Consiglio regionale, approvato ddl esercizio provvisorio. In apertura di seduta la surroga del consigliere Di Maggio, che ha optato per il Senato. Gli subentra il primo dei non eletti della lista del Pdl, Aurelio Pace.
Il Consiglio regionale, che si è riunito oggi a Potenza in seduta straordinaria, ha approvato, a maggioranza, con 12 voti favorevoli, 4 voti contrari (Mollica, Rosa, Pace, Napoli) e 3 astensioni Perrino, Leggieri, Romaniello) un disegno di legge della Giunta che autorizza l’esercizio provvisorio del bilancio per l’anno finanziario 2014 fino all’approvazione della legge di bilancio 2014/2016 e comunque non oltre il 30 aprile 2014. Nel corso dell’esercizio provvisorio potranno essere mensilmente impegnate, per ciascun programma, spese correnti non superiori ad un dodicesimo delle somme previste nel secondo esercizio dell’ultimo bilancio di previsione deliberato. Al di fuori di questo limite saranno impegnate le spese tassativamente regolate per legge e quelle che non possono essere frazionate o che sono necessarie per garantire il mantenimento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi esistenti.
“ La fine anticipata della passata legislatura regionale – si legge nella relazione tecnica al provvedimento -, insieme con il periodo in cui si sono svolte le nuove elezioni, 17 e 18 novembre 2013, non hanno permesso alla Giunta regionale di approvare un documento di bilancio 2014/2016 nei termini previsti” E proprio in considerazione “dell’urgenza di attivare la gestione contabile del bilancio sin dall’inizio dell’anno in corso, urgenza resa ancora più pressante dalle stringenti norme in materia di patto di stabilità 2013 che non hanno permesso l’effettuazione di pagamenti e di impegni nell’ultimo periodo dell’anno”, la Giunta ha proposto l’esercizio provvisorio sia la Regione che dei propri enti ed organismi strumentali (Apt, Arbea, Ardsu, Arpab, Parco delle Chiese rupestri, Parco di Gallipoli – Cognato). Il provvedimento non riguarda, invece, l’Alsia, la cui legge istitutiva autorizza già l’esercizio provvisorio, mentre sarà possibile erogare l’anticipazione mensile all’Azienda ospedaliera S.Carlo di Potenza, all’Ospedale oncologico di Rionero in Vulture e alle Aziende sanitarie di Potenza e Matera.
Nel corso dell’esercizio provvisorio è inoltre autorizzata la gestione delle spese atte a far fronte a situazioni eccezionali e quelle da cui possa derivare un pregiudizio patrimoniale per la Regione o un danno per la collettività. Con riferimento agli adempimenti disposti dal Patto di stabilità interno per l’anno 2014, La Giunta regionale dovrà inoltre assicurare il pieno rispetto dei vincoli del Patto di Stabilità 2014.
Nel dibattito sul provvedimento sono intervenuti il presidente della Regione Pittella ed i consiglieri Napoli, Rosa, Cifarelli, Romaniello e Santarsiero.
Riportiamo di seguito le dichiarazioni del capogruppo PD in Consiglio regionale Roberto Cifarelli.
Cifarelli: “Rigore e responsabilità segnano il nuovo cammino del Consiglio regionale”.
“Con l’approvazione del regolamento che riduce il numero delle Commissioni consiliari permanenti da cinque a quattro e con il dimensionamento della composizione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni consiliari permanenti è ripreso a pieno ritmo il lavoro del consiglio regionale per contenere al massimo la spesa sia per gli organi politici regionali sia per il funzionamento della macchina amministrativa”. Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli, firmatario insieme al consigliere regionale Francesco Mollica, della proposta approvata. “Il fatto che questo provvedimento sia stato il primo ad essere stato approvato in questa legislatura rende ancora più significativo il progetto di rigore e razionalizzazione delle risorse finanziarie che il gruppo del Partito democratico intende rimettere il moto. Quella di oggi è solo una tappa di un percorso di riduzione dei costi della politica e della istituzione avviata con lungimiranza nel dicembre 2012 dalla precedente legislatura e dal presidente uscente Vito De Filippo che ha dato chiarezza alle norme riguardanti le spese in carico a ciascun consigliere regionale e alle relative indennità spettanti. Dobbiamo assolutamente continuare questo cammino come ci viene quotidianamente chiesto dai cittadini attraverso un’attività rigorosa e responsabile, fatta di meno parole e di più fatti. Dispiace che gli unici a non aver votato il provvedimento, nonostante i tanti proclami, siano stato i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. Mi auguro che anche loro sappiano presto sintonizzarsi sulle reali esigenze di cambiamento espresse dall’intera comunità lucana.
Altrettanto importante il provvedimento con cui si fa chiarezza sui criteri di incompatibilità “con la carica di consigliere regionale, di componente della Giunta e di presidente della Regione, di colui che è parte attiva di una lite con l’ente”. Con questo provvedimento abbiamo parificato le responsabilità del consigliere regionale a quella dei consiglieri provinciali e comunali in modo tale che di fronte alla legge siano tutti uguali.
In precedenza il Consiglio regionale, con 16 voti favorevoli e 2 astensioni dei consiglieri Leggieri e Perrino, aveva preso atto delle dimissioni del consigliere Tito Di Maggio (Per la Basilicata), che ha optato per il Senato. Al suo posto subentra il primo dei non eletti della lista del Pdl, Aurelio Pace.
Consiglio regionale, modificato il regolamento interno
Eliminata la quinta Commissione (Controllo, Verifica, Monitoraggio), un solo vicepresidente e un solo segretario in ogni Commissione. Lacorazza: “Un altro passo in direzione della diminuzione dei costi di funzionamento di questa istituzione”
Contenere e razionalizzare le spese di funzionamento dell’Assemblea, “perseguendo le finalità della legge n. 122/2010, nel rispetto dei principi costituzionali di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, anche in considerazione del ridotto numero dei consiglieri regionali”. E’ l’obiettivo della proposta di modifica del Regolamento interno del Consiglio regionale, approvata oggi a maggioranza (con 17 voti favorevoli e l’astensione dei consiglieri Perrino e Leggieri) dall’Assemblea su proposta dei consiglieri Mollica (Udc) e Cifarelli (Pd).
Le modifiche riguardano la soppressione della quinta Commissione (le cui funzioni passano alla seconda Commissione) e la composizione degli uffici di presidenza delle Commissioni, che d’ora in poi saranno composte, oltre che dal presidente, da un solo vicepresidente e da un solo segretario in luogo dei due presenti in precedenza in questi organismi.
“Con l’approvazione delle modifiche al regolamento interno del Consiglio regionale – ha affermato il presidente dell’Assemblea, Piero Lacorazza – compiamo un altro passo in direzione della diminuzione dei costi di funzionamento di questa istituzione. Ma soprattutto, con la riduzione delle Commissioni da cinque a quattro, è possibile aumentare la funzionalità e l’efficienza del percorso legislativo e di programmazione”. Lacorazza giudica inoltre positivamente “la proposta avanzata ieri in Aula di assegnare la presidenza della Commissione bilancio e programmazione ad un esponente dell’opposizione, nel quadro di un più forte riconoscimento del ruolo di controllo che svolgono le opposizioni”.
Incompatibilità, il Consiglio approva una legge
In attuazione della legge n. 165/2004 la Regione disciplina i casi di lite pendente con l’ente
“E’ incompatibile, fatte salve le esclusioni previste dalle norme vigenti, con la carica di consigliere regionale, di componente della Giunta e di presidente della Regione, colui che è parte attiva di una lite con l’ente. Qualora il soggetto non sia parte attiva della lite, sussiste incompatibilità esclusivamente nel caso in cui la lite medesima sia conseguente o sia promossa a seguito di giudizio definito con sentenza passata in giudicato. La presente disposizione si applica anche ai procedimenti in corso”. E’ quanto si legge nell’articolo 1 della legge, approvata oggi a maggioranza (con 16 voti favorevoli e 3 voti contrari dei consiglieri Perrino, Leggieri e Romaniello), sulle “Norme di prima attuazione della legge 2 luglio 2004, n. 165 – Disposizioni di attuazione dell’art. 122, primo comma, della Costituzione”.
La legge, proposta dal consigliere del Pd Roberto Cifarelli, ha lo scopo “di dare attuazione – si legge nella relazione al provvedimento – ai principi fondamentali in materia di incompatibilità per lite pendente con la Regione”, introdotti dalla legge n. 165/2004, “nelle more di una più complessiva revisione delle disposizioni regionali in materia di ineleggibilità e di incompatibilità del presidente, dei componenti della Giunta e dei consiglieri regionali”.
Altrettanto importante il provvedimento con cui si fa chiarezza sui criteri di incompatibilità “con la carica di consigliere regionale, di componente della Giunta e di presidente della Regione, di colui che è parte attiva di una lite con l’ente”. Con questo provvedimento abbiamo parificato le responsabilità del consigliere regionale a quella dei consiglieri provinciali e comunali in modo tale che di fronte alla legge siano tutti uguali.
poteva pure chiedere di equiparare, i consiglieri regionali ai parlamentari, o meglio al presidente della repubblica, o meglio ancora al Papa.
ringraziamo sempre quei tremila e passa lucani che hanno dato la preferenza al ” Prescritto”
“abusivo dei sassi”