Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli di FI, Lega, Bp, FdI) e 3 astenuti (M5s) il Piano regionale dello spettacolo per il 2019 e il Programma regionale triennale per lo spettacolo 2019-2021.
Il piano annuale raffigura la prima annualità attuativa del piano triennale dello spettacolo e consolida il primo ciclo applicativo previsto dalla legge regionale n.37/2014 in linea con gli obiettivi e gli indicatori quali-quantitativi.
Esso è preposto ad individuare le modalità e i tempi per la realizzazione degli interventi e dei progetti, definire le iniziative culturali e promozionali che coinvolgono i soggetti dello spettacolo, i requisiti, le modalità di ammissione al contributo regionale e le caratteristiche qualitative e quantitative delle iniziative rientranti nelle attività oggetto del sostegno, favorisce le iniziative che sostengono l’utilizzo di personale artistico lucano.
Grande attenzione viene posta, infatti, sul lato del fruitore, all’allargamento del pubblico mediante azioni che incrementino l’accesso di nuovi soggetti allo spettacolo, formazione del pubblico (audience development). C’è poi l’efficacia operativa del Piano annuale che permette di dare il 50 per cento di anticipazioni a chi fa produzioni culturali (senza queste, e senza un fondo di garanzia, è difficile operare).
Il piano regionale triennale dello spettacolo 2019-2021si pone come obiettivo quello di dare concretezza dei risultati raggiunti con il piano triennale 2016-2018 in termini di ammodernamento degli strumenti normativi, in linea con il quadro europeo e nazionale di riferimento, in termini di trasparenza delle procedure di selezione, valutazione, assegnazione delle proposte progettuali, in termini di progettualità con gli operatori pubblici e privati dello spettacolo sul territorio regionale, nonché in termini di circuitazione.
Il Piano triennale dello spettacolo sostiene da una parte la produzione, la co-produzione, le residenze artistiche, la distribuzione e l’esercizio delle attività legate allo spettacolo; dall’altra, supporta iniziative promozionali da parte di soggetti ed operatori pubblici e privati, con il concorso del MIBACT – FUS e della Regione Basilicata, al fine di rafforzare la domanda culturale e creativa fruibile sul territorio regionale.
In coerenza con quanto stabilito all’art.2, comma 4, lettera a), legge 37/2014, la Regione attraverso lo strumento del Piano triennale dello spettacolo persegue gli obiettivi di sviluppo qualificato del territorio; ne riconosce il ruolo di strumento fondamentale di espressione artistica e di libertà creativa per la crescita culturale oltre che per favorire interventi di riequilibrio territoriale, di aggregazione, di integrazione sociale e di creazione di nuova occupazione.
Si conferma e si rafforza l’azione amministrativa ed operativa fin qui messa in campo sul territorio regionale, evidenziando, in dettaglio, risultati rilevanti dal punto di vista della costruzione della ‘filiera creativa’ regionale che si sta configurando come un vero e proprio ‘comparto produttivo’ come i dati occupazionali testimoniano con contratti a tempo determinato nel settore artistico e tecnico e, in quello organizzativo, addirittura a tempo indeterminato. Al 2018 si registrano circa 4.452 occupati nella filiera con contratto collettivo nazionale dello spettacolo.
Potenza, 11 febbraio 2020