Consiglio regionale, Movimento 5 Stelle abbandona la discussione sul referendum abrogativo. Di seguito la nota inviata dai consiglieri regionali Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Gino Giorgetti.
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: la maggioranza ha bocciato la nostra pregiudiziale sulla cattiva applicazione del regolamento in merito alla convocazione della seduta straordinaria di consiglio Regionale.
L’unico aspetto straordinario della seduta odierna è stata la presenza del Presidente Bardi.
Non convincono le tiepide giustificazioni di Cicala, Coviello e Zullino: a nostro avviso l’eventuale approvazione dei quesiti sul referendum abrogativo della quota proporzionale dalla legge elettorale, durante la seduta odierna, è da considerarsi illegittima.
Per questa ragione abbiamo deciso di abbandonare i lavori del consiglio per non assecondare questa forzatura, probabilmente incostituzionale.
La maggioranza di centrodestra si è genuflessa senza batter ciglio ai voleri di Matteo Salvini. Anche Forza Italia e Fratelli D’Italia si sono accodati alle volontà del Capitano (senza accademia) attraverso due mozioni, il cui scopo appare palesemente cerchiobottista.
Qualsiasi riferimento all’importanza dell’istituto referendario è puramente strumentale. Un percorso così importante non si può affrontare in maniera così superficiale e frettolosa.
I lucani aprano gli occhi su certi comportamenti: i problemi della regione sono passati in secondo piano rispetto alle strategie politiche dettate da Salvini e Calderoli, quest’ultimo esperto di leggi elettorali incostituzionali (vedasi “Porcellum”).