberaBasilicata,MariannaTamburrino e del rappresentante dell’Istituto Scolastico “GiustinoFortunato”diRionero,Istitutovincitoredel concorso Lex Go 2023, Lorenzo Nardozza.
Dopo aver ringraziato il Procuratore della Repubblica, le Associazioni che sulterritorio sono impegnate nella diffusione e promozione della cultura della legalità, i componenti dell’Osservatorio regionale sulla legalità e sulla criminalità organizzata di stampo mafioso e i componenti dell’Osservatorio regionale per la valorizzazione ed il riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, presenti in veste di uditori, Cicala ha salutato gli studenti dell’Istituto Scolastico “Giustino Fortunato” di Rionero in Vulture, Istituto vincitore del concorso Lex Go 2023.
“La vostra presenza – ha sottolineato – va nel solco di quel percorso di Cittadinanza Attiva che vede protagonista il Consiglio insieme all’Ufficio Scolastico regionale. Sono sempre più convinto che il fenomeno della criminalità organizzata possa essere vinto proprio a partire da voi giovani che siete la nostra eredità più importante. In questo contesto diventa fondamentale il ruolo dell’istruzione, nella consapevolezza che o si riparte dalla scuola o non è possibile costruire una comunità aperta al futuro. Solo attraverso voi giovani, infatti, è possibile diffondere il seme della legalità e della giustizia, quel seme che Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, insieme a tutte le vittime di mafia, hanno lasciato in eredità, arrivando a sacrificare il bene supremo, la propria vita”.
“Questa- ha affermato il Presidente del Consiglio regionale – è una legislatura che tanto si è spesa per contribuire a creare una nuova cultura della legalità. Sono stati diversi, infatti, gli atti licenziati con questo obiettivo (uno su tutti, la mozione per l’Istituzione della Direzione Investigativa Antimafia che, finalmente, anche nella nostra regione è diventata realtà) e importanti i progetti attuati attraverso il Coordinamento delle Commissioni e Osservatori sul Contrasto della Criminalità Organizzata e la Promozione della Legalità, che mi onoro di presiedere. Tra i tanti obiettivi raggiunti l’approvazione di uno schema comune di proposta di legge regionale per l’introduzione di un osservatorio in ogni regione atto a monitorare la presenza della criminalità organizzata e promuovere iniziative di contrasto preventivo alle illegalità. Come ben sapete, la situazione emergenziale di questi anni ha reso il tessuto sociale più fragile e indifeso rispetto ai fenomeni malavitosi. Ecco perché come Istituzioni abbiamo, oggi più che mai, il dovere e l’obbligo di tenere alta la guardia rispetto ad un fenomeno che utilizza la crisi economica come humus per il malaffare”.
Cicala ha infine fatto riferimento al ruolo della comunicazione. “Ritengo che una buona comunicazione sia un elemento imprescindibile nella lotta alla criminalità organizzata, anzitutto per fare cultura: la lotta alla criminalità passa attraverso un grande progetto educativo-culturale che consenta di allargare l’orizzonte di riferimento dalla lotta alla mafia alla promozione della legalità. Giovanni Falcone, di cui oggi onoriamo la memoria, sosteneva che: ‘La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni’. In tal senso, il lavoro è stato da sempre condotto attraverso un dialogo costante con le istituzioni e con gli operatori del settore. Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con la Direzione Nazionale Antimafia, il Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione dei Beni Confiscati, con l’Anci nazionale, con la Commissione Parlamentare di Inchiesta sul fenomeno delle mafie e con i Procuratori Nazionali Antimafia che si sono susseguiti in questi anni. Su queste tematiche intendiamo ancora di più intensificare il confronto con le Istituzioni statali. L’auspicio è che il rapporto di collaborazione, di condivisione e di dialogo tra i vari livelli istituzionali sia ulteriormente potenziato, in un’ottica di maggiore efficacia delle azioni di volta in volta messe in campo”.
“È necessario operare sempre nel rispetto delle leggi e battersi per l’affermazione della cultura della legalità quale principio guida per tutti i rappresentanti delle istituzioni e per tutti i cittadini. Il nostro, è bene ricordarlo, è uno Stato di diritto, in cui le leggi del Parlamento regolamentano tutti i poteri dello Stato, dall’esecutivo al giudiziario, e nessuno può operare in contrasto con le loro disposizioni”. Così il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi che ha aggiunto: “Il nostro unico faro è e rimarrà la Costituzione italiana, perché parla di libertà, di democrazia, di responsabilità, di solidarietà e di rispetto. Dunque, parla di legalità, quella nave che ci conduce sempre in un porto sicuro. E la legalità è gemella della trasparenza e da sempre abbiamo cercato di rendere la Regione una casa di vetro, proprio per dare ai lucani tutti gli strumenti per conoscere e quindi giudicare i propri rappresentanti. Si tratta di un dovere civico e morale, che vincola tutti noi e che costituisce un esempio soprattutto per le giovani generazioni. A loro ricordo che è l’istruzione, la formazione, la cultura, la vera e unica arma contro ogni forma di violenza. Diceva il magistrato Antonino Caponnetto – il padre del pool antimafia di Palermo e il ‘capo’ di Falcone e Borsellino – che la mafia ‘teme la scuola più della Giustizia, l’istruzione toglie l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa’”.
“Essere qui oggi è importante, perchè ci ricorda che la memoria va coltivata ogni giorno. Fondamentale è essere nel luogo dove agisce la classe politica che il Paese ha chiamato a governare. Ed è importante anche perché siamo in un Paese, in una regione che,molto spesso, decide di non ricordare. E’ altrettanto importante sottolineare che dove non c’è memoria non c’è futuro, ricordando sempre e ovunque che memoria è consapevolezza”. Lo ha evidenziato la referenteLiberaBasilicata,MariannaTamburrinorivolgendosi alla platea. “Cosa nostra ha avuto sempre rapporti con il potere politico, istituzionale e finanziario. Avere la consapevolezza di sapere cosa c’è dietro le stragi – ha proseguito Tamburrino -diviene indispensabile per combattere la criminalità e condurre una lotta di libertà e democrazia soprattutto per chi non ha voce. Non basta commuoversi, bisogna muoversi. Oggi vige la strategia del silenzio e, quindi, le componenti dello Stato devono dare il meglio per non isolare gli uomini dello stesso Stato. La strage di Capaci non fu solo vendetta per il maxi processo, la strage di Capaci significava uccidere chi, grazie al ministro Martelli, aveva portato la lotta alla mafia nell’ambito della politica. Fu scoperta eccezionale l’individuare l’esistenza del ‘malo Stato’ e della ‘mala politica’. La Magistratura dal 1969, è doveroso ricordarlo, ha perso 29 magistrati. Il presidente della Repubblica, Sandro Pertini, diceva che sono i magistrati i vericapisaldi della lotta alla mafia. Il Procuratore Curcio e la sua squadra, qui in Basilicata, permettono di dire che la nostra regione non è una terra felice, ha anch’essa i suoi morti ammazzati. Quel 23 maggio da 30 anni per noi significa l’inizio di una nuova era. Quel 23 maggio ha continuato il suo viaggio, gli angeli di Giovanni Falcone accompagnano il procuratore lì dove deve stare. Monza 500 era la sigla di quel giorno tragico che accompagnava il giudice Falcone ed io rivolgendomi al Procuratore Curcio, dico: ‘Benvenuto Monza 500, grazie per quello che ha fatto e per quello che farà nella lotta continua a tutte le mafie’”.
“Rivolgo un sentito ringraziamento per avermi permesso di intervenire a questa iniziativa e sento l’opportunità di dire chiaro e forte un dato che si dimentica: la mafia non è di destra, non è di sinistra e non è di centro. La mafia è un potere occulto e neanche tanto nascosto che cerca di governare le leve del potere”. E’ quanto ha sottolineato il ProcuratoredellaRepubblica del TribunalediPotenza, Francesco Curcio.“Per combattere il potere criminale ci vuole l’impegno di tutte le istituzioni, l’impegno complessivo di tutti i cittadini della Basilicata – ha proseguito Curcio -. Se si riesce a metabolizzare questo concetto le cose sono destinate a migliorare. Celebriamo con 24 ore di anticipo il sacrificio di Falcone, ricordando che la mafia è un fenomeno umano e come tale nasce e muore. Io, però, dal momento che ritengo i due termini molto lontani, parlo dell’evoluzione della mafia e dico che dobbiamo guardarci, sia dal pericolo storico permanente che essa costituisce, sia dalle nuove attuali sue evoluzioni. Nel dna della mafia vi è, oggi, questo dato: a differenza delle altre organizzazioni malavitose non mira semplicemente ad accumulare fortuna economica, ma quello che la distingue è la finalità prioritaria di governare, di gestire il potere e l’economia con l’intento di espropriare gli altri e acquisendo il controllo della vita civile e politica. Un attacco continuo, quello della mafia, ai diritti economici di impresa, la mafia è divenuta un vero e proprio player economico che può sbancare gli onesti con risorse finanziarie continue ed ingenti. Il suo interesse preminente è per la catena di appalti e sub appalti, di qui il tentativo spesso riuscito della mafia, di guidare la politica che governa, di controllare la catena di appalti e forniture pubbliche. La mafia si propone come serbatoio di consensi con l’omertà basata su una memoria storica di interi territori. La gente sa che opporsi significa perdere i risparmi e i sacrifici di una vita di lavoro. Le mafie sono ormai agenzie di servizi, il pensiero va alle droghe ed alle armi, ma anche al mercato delle fatture false. Fornire documentazione fraudolenta per frodare il fisco, riciclaggio del denaro, servizi per la gestione dei rifiuti, usura, sono tutte argomentazioni che sono entrate a far parte dell’azione della mafia. Un nuovo meccanismo con il quale la mafia cambia pelle e finanzia i suoi obiettivi fissi nel tempo e grazie alla collusione nella politica. Maggiore disprezzo si prova nel caso del cosiddetto concorso esterno in associazione mafiosa, molti sono i professionisti che scelgono la scorciatoia mafiosa per ottenere dei vantaggi economici e politici. Quattro sono le zone grigie: politica, finanza, economia, forze politiche. Al danno si aggiunge l’ipocrisia di stare al di fuori di rischi acquisendo tutti i vantaggi dei mafiosi. Attenzione, dunque, alle fasce professionali legate alle mafie. Repressione è la precondizione, ma non è sufficiente, fondamentale il ruolo della pubblica amministrazione con lo stabilire il principio delle regole improntato all’efficienza, efficienza strumento fondamentale di lotta alla mafia. Un fenomeno di cui tener conto è che sono pochi i bravi dirigenti e funzionari a fronte di professionisti della mafia specializzati che conoscono la normativa europea sui finanziamenti molto meglio e ottengono lo sviluppo di progetti intercettando finanziamenti dalle amministrazioni. Per quanto concerne la riforma del Codice degli appalti, occorre affermare che la discrezionalità ampia e totale è pericolosissima. Le amministrazioni possono però dotarsi di regole da rispettare. I beni confiscati sono un altro settore concreto per dare un colpo alla onnipotenza della mafia e riporre fiducia nella legalità. L’informazione è fondamentale ed essenziale per la lotta reale alla mafia che teme la scuola, ma teme ancor di più l’informazione. La chiave di volta – ha concluso il procuratore Curcio – resta la cultura, e la consapevolezza dei cittadini che considerano se stessi come tali e non come sudditi”.
Sono intervenuti, poi, i consiglieri Coviello, Leggieri, Sileo, Giorgetti, Bellettieri, Perrino, Aliandro, Quarto, Braia, Cifarelli e Polese.
Dopo gli interventi dei presidenti Cicala e Bardi, è stato proiettato il video realizzato dagli studenti dell’Istituto Scolastico “Giustino Fortunato” di Rionero in Vulture, Istituto vincitore del concorso Lex Go 2023, organizzato dall’Associazione Nazionale Magistrati, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. A presentare il video, lo studente Lorenzo Nardozza della I F del Liceo Scientifico. “Il corto – ha spiegato Nardozza – è la storia della sofferta solitudine di un ‘bullo’ e del suo prorompente desiderio di comunicare. Nel racconto un semplice abbraccio può servire ad abbattere quel muro che il bullo ha costruito intorno a se svelandone il desiderio di affetto e comprensione. Il titolo ‘Fair Club’ è stato scelto per sottolineare la necessità di non soffermarci ad un giudizio frettoloso e stereotipato delle persone ma di sforzarsi a comprenderne insicurezze e incertezze. Siamo tutti coinvolti, direttamente o indirettamente in questo fenomeno, poiché quotidianamente ci può capitare di assistere a comportamenti che richiederebbero una nostra presa di posizione e che invece, troppo spesso, facciamo finta di non vedere”.
In apertura di seduta il Presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, ha invitato l’Aula ad osservare un minuto di silenzio per ricordare tutte e vittime di mafia. Un pensiero è andato anche alle persone che hanno perso la vita a causa dell’alluvione in Emilia Romagna.