I firmatari Perrino, Leggieri, la già consigliera Carlucci (M5s), Cifarelli (Pd), Vizziello e Zullino, Pittella e Trerotola (Pl), Braia e Polese (Iv-Re) evidenziano lo “stato comatoso in cui versa la maggioranza regionale, stato acquisito e conclamato”.
Il Consiglio regionale della Basilicata, riunitosi oggi, ha respinto a maggioranza (10 voti contrari, quelli di Cicala, Cariello e Aliandro – Lega, Bellettieri -Fi, Coviello, Leone e Quarto -FdI, Sileo- Gm, Bardi, BP, Baldassarre – Idea, e9 voti favorevoli quelli di Cifarelli – Pd, Braia e Polese -Iv-Re, Trerotola -Pl, Leggieri e Perrino -M5s, Pittella, Zullino e Vizziello) la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, presentata, ai sensi dell’ ex art. 126, comma 2 della Costituzione e art. 53 dello Statuto della Regione Basilicata, il 22 novembre scorso dai consiglieri regionali Perrino, Leggieri, la già consigliera Carlucci (M5s), Cifarelli (Pd),Vizziello e Zullino, Pittella e Trerotola (Pl), Braia e Polese (Iv-Re).
I firmatari della mozione parlano dello “stato comatoso in cui versa la maggioranza regionale, stato acquisito e conclamato da un anno”; citano “l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lucano sulla sanità lucana che ha aggravato il già precario stato di salute della maggioranza politica, tanto che, dall’indomani dell’ultimo rimpasto di Giunta (marzo 2022), il Consiglio regionale stentava a riunirsi e a deliberare, a causa della frequente mancanza del numero legale”; evidenziano “il passaggio all’opposizione di due consiglieri della maggioranza”.
“Gli avvenimenti delle ultime sedute consiliari del 21 ottobre, 4 e 14 novembre – viene sottolineato con il documento – hanno palesato con evidenza la mancanza di una maggioranza consiliare reale e coesa. L’attuale fase di immobilismo e confusione rischia di conferire un colpo definitivo e pressoché irreversibile alle aspettative di sviluppo e agli auspici di ripresa della già debole economia regionale e troppi sono i dossier regionali aperti che non trovano risposte adeguate da parte del Governo regionale. Si va, solo per citarne alcuni, dalla sanità, il cui sistema regionale è fuori controllo, ai ritardi nella programmazione dei fondi europei, alla gestione delle aree industriali”.
“Situazione che – sottolineano i firmatari – impone al Consiglio regionale della Basilicata, ripristinando il necessario rispetto delle Istituzioni e, ancor prima, dei cittadini lucani, il dovere politico e morale di porre termine alla corrente legislatura”.
Prima del voto si è sviluppato un dibattito nel quale sono intervenuti i consiglieri Polese e Braia (Iv-Re), Vizziello e Zullino, Sileo (Gm), Aliandroe Cariello (Lega), Pittella (Pl), Piro e Bellettieri (FI), Leone, Coviello (FdI) e Quarto, Leggieri e Perrino (M5s),Cifarelli (Pd).
E’seguita la replica del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Sulla richiesta di voto sull’atto “Interventi di solidarietà in favore degli emigrati lucani nei paesi dell’America Latina, anno 2022”, il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, avendo constatata la mancanza del numero legale, ha dichiarato sciolta la seduta.