Nel 2017 il Consiglio regionale si è riunito per 39 giorni (in tutto 30 sedute, la più lunga delle quali è durata 5 giorni) ed ha approvato 36 leggi. Delle 39 leggi promulgate (di cui 3 approvate nel 2016,), 29 sono originate da disegni di legge presentati dalla Giunta e 10 da proposte di legge dei consiglieri regionali. Sessantacinque le mozioni presentate (di cui 34 approvate), 26 gli ordini del giorno, 174 le interrogazioni presentate, di cui 39 hanno ricevuto risposta, 84 gli atti amministrativi presentati, 20 le riunioni dell’Ufficio di Presidenza, 19 quelle della Conferenza dei capigruppo, 195 le riunioni tenute dalle Commissioni permanenti, che hanno licenziato 192 fra proposte di legge ed atti amministrativi sui 226 presentati.
Sono questi, in estrema sintesi, i numeri dell’attività del Consiglio regionale nel 2017, raccolti in un documento presentato dai componenti dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea (il presidente Francesco Mollica, il vicepresidente Paolo Castelluccio ed il consigliere segretario Gianni Rosa) nel consueto incontro di inizio anno con i giornalisti. L’incontro è stato moderato dal presidente dell’Ordine dei giornalisti Mimmo Sammartino e dal presidente dell’Assostampa Umberto Avallone. Presenti inoltre i consiglieri regionali Nicola Benedetto, Piero Lacorazza e Giuseppe Soranno e i responsabili degli organismi istituzionali che collaborano con l’Assemblea: il difensore civico Antonia Fiordelisi, il garante dell’infanzia Vincenzo Giuliano, la presidente della Crpo Angela Blasi e la presidente del Corecom Giuditta Lamorte.
Nell’anno appena terminato sono state inoltre approvate dall’Assemblea, tra l’altro, le leggi che riguardano l’accreditamento dei servizi per il lavoro, le procedure per l’attivazione degli impianti di trattamento delle acque reflue, la macellazione aziendale, l’istituzione del Parco del Vulture, la promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo, il riconoscimento della lingua dei segni, la valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale, l’assistenza per i malati di fibromialgia ed encefalomielite mialgica benigna, l’attivazione di due nuovi hospice, le disposizioni in materia di consorzi industriali, il contenimento costi della politica.
Confermate e rafforzate, nel 2017, le iniziative del Consiglio regionale per la promozione della cultura e dell’identità regionale (50 tesi di laurea per le decima edizione del concorso “Studi e ricerche sulla Basilicata”, 11 editori lucani negli stand del Consiglio regionale alle fiere dell’editoria di Milano, Torino e Roma), per il sostegno e la diffusione dell’informazione locale nelle scuole, per coltivare la memoria degli eventi del passato(seminari e approfondimenti nelle scuole sulla grande Guerra e viaggio didattico sulle montagne del Carso, celebrazione “Giorno della memoria” in ricordo delle vittime della Shoah e “Giorno del ricordo” in memoria delle vittime delle foibe).
Consiglio regionale, Mollica: recuperare fiducia cittadini
“Per recuperare la piena fiducia dei cittadini non c’è altra strada che impegnarsi ogni giorno. Il nostro obiettivo è quello di diventare una ‘casa di vetro’, soprattutto grazie al dialogo continuo con la comunità”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica ha aperto la conferenza stampa dell’Ufficio di Presidenza per illustrare l’attività svolta dall’Assemblea nel 2017.
“Una riflessione “su quello che abbiamo fatto e su quello che possiamo e dobbiamo fare”, ha detto Mollica ricordando innanzitutto che “nell’anno appena concluso si è concluso il percorso per la riduzione dei costi della politica. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una proposta di legge che prevede dal 1 gennaio la riduzione del 10 per centodell’indennità di carica e dell’indennità di funzione. Naturalmente – ha aggiunto – il mio non vuole essere un inno all’autoreferenzialità di una classe politica che in alcuni casi non ha saputo dare una buona prova di sé, ma un riconoscimento ad una politica del fare. La Basilicata si conferma Regione virtuosa, avendo iniziato questo percorso prima delle norme del 2012 che hanno tagliato e uniformato a livello nazionale le indennità dei consiglieri regionali.Un atteggiamento di grande responsabilità che con piacere va sottolineato e che conferma i buoni auspici forieri di un positivo clima, volto a inaugurare una nuova stagione politica fondata sul dialogo e nella quale si subordini qualsiasi interesse politico all’interesse primario della Basilicata”.
“Rispetto al 2016 – ha detto ancora il presidente – il Consiglio ha ripreso una sua dinamicità e si è riappropriato del ruolo di legislatore, portando da 4 a 10 le proposte di leggi proposte dai consiglieried approvate in Aula. E non è altro che il senso vero di ciò che il consigliere deve fare, proporre soluzioni ai problemi della comunità”. Mollica ha inoltre ricordato l’attività della “struttura di missione”, l’organismo tecnico finanziario “che controlla, in base all’impegno preso dopo la mancata parifica del rendiconto 2015, tutte le leggi e gli emendamenti all’esame del Consiglio regionale per verificare la compatibilità finanziaria”. Mentre per quanto riguarda la nuova legge elettorale, “l’Ufficio di Presidenza, con il supporto dell’IssirfaCnr, ha elaborato una bozza che recepisce tra l’altro le norme nazionali sulla parità di genere e che ho chiesto alla Conferenza dei capigruppo e alla prima Commissione di esaminare al più presto insieme alla analoga proposta di legge del consigliere Lacorazza”. Il presidente ha inoltre riassunto gli sforzi degli organismi istituzionali che collaborano con l’Assemblea (Difensore civico, Corecom, Garante dell’infanzia, Crpo, Crlm) e le iniziative del Consiglio regionale a sostegno dei media locali e per promuovere la cultura e l’identità regionale anche coltivando la memoria degli eventi storici che hanno seggnato la comunità regionale.
“Abbiamo ritenuto necessario – ha concluso Mollica – lavorare con tutti gli strumenti per cercare di trovare un antidoto alla sfiducia.Lavorare per recuperare il problema dei nuovi – o forse molto antichi – valori su cui ricostruire il tessuto lacerato del vivere civile, con l’impegno verso chi ha più bisogno, con il riconoscimento doveroso del merito, ristabilendo l’equità tra le generazioni e non negando a nessuno l’opportunità di crescere come persona”.
Alcuni dati sull’attività del Consiglio regionale nel 2017
Riepilogo dati attività consiliare
SEDUTE CONSILIARI | N. 30 (per un totale di 39 giorni) |
NUMERO ORE DI SEDUTA CONSILIARE | N. 76 ore e 37 minuti |
RIUNIONI UFFICIO DI PRESIDENZA | N. 20 |
DELIBERE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA | N. 256 |
RIUNIONI CONFERENZA CAPIGRUPPO | N. 19 |
RIUNIONI GIUNTA DELLE ELEZIONI | N. 4 |
RIUNIONI GIUNTA DEL REGOLAMENTO | N. 2 |
DELIBERE CONSIGLIO REGIONALE | N. 139 |
PROPOSTE DI LEGGE | N. 23 presentate (di cui 2 ritirate dai proponenti)
N. 10 approvate (di cui 6 del 2015 e 2 del 2016) |
PROPOSTE DI LEGGE
DI INIZIATIVA POPOLARE |
N. 0
|
DISEGNI DI LEGGE | N. 27 presentati
N. 26 approvati (di cui 2 del 2016 24 del 2017) |
LEGGI REGIONALI
|
N. 36 approvate
N 39 promulgate di cui: N. 29 disegni di legge della Giunta (3 erano stati approvati a dicembre 2016, ma la promulgazione è stata fatta nel 2017); N. 10 proposte di legge dei consiglieri regionali (di cui 2 sono state unificate) |
STATUTO REGIONALE
|
Approvate in prima lettura modifiche degli articoli n. 54 e n. 72 |
INTERROGAZIONI | N. 174 presentate, di cui:
N. 39 hanno ricevuto risposta (21 hanno ricevuto risposta orale, 18 hanno ricevuto risposta scritta) |
INTERPELLANZE | N. 0 |
MOZIONI | N. 65 (57 presentate in aula), di cui:
34 approvate 2 non approvate 3 ritirate |
ORDINI DEL GIORNO | N. 26 |
ATTI AMMINISTRATIVI | N. 84 presentati
N. 27 approvati N. 34 licenziati dalle Commissioni N.B. non tutti gli atti amministrativi presentati richiedono approvazione, alcuni vengono trasmessi solo per conoscenza. |
DECRETI | N. 8 |
Riepilogo dati attività consiglieri
Consiglieri
|
Interr.
(compreseart. 106) |
Mozioni
|
Odg.
|
Assenze non giustificate
in Consiglio, in Giunta e nelle Commiss.
|
Proposte di legge – primo firmatario
|
Proposte di legge –cofirmatario |
Nicola Benedetto* | 24 | |||||
Antonio Bochicchio** | 1 | |||||
Luigi Bradascio*** | 9 | 18 | 1 | 1 | ||
Paolo Castelluccio | 1 | 2 | 15 | |||
Roberto Cifarelli | 9 | 4 | 5 | 1 | ||
Paolo Galante**** | ||||||
Vito Giuzio | 3 | 3 | 14 | |||
Piero Lacorazza | 14 | 12 | 4 | 18 | 7 | 1 |
Gianni Leggieri | 58 | 11 | 1 | 25 | 2 | |
C. Miranda Castelgrande***** | 6 | 10 | ||||
Francesco Mollica | 3 | 2 | ||||
Michele Napoli | 12 | 4 | 15 | 4 | 1 | |
Aurelio Pace | 4 | 2 | 23 | |||
Giovanni Perrino | 42 | 17 | 6 | 10 | 1 | |
Marcello Pittella | 6 | |||||
Mario Polese | 6 | 2 | 19 | 1 | ||
Vincenzo Robortella | 2 | 4 | 1 | 6 | 1 | |
Giannino Romaniello | 7 | 8 | 2 | 6 | 3 | |
Gianni Rosa | 44 | 7 | 28 | 1 | 1 | |
Vito Santarsiero | 2 | 9 | 2 | 8 | ||
Giuseppe Soranno****** | 1 | 1 | ||||
Achille Spada | 2 | 7 | 1 | 21 | 1 | |
Assessori esterni |
||||||
Luca Braia |
||||||
Flavia Franconi |
10 | |||||
Francesco Pietrantuono******* | 6 | |||||
Disegni di legge
della Giunta |
26 |
*Assessore dal 13 luglio 2016 al 28 dicembre 2017
**Consigliere regionale dal 10 ottobre 2017
***Consigliere regionale fino al 7 novembre 2017
****Sospeso dalla carica di Consigliere dal 27 luglio 2016
*****Assessore dal 28 dicembre 2017
******Consigliere regionale dal 21 novembre 2017
*******Assessore dal 13 luglio 2016, dimessosi dalla carica di Consigliere regionale il 19 settembre 2017
Riepilogo dati attività delle Commissioni nel 2017
Commissioni |
Numero atti assegnati |
Totale attiassegn |
Numero atti licenziati |
Totale atti licenziati |
Num. sedute
|
Interr assegn |
Interr svolte |
Audiz. |
Pdl Ddl AA Pdl Ddl AA
PRIMA*
|
13 |
6 |
12 |
31 |
10 |
5 |
9 |
24 |
34 |
– |
– |
30 |
SECONDA**
|
17 |
23
|
67 |
107 |
14 |
23 |
52 |
89 |
52 |
– |
– |
51 |
TERZA
|
5 |
8 |
21 |
34 |
5 |
6 |
18 |
29 |
49 |
– |
– |
61 |
QUARTA
|
10 |
7 |
37 |
54 |
8 |
5 |
37 |
50 |
60 |
3
|
3 |
176 |
*La prima Commissione ha eseguito inoltre 1 istruttoria relativa a candidature per nomine e designazioni
**La seconda Commissione ha redatto inoltre 1 relazione di monitoraggio su bilanci di aziende sanitarie ex art. 2 legge regionale n. 43/2015
Le principali leggi approvate nel 2017
Nel 2017 sono state promulgate 39 leggi: 29 di queste sulla base di disegni di legge presentati dalla Giunta (3 erano stati approvati a dicembre 2016, ma la promulgazione è stata fatta nel 2017) e 10 sulla base di proposte di legge presentate da consiglieri.
Legge regionale n. 1/2017 (Nuova disciplina in materia di bonifica integrale, irrigazione e tutela del territorio), che disciplina le modalità dell’intervento pubblico per l’irrigazione, la difesa e la valorizzazione del territorio rurale attraverso la costituzione di un unico comprensorio, sul quale è istituito un unico Consorzio di bonifica denominato ‘Consorzio di bonifica della Basilicata’.
Scopo del provvedimento abbattere sensibilmente i costi e conseguire una maggiore dinamicità sia in termini di interventi che di qualità dei servizi offerti. Nell’ambito dell’unico comprensorio di bonifica il Consorzio individua una struttura centrale a Matera (nell’attuale sede del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto) e tre unità operative territoriali relative alle seguenti aree: Alta Val d’Agri, Bradano e Metaponto, Vulture e Alto Bradano. L’assemblea del Consorzio è composta da 35 membri, di cui 30 eletti dai consorziati, 4 nominati dalla Conferenza dei sindaci dei Comuni i cui territori rientrano nel perimetro di contribuenza ed 1 nominato dal presidente della Regione.
Legge regionale n. 2/2017 (Riordino del servizio sanitario regionale), che ha l’obiettivo di uniformare la rete assistenziale regionale ai parametri di sicurezza, efficacia di cura ed efficienza gestionale, stabiliti dal decreto del Ministero della Salute n.70 del 2 aprile 2015 e dalle disposizioni improrogabili in tema di orari di lavoro e di riposo degli operatori sanitari al fine di garantire le condizioni di sostenibilità del sistema in una prospettiva di medio – lungo periodo ed avviare, conseguentemente, una riforma complessiva del Servizio sanitario regionale. Il nuovo Piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona e alla comunità per il triennio 2018/2020 dovrà essere adottato dalla Giunta regionale entro il 30 giugno 2017 ed approvato dal Consiglio regionale entro il 31 dicembre 2017. Il Piano dovrà essere teso ad una riorganizzazione che distingua la committenza della produzione delle prestazioni sanitarie, ponendo in rete tutte le strutture sanitarie pubbliche e private che sono chiamate a soddisfare i bisogni di salute della popolazione regionale. Previsto lo scorporo degli ospedali di Lagonegro, Melfi e Villa d’Agri dall’Asp e la contestuale incorporazione degli stessi nell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” per costituire un’unica struttura ospedaliera articolata in più plessi. I presidi di Lagonegro, Melfi e Villa d’Agri divengono articolazioni funzionali sul territorio delineando un’organizzazione della rete ospedaliera della provincia di Potenza basata su livelli gerarchici di complessità delle strutture che erogano prestazioni di ricovero a ciclo continuativo e diurno per acuti. L’ospedale di Pescopagano, invece, rimane inglobato all’interno del polo ospedaliero San Carlo di Potenza. Per quanto riguarda la riorganizzazione funzionale degli ospedali per acuti dell’Asm, il Dea di I livello ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera e il “Giovanni Paolo II” di Policoro, sede di Psa, diventano una unica articolazione ospedaliera per acuti. L’Emergenza Urgenza dal 1 gennaio 2017 sarà coordinata da un’unica cabina di regia, attestata all’Azienda sanitaria locale di Potenza. Prevista l’istituzione dell’ Osservatorio regionale sui servizi alla persona, che dovrà esprimere il proprio parere sul nuovo Piano regionale sanitario e riferire con cadenza trimestrale, insieme ai direttori generali delle Asl, alla Giunta regionale e alla competente Commissione consiliare sull’andamento del riordino del Servizio sanitario regionale. Entro 180 dall’entra in vigore della legge i direttori generali dell’Asp, dell’Asm e dell’Aor “San Carlo” dovranno adottare gli atti deliberativi finalizzati a dare applicazione alle disposizioni del Piano di riordino. Previsto, inoltre, che gli incarichi di direzione dei dipartimenti aziendali decadono con l’approvazione del nuovo Piano sanitario.
Legge regionale n. 4/2017 (Norme in materia di accreditamento ai servizi per il lavoro), che detta norme in materia di accreditamento ai servizi per il lavoro. Al fine di promuovere il sistema regionale dei servizi per le politiche attive del lavoro, fondato sulla cooperazione tra i servizi pubblici per l’impiego (Regione, Lab e Centri per l’impiego) e altri operatori pubblici e privati, il dettato normativo fissa le regole dell’accreditamento secondo un approccio di collaborazione tra tutti i soggetti pubblici e privati, dell’unica rete regionale, riconoscendo centralità al servizio pubblico chiamato a svolgere un ruolo di regia dei soggetti accreditati all’erogazione dei servizi. Il sistema di accreditamento regionale pone al centro la “persona” a favore della quale intende offrire servizi di qualità di accompagnamento per la qualificazione, la formazione professionale, la ricollocazione e la ricerca del lavoro.
Legge regionale n. 6/2017 (Legge di stabilità regionale 2017), che prevede una manovra finanziaria di circa 3 miliardi e 200 milioni di euro, con una forte contrazione dei trasferimenti statali: circa 52,5 milioni di euro in meno, a cui si aggiungerà una riduzione delle royalties relative alle attività petrolifere pari a circa 40 milioni di euro. Complessivamente sul bilancio della Regione per il 2017 sono previsti tagli per circa 90 milioni di euro. Le principali allocazioni finanziarie riguardano il settore sanitario, con uno stanziamento complessivo nel 2017 di 1 miliardo e 121 milioni (1 miliardo e 107 milioni nel 2018, 1 miliardo e 29 milioni nel 2019). Per il rafforzamento delle strutture sanitarie si prevede tra l’altro il rifinanziamento (già previsto nel 2015 ma non attuato) delle infrastrutture necessarie per la radioterapia all’ospedale di Matera (1,750 milioni di euro) che rientra nel rafforzamento della rete interaziendale di radioterapia oncologica, e del piano straordinario per l’adeguamento del polo riabilitativo di Maratea (6,5 milioni di euro). Le altre principali allocazioni finanziarie riguardano lo sviluppo economico (331 milioni nel 2017, 111 milioni nel 2018 e 114 milioni nel 2019), la tutela del territorio e dell’ambiente (352 milioni nel 2017, 158 milioni nel 2018 e 102 milioni nel 2019), i trasporti (260 milioni nel 2017, 200 milioni nel 2018 e 95,6 milioni nel 2019), le politiche del lavoro e la formazione professionale (93 milioni nel 2017, 46 milioni nel 2018 e 30 milioni nel 2019), le politiche sociali (124 milioni nel 2017, 51,7 milioni nel 2018 e 32,8 milioni nel 2019), l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa (73 milioni nel 2017, 13 milioni nel 2018 e 3 milioni nel 2019), l’agricoltura (38 milioni nel 2017, 22 milioni nel 2018 e 8,9 milioni nel 2019), l’istruzione e il diritto allo studio (95,7 milioni nel 2017, 42,4 milioni nel 2018 e 21 milioni nel 2019), il turismo (33,8 milioni nel 2017, 8,7 milioni nel 2018 e 3,7 milioni nel 2019), la tutela dei beni e delle attività culturali (53,4 milioni nel 2017, 11 milioni nel 2018 e 10,6 milioni nel 2019). In materia di “governance e coesione territoriale”, previsto lo stanziamento di 150 mila euro per il Comune di Irsina nel biennio 2017/2018 per la sistemazione temporanea delle famiglie a seguito dello sgombero di 24 alloggi di edilizia residenziale pubblica, di 2 milioni di euro per gli interventi dell’emergenza neve (450 mila euro alla Provincia di Potenza, 500 mila euro alla Provincia di Matera e 1,05 milioni di euro per i Comuni), di 600 mila euro al Comune di Tursi, di 2,5 milioni di euro al Comune di Montalbano Jonico e di 1 milione di euro al Comune di Tricarico per sostenere il riequilibrio finanziario dei tre enti nel triennio 2017/2019, di 5 milioni di euro al Comune di Lagonegro per il superamento delle criticità finanziarie conseguenti allo stato di dissesto dichiarato nel 2016. Sono stati inoltre stanziati 4 milioni di euro per il rimborso dell’Iva anticipata dai Comuni e dai Consorzi di bonifica per i pagamenti effettuati nell’ambito del Psr. Prevista inoltre una anticipazione di 850 mila euro per il risanamento e il riequilibrio del Consorzio industriale di Potenza nell’ambito delle somme già iscritte nel bilancio pluriennale. Un contributo di 30 mila euro viene assegnato alla Fondazione Sinisgalli per l’acquisizione di materiali di pregio storico – culturale appartenuti al poeta ingegnare di Montemurro per scongiurarne la dispersione dopo l’annuncio di un’asta pubblica. Previsti fondi per la costruzione della caserma della Guardia di finanza (14 milioni di euro) e per la riqualificazione della Caserma Lucania a Potenza (8 milioni di euro), dove avrà sede l’Arma dei carabinieri. Il contributo ordinario per il funzionamento dell’Agenzia regionale per il lavoro, istituita con la legge regionale n. 9/2016, ammonta ad 1 milione di euro, mentre la dotazione del “Fondo di garanzia per il circolante delle imprese”, dai 10 milioni di euro previsti inizialmente viene ridotta a 7 milioni di euro, che sono sufficienti a coprire le domande presentate: ai 3 milioni di euro già stanziati si aggiungeranno 4 milioni di euro da imputare negli esercizi finanziari nel biennio 2018/2019. Confermato il contributo regionale già previsto con la legge n. 3/2016 per le attrezzature dell’Arpab (dai 10 milioni di euro previsti inizialmente si passa alla somma di 8,9 milioni di euro a seguito della procedura di gara). Stanziati infine 1,8 milioni di euro nel triennio 2017/2019 per i contributi agli enti locali e agli enti pubblici vigilati dalla Regione che assumeranno lavoratori con disabilità e 200 mila euro per le Pro loco.
Legge regionale n. 9/2017 (Disciplina sulle modalità di approvazione dei progetti degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane e sul rilascio dell’autorizzazione provvisoria agli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue), che disciplina le modalità di approvazione dei progetti relativi agli impianti di trattamento delle acque reflue urbane, le fasi di autorizzazione provvisoria agli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue per il tempo necessario al loro avvio o, se già in esercizio, per il periodo di tempo necessario all’esecuzione degli interventi, sugli impianti e infrastrutture ad essi connesse, finalizzati all’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea, ovvero al potenziamento funzionale, alla ristrutturazione o alla dismissione. La legge disciplina inoltre la realizzazione degli interventi sugli impianti di depurazione delle acque reflue urbane o sulle infrastrutture ad essi connesse, necessari per superare le procedure di infrazione comunitaria, il mantenimento della qualità dei corpi idrici ricettori in cui recapitano gli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane nelle fasi di potenziamento, ristrutturazione o adeguamento, nei periodi avviamento, nei casi di guasti e di arresto nonché per gli ulteriori periodi transitori necessari per il ritorno alle condizioni di regime e adeguati controlli sulle attività di adeguamento degli impianti di che trattasi e sulla qualità dei corpi idrici ricettori. Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge la Giunta dovrà approvare le linee guida per disciplinare le modalità di approvazione dei progetti, l’autorizzazione provvisoria degli scarichi di impianti di depurazione, le deroghe ai limiti, le prescrizioni e i controlli per i periodi di avviamento, le autorizzazioni di impianti con potenzialità inferiore a 2000 Ae, l’esecuzione dei controlli relativi al monitoraggio dei corpi idrici.
Legge regionale n. 11/2017 (Disposizioni in materia di macellazione aziendale), che disciplina le operazioni di macellazione in locali multifunzionali aziendali agricoli, la relativa trasformazione e la vendita diretta di piccoli quantitativi di prodotti camei primari e trasformati di bovini, ovini, caprini e suini, di proprietà e allevati in aziende, nel rispetto dei requisiti igienico – sanitari, di benessere animale e della tracciabilità. La normativa si applica solo agli imprenditori agricoli aventi come attività prevalente quella zootecnica e disciplina l’attività marginale, localizzata e limitata della macellazione aziendale dei propri animali delle specie ovina, caprina, suina, nonché della specie bovina di età non superiore ai 24 mesi, le cui carni sono destinate alla vendita diretta presso il proprio punto aziendale al consumatore finale o ad esercenti ubicati nel Comune di appartenenza ed in quelli contermini, nell’ambito del territorio della Regione Basilicata. Normare con legge questa materia serve a rendere sicura la macellazione di quantità minime di bovini, ovini, caprini e suini nelle aziende agro pastorali, favorendo in questo modo il campo agro – zootecnico forestale per rafforzare la filiera e promuovere la tipicità dei prodotti.
Legge regionale n. 28/2017 (Istituzione del Parco naturale regionale del Vulture e relativo Ente di gestione, ai sensi della legge regionale 28 giugno 1994, n. 28 e s. m. i.), che comprende i territori dei Comuni di Atella, Barile, Ginestra, Melfi, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte e San Fele. Costituiscono aree contigue (ai sensi dell’art. 32 della legge n. 394/91) quelle non comprese nel perimetro del Parco e ricomprese nella delimitazione del bacino idrominerario del Vulture. I singoli Consigli comunali, con propria deliberazione da comunicare al presidente della Comunità del Parco ed al presidente della Giunta regionale, stabiliscono l’inserimento nel perimetro del Parco delle aree contigue ricadenti nel proprio territorio. Previsti diversi livelli di tutela: nel livello 1 sono compresi territori di elevato interesse naturalistico e paesaggistico con insistente o limitato grado di antropizzazione, il livello di tutela 2 include territori di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato grado di antropizzazione, a tale livello di tutela sono sottoposte le aree che non rientrano nei livelli di tutela 1 e 3; il livello di tutela 3 racchiude territori di rilevante valore paesaggistico, storico e culturale con elevato grado di antropizzazione, a tale livello sono sottoposti gli ambiti urbani, periurbani ed extraurbani produttivi, individuati nei regolamenti urbanistici vigenti. Tra le finalità della istituzione del Parco del Vulture quella di tutelare e conservare le specie e gli habitat naturali nonché valorizzare le caratteristiche geologiche, paesaggistiche, storico-archeologiche e paleontologiche del territorio con particolare riferimento alla emergenza ambientale, geomorfologica ed idrogeologica costituita dai laghi vulcanici di Monticchio e del monte Vulture; proteggere le specie animali e vegetali autoctone nell’area naturale, organizzare il territorio per la fruizione per un’utenza ampliata (disabili, anziani e bambini) a fini culturali, scientifici, didattici, turistici e ricreativi, promuovere lo sviluppo sostenibile mediante la riduzione della produzione di rifiuti con la attivazione di raccolta differenziata e l’utilizzo o la produzione di energie a basso impatto, agevolare, anche in forma cooperativa, le attività produttive compatibili.
Legge regionale n. 29/2017 (Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni), che ha l’obiettivo di valorizzare le esperienze formative, cognitive, professionali ed umane accumulate dalla persona anziana nel corso della vita, promuovere e valorizzare l’invecchiamento attivo sostenendo politiche integrate a favore delle persone anziane riconoscendone il ruolo attivo nella società attraverso un impegno utile e gratificante capace di renderle protagoniste del proprio futuro, contrastare i fenomeni di esclusione e di discriminazione sostenendo azioni che garantiscano un invecchiamento sano e dignitoso e rimuovano gli ostacoli ad una piena inclusione sociale. La Regione dovrà definire un “Programma triennale di interventi”, attraverso il confronto con le parti sociali, coordinati e integrati a favore delle persone anziane, anche con disabilità, negli ambiti della protezione e promozione sociale, della salute e sicurezza, della formazione permanente, del lavoro, della cultura e del turismo sociale, dell’impegno civico e del volontariato. La Regione intende promuovere inoltre il servizio civile volontario degli anziani a cura degli enti pubblici e privati. Prevista anche l’a istituzione di una “Consulta regionale per l’invecchiamento attivo”, presieduta dall’assessore alla salute e politiche sociali o da suo delegato e composta dalle forze sociali, dagli enti locali coinvolti nell’erogazione dei servizi alla persona, dalle Asl e da tutti gli enti o loro rappresentanze direttamente erogatori di interventi sui territori. Compito di questo organismo predisporre le linee guida del “Programma triennale degli interventi”, monitorare semestralmente le iniziative realizzate sul territorio regionale, valutare ex post con cadenza triennale l’efficacia del piano e dei risultati raggiunti e supportare l’implementazione delle iniziative innovative realizzate nei singoli Ambiti territoriali ottimali. Prevista infine la stipula, da parte della Regione, di accordi e convenzioni con gli enti locali territoriali, con i soggetti del terzo settore, con i patronati e con i Caaf.
Legge regionale n. 30/2017 (Disposizioni per il riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva), che ha l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva attraverso la promozione del riconoscimento della Lis quale strumento attraverso il quale impedire forme di esclusione delle persone sorde dai diritti fondamentali come l’accesso alle informazioni e ai servizi delle pubbliche amministrazioni. Previsti l’istituzione dell’Albo regionale degli interpreti della Lingua dei segni italiana e l’obbligo, in capo alle strutture del Servizio sanitario regionale, di attivare, presso ciascun punto nascita regionale, azioni di “screening uditivo neonatale”, al fine della diagnosi precoce delle disabilità uditive.
Legge regionale n. 31/2017 (Valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale presente sul territorio regionale), che intende promuovere la valorizzazione e la fruizione del patrimonio di archeologia industriale presente sul territorio, riconoscendone il valore che esso riveste per la cultura e per lo sviluppo economico regionale. Per patrimonio di archeologia industriale si intende il complesso dei beni immateriali e materiali non più utilizzati per il processo produttivo, che costituiscono testimonianza storica del lavoro e della cultura industriale presenti sul territorio regionale, quali: i complessi industriali, le fabbriche e le relative strutture di servizio e di pertinenza, le macchine e le attrezzature, i prodotti originali dei processi industriali, gli archivi, le raccolte librarie e documentarie, ivi comprese quelle relative a disegni, fotografie e filmati, le collezioni e le serie di oggetti riguardanti l’industria, nonché i siti estrattivi dismessi. Prevista l’istituzione presso il Dipartimento “Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca” della Regione Basilicata, di una Consulta regionale che avrà il compito di formulare proposte alla Giunta regionale al fine della valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale e di esprimere parere obbligatorio e non vincolante sul Programma triennale per la valorizzazione industriale e sul Piano annuale.
Legge regionale n. 32/2017 (Fibromialgia ed encefalomielite mialgica benigna quali patologie rare), che prevede percorsi tesi a migliorare l’educazione sanitaria della popolazione, del soggetto affetto da fibromialgia e da encefalomielite mialgica benigna e della sua famiglia, a provvedere alla formazione e all’aggiornamento professionali dei medici di assistenza primaria, a sostenere campagne di sensibilizzazione al fine di contribuire ad aumentare la consapevolezza della malattia e favorire l’accesso degli operatori sanitari e dei pazienti alle informazioni. “Per i malati di sindrome da fatica cronica e di fibromialgia – si legge nel dispositivo – non c’è esenzione dal ticket, non ci sono permessi per malattia e spesso non c’è il riconoscimento dell’invalidità. Eppure i soggetti affetti da tali patologie soffrono molto: disfunzioni immunitarie, faringite, problemi gastro – intestinali, oscillazioni pressorie, nausea, vertigini, palpitazioni, ipotensione, disfunzioni vescicali, fascicolazioni, emicranie, tachicardia, dolore muscolare cronico diffuso e astenia sono solo alcuni dei sintomi”. La Giunta regionale dovrà inoltre definire entro 120 giorni i provvedimenti per far fronte alla elettrosensibilità, patologia rara già riconosciuta.
Legge regionale n. 33/2017 (Interventi in materia di sanità), che intende attivare, a partire dal 2018, un ulteriore presidio territoriale, in aggiunta al presidio ospedaliero presso l’Azienda ospedaliera San Carlo, di un hospice territoriale che persegua l’obiettivo di spostare il baricentro delle cure palliative e della terapia del dolore dall’ospedale, cui vengono demandati i casi più complessi, al territorio, usufruendo della struttura già realizzata in Val d’Agri nel Comune di Viggiano. Si prevede, inoltre, di attivare uno specifico punto territoriale di hospice pediatrico presso la struttura già realizzata e pienamente fruibile nel Comune di Lauria, che assicuri risposte residenziali, alternative al modello di ospedale per acuti, tali per cui, in caso di necessità diagnostica e/o terapeutica, il bambino e la famiglia vengano accolti in continuità di cura, di riferimento, di obiettivi e di scelte con i vari referenti della rete regionale. La sperimentazione gestionale viene affidata all’Ant nazionale e alla Fondazione Maruzza Lefbvre D’Ovidio Onlus nell’ambito del progetto nazionale “Bambino” realizzato in collaborazione con il Ministero della Salute. La legge prevede anche l’eliminazione del limite percentuale del 30% per l’acquisto di prestazioni aggiuntive da utilizzarsi nel settore dell’emergenza urgenza per tener conto del potenziamento in atto del servizio 118 ove è stato attivato anche il volo notturno del servizio delle eliambulanze. Si prevede inoltre una più razionale distribuzione delle risorse a suo tempo assegnate per la realizzazione del polo multispecialistico riabilitativo di Maratea, che saranno utilizzate anche per le ulteriori strutture della rete delle attività di riabilitazione sul territorio dell’Azienda sanitaria locale Asp di Potenza.
Legge regionale n. 34/2017 (Disposizioni in materia di Consorzi per lo sviluppo industriale), che intende accelerare il processo di riordino dei Consorzi industriali in attesa della definizione di una nuova governance delle aree industriali, così come stabilito dall’art. 21 della legge regionale n. 18/2017. La legge prevede che in caso di dimissioni o decadenza dell’amministratore unico, in deroga alla normativa vigente (che prevede la nomina di un nuovo amministratore) si proceda alla nomina di un commissario straordinario, che dovrà guidare l’Ente fino all’insediamento degli organi previsti dalla riforma della governance. La Regione assumerà direttamente gli oneri per la gestione dei servizi essenziali, stanziando 787.000 euro per il 2017 e 1.732.000 euro per il 2018, oltre a 800.000 euro per lo smaltimento dei fanghi rivenienti dal trattamento di reflui industriali. Inoltre vengono stanziati ulteriori 700 mila euro per garantire il funzionamento del Consorzio per lo sviluppo industriale di Potenza.
Legge regionale n. 35/2017 (Promozione delle terapie, dell’educazione e delle attività assistite con gli animali), che riconosce la validità e l’importanza delle attività e delle terapie assistite con gli animali finalizzate al miglioramento della qualità della vita di varie categorie di utenti e stabilisce gli ambiti applicativi, le modalità di intervento ed i parametri strutturali e professionali da adottare per regolamentare gli interventi e garantire la sicurezza dei fruitori e il benessere e la salute degli animali coinvolti. Per l’attuazione della legge è previsto uno stanziamento di 150 mila euro per ciascun esercizio finanziario del triennio 2017/2019.
Legge regionale n. 36/2017 (Norme per il rilancio dell’agricoltura ed istituzione della banca regionale della terra lucana), che istituisce la “Banca della terra lucana”, una banca dati per censire tutti i terreni incolti, abbandonati o sottoutilizzati, pubblici e privati, che possono essere recuperati all’uso agricolo o selvicolturale. In Basilicata l’80 per cento dei terreni del demanio è di proprietà dei Comuni e della Regione, ma non si conoscono né la reale disponibilità, né le caratteristiche, terreni che se utilizzati potrebbero innalzare notevolmente la superficie media delle imprese agricole lucane. La Banca della terra lucana, composta da varie sezioni, avrà la funzione di garantire il supporto tra “domanda” e “offerta”, tra chi ha intenzione di investire nel mondo agricolo – selvicolturale e chi vuole fittare la propria terra. All’attuazione della legge si provvede nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale. La Giunta regionale in fase di revisione intermedia della programmazione comunitaria, adotterà misure indirizzate a dare piena attuazione alla legge.
Legge regionale n. 37/2017 (Contenimento dei costi della politica: diminuzione emolumenti Consiglieri regionali della Basilicata. Modifiche alla L.R. 29 ottobre 2002, n. 38 “Testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di missione, di fine mandato, di assegno vitalizio spettanti ai Consiglieri regionali della Regione Basilicata), che prevede dal 1 gennaio 2018 la riduzione del 10 per cento dell’indennità di carica (che passa da 6.600 a 5.940 euro lordi), dell’indennità di funzione (che fino ad oggi era compresa, in base agli incarichi, fra 300 e 2.700 euro e varierà invece, da un minimo di 270 euro a un massimo di 2.430 euro). Le norme prevedono inoltre di aumentare da 1.500 euro a 1.950 euro la quota dei rimborsi spese per l’esercizio del mandato (complessivamente pari a 4.500 euro) da destinare ai contratti che i consiglieri stipulano con i propri collaboratori. Le somme risparmiate confluiranno in un fondo alimentato anche dalle eventuali rinunce volontarie dei consiglieri, la cui destinazione sarà decisa con un regolamento dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea sentita la prima Commissione
Saranno automaticamente ridotte anche le indennità dei componenti di organismi istituzionali (Difensore civico, Corecom, presidente Crpo, garante dell’infanzia) che sono parametrate in misura percentuale rispetto alle indennità dei consiglieri.
Modifiche al nuovo Statuto
Modifiche all’articolo 54 e all’articolo 72 della legge statutaria regionale 17 novembre 2016, n.1 Statuto della Regione Basilicata – Nella seduta del 26 giungo 2017 il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, in prima lettura, una proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri Mollica, Rosa e Spada, componenti dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea, che modifica gli articoli 54 e 72 dello Statuto. Con la modifica all’art. 54 si stabilisce che, nei casi di scioglimento del Consiglio regionale per impedimento permanente, morte o dimissioni volontarie del presidente della Giunta, le funzioni del presidente e della Giunta regionale sono prorogate sino alla proclamazione del nuovo presidente della Regione. Si prevede che durante la prorogatio venga consentita l’ordinaria amministrazione nonché gli atti indifferibili ed urgenti. In caso di impedimento permanente, morte o dimissioni volontarie del presidente della Regione si prevede inoltre l’attribuzione delle funzioni al vice presidente e al fine di evitare il protrarsi indefinito della prorogatio si prevede l’indizione delle nuove elezioni entro tre mesi. Inoltre si prevede che le funzioni del Consiglio regionale sono prorogate sino al completamento delle operazioni di proclamazione degli eletti nelle nuove elezioni, limitatamente agli interventi che si rendono dovuti in base agli impegni derivanti dall’appartenenza all’Unione europea, a disposizioni costituzionali o legislative statali o che, comunque, presentano il carattere di urgenza e necessità. Queste limitazioni all’attività di prorogatio discendono dalla ratio stessa dell’istituto, che è quella di coniugare il principio di rappresentatività politica del Consiglio regionale con quello della continuità funzionale dell’organo, continuità che esclude che il depotenziamento possa spingersi ragionevolmente fino a comportare una indiscriminata e totale paralisi dell’organo stesso. La seconda modifica, relativa all’articolo 72, punta ad uniformare le disposizioni dello Statuto relative alle leggi che importino nuove o maggiori spese a quelle dell’articolo 81 della Costituzione, come riformato dalla legge costituzionale 20 aprile 2012 n.1, le cui disposizioni si applicano a decorrere dall’esercizio finanziario relativo all’anno 2014. In pratica la sostituzione dell’articolo comporta che ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri “provvede – e non indica come scritto precedentemente – ai mezzi per farvi fronte”. Il comma 4 dell’articolo 72 dello Statuto regionale riportava ancora la formulazione originariamente adottata dai Costituenti senza tener conto della modifica successivamente intervenuta. Così come prevede l’art. 123 della Costituzione, lo stesso testo dovrà essere nuovamente approvato dal Consiglio regionale in seconda lettura a distanza di almeno due mesi dalla prima approvazione.
Trasparenza e organizzazione delle procedure e dell’azione amministrativa
Nel 2017 è proseguito il lavoro per migliorare la trasparenza delle procedure e dell’attività amministrativa del Consiglio regionale. A riguardo si segnala in particolare che:
- sul sito web dell’ente sono consultabili i provvedimenti e i mandati di pagamento;
- è stata portata a regime la procedura per la gestione digitale di determinazioni dirigenziali e delibere;
- sono stati implementati i contenuti della sezione “Amministrazione trasparente” del sito web dell’ente secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 33/2013, anche con la pubblicazione della documentazione e della modulistica relativa alle linee guida dell’Anac per le nuove modalità per l’accesso civico e la pubblicazione dei dati relativi alla pubblicità della situazione patrimoniale dei titolari di cariche elettive e di incarichi direttivi di enti sub-regionali;
- è stato implementato un nuovo sistema di gestione delle nomine con acquisizione delle candidature on line;
- sono stati concessi contributi per 171.347,000 euro per iniziative senza scopo di lucro con finalità istituzionali, culturali, scientifiche, sportive o sociali in attuazione del regolamento per la concessione di contributi ad enti, istituzioni pubbliche e private, fondazioni, comunità religiose, associazioni e comitati;
- è stato aggiornato il software per la gestione delle concessioni dei patrocini e dei contributi ad enti ed associazioni no profit e per l’acquisto di libri;
- sono state acquistate 31 pubblicazioni di autori lucani o relative a tematiche regionali;
- è stata portata a regime la procedura per le richieste online del materiale di consumo, mediante l’applicazione di un modulo integrato nel Sistema informativo contabile, per monitorare e programmare gli approvvigionamenti del magazzino economale;
- è stata implementata la piattaforma on line per la gestione del Piano delle Performance.
Misure per il rafforzamento della funzione legislativa
Nel 2017 sono proseguite le attività di rafforzamento e supporto della funzione legislativa. E’ proseguita l’attività della “Struttura di missione” che verifica costantemente la copertura finanziaria degli atti legislativi, predispone la relazione tecnico-finanziaria e controlla il drafting normativo esprimendo un parere complessivo, entro sette giorni lavorativi, su ogni proposta di legge e su ogni emendamento preliminarmente all’esame da parte delle competenti Commissioni consiliari permanenti. Dell’organismo fanno parte dirigenti e funzionari dell’Ufficio Legislativo, dell’Ufficio Segreteria dell’Assemblea e dell’Ufficio Risorse Strumentali, Finanziarie e Tecnologiche. Presso l’Ufficio legislativo sono inoltre proseguite le attività di studio e ricerca di 12 laureati in discipline giuridiche ed economiche, individuati a seguito di un avviso pubblico, di un assegnista di ricerca reclutato a seguito di una convenzione stipulata con l’Issirfa Cnr che sta curando la redazione di testi unici della legislazione regionale in materia di assetto del territorio e sanità e di due dottorandi in economia aziendale dell’Università Tor Vergata di Roma che si sono occupate di valutazione dei programmi e delle politiche pubbliche a livello regionale e dell’implementazione in ambito regionale della legge 190/2012 sull’anticorruzione.
Supporto all’attività legislativa – Qualità della normazione
Nel 2017 i competenti Uffici del Consiglio regionale hanno fornito consulenza giuridico – amministrativa ai consiglieri regionali per la redazione delle proposte di legge, redigendo, altresì, schede di analisi tecnico normative e schede di analisi tecnico-amministrativa sui provvedimenti amministrativi.
La fotogallery della conferenza stampa