Consiglio regionale, Lega esprime solidarietà al presidente Cicala dopo gli attacchi di Movimento 5 Stelle e Cifarelli. Di seguito la nota integrale.
Lega: “Una minoranza sempre più irriguardosa delle Istituzioni”
Il gruppo esprime solidarietà al Presidente Cicala. “La mancanza del garbo istituzionale, sia nella dialettica che nei comportamenti, é una prassi sempre piu comune di una opposizione incapace di rispettare le più basilari regole dell’agire democratico”
“Quanto avvenuto nella seduta dell’ultimo Consiglio regionale della Basilicata é un attacco vile alle Istituzioni da parte di una minoranza che, ancora una volta, non accetta di sedere tra i banchi dell’opposizione e non accetta di non avere più incarichi di primo piano per gestire la Basilicata a proprio uso e costume”. Lo afferma il gruppo Lega in Consiglio regionale, sottolineando “La mancanza del garbo istituzionale, sia nella dialettica che nei comportamenti, é una prassi sempre piu comune di una opposizione incapace di rispettare le più basilari regole dell’agire democratico. La totale debacle delle minoranze composte da Centrosinistra e Movimento 5 Stelle viene raggiunto negli attacchi insensati e strumentali rivolti al Presidente del Consiglio Cicala il quale, con spirito di abnegazione e sacrificio, porta avanti, in un momento storico di estrema difficoltà dovuta alla pandemia, la massima Assise regionale per il bene dei cittadini lucani. Quanto alla strumentalizzazione delle parole del capogruppo della Lega, Aliandro, si commenta da sola. Le opposizioni devono fare il proprio lavoro in seno al Consiglio regionale con senso di responsabilità e non in modo strumentale. É in questo modo che si esercita la democrazia. Le minoranze pensassero a proporre azioni rivolte all’interesse della comunità regionale piuttosto che pensare ad offendere e denigrare le istituzioni e chi li rappresenta”.
“L’inadeguatezza di cui parlano i 5 Stelle e Cifarelli – conclude il gruppo Lega – è tutta qua: non preoccuparsi degli interessi dei cittadini lucani ma ‘sparlare’ a casaccio e fare caciara”.