Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 13 voti favorevoli di Pd, Pp. Cd, Udc, Psi, e Pace del Gm, 1 voto contrario del Pdl-Fi e 1 astensione di Romaniello del Gm) un disegno di legge della Giunta che detta “Norme in materia di autorizzazione alla costruzione ed esercizio di linee ed impianti elettrici con tensione non superiore ai 150 mila volt, non facenti parte della rete di trasmissione nazionale e delle linee e degli impianti indispensabili per la connessione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili”.
Il provvedimento è stato predisposto al fine di avere “una normativa organica in tema di autorizzazione ed esercizio di elettrodotti allineata sulle best practice in materia di semplificazione amministrativa, con evidente riduzione dei tempi autorizzativi per alcune tipologie di linee e impianti minori, quali quelli necessari per allacciare utenti”.
La nuova legge disciplina questa materia “in piena coerenza con i principi fondamentali stabiliti dalla legge statale – si legge nella relazione al provvedimento – e, proprio per tale motivo, non riguarda gli elettrodotti della rete di trasmissione nazionale, in base a quanto previsto dall’art. 1-sexies, comma 21, del D.L. n. 239/2003”. Con la legge “si intende recepire l’esigenza di inserire la previsione di realizzazione di nuovi elettrodotti con tensione fino a 150 mila volt nella pianificazione del territorio attraverso gli strumenti urbanistici regionali e/o provinciali”.
Contributi asili nido, il Consiglio approva il Piano 2013.
Stanziato 750 mila euro che saranno ripartiti fra diciotto Comuni per la gestione e il funzionamento delle strutture.
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Udc, Pdl-Fi, Psi e Pace del Gm e 1 astensione di Romaniello del Gm), il “Piano annuale 2013 di concessione dei contributi ai Comuni per la gestione e il funzionamento degli asili nido – Art.16 legge regionale n.6/1973” predisposto dal governo regionale.La somma da erogare ai Comuni interessati è di 750 mila euro. I Comuni ammessi al contributo sono Atella, Avigliano, Lagonegro, Lauria, Lavello, Maratea, Marsicovetere, Matera (4 strutture), Melfi, Pignola, Policoro, Potenza (5 strutture), Rionero in Vulture, Rotonda, Senise, Tricarico, Venosa e Viggiano.A ciascun Comune sarà attribuito il 20 per cento quale contributo per le spese di funzionamento di ogni struttura attiva e l’80 per cento con riferimento alle fasce d’età dei bambini suddivisi tra lattanti, semidivezzi e divezzi.
Consuntivo Ater Matera 2015, il Consiglio chiede chiarimenti.
Il Consiglio ha preso atto inoltre della decorrenza dei termini per la richiesta di referendum sulla riforma della Costituzione avanzata dai consiglieri Leggieri e Perrino (M5s).
Il Consiglio regionale ha deciso all’unanimità, in sede di controllo, di chiedere chiarimenti in merito al bilancio consuntivo 2015 dell’Ater di Matera.
Sempre all’unanimità, il Consiglio ha inoltre presso atto dell’avvenuta decorrenza dei termini che impedisce l’esame della proposta di referendum sulla riforma costituzionale avanzata dai consiglieri del Movimento cinque stelle Leggieri e Perrino. Analoga presa d’atto è stata votata dalla prima Commissione nella seduta del 28 luglio 2016.
L’art. 138, comma 2, della Costituzione stabilisce che le leggi di revisione costituzionale possono essere sottoposte a referendum se entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Modifiche a norme legge stabilità, il Consiglio approva. Riguardano tra l’altro il differimento al 31 dicembre 2016 del blocco delle autorizzazioni per la realizzazione o ampliamento di tali strutture e al 31 dicembre 2017 della proroga del condono in ambito urbanistico.
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 13 voti favorevoli di Pd, Pp, Udc, Psi e Pace del Gm e 2 voti contrari del Pdl-Fi e di Romaniello del Gm)un disegno di legge della Giunta che modifica i termini di attuazione di alcune norme contenute nelle leggi di stabilità regionale 2015 e 2016.
Una norma riguarda la sospensione del rilascio di nuove autorizzazioni per impianti di smaltimento rifiuti. Fino all’approvazione da parte del Consiglio regionale dell’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti, già adottato dalla Giunta regionale, ed in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2016, sono sospesi tutti i provvedimenti di rilascio di nuove autorizzazioni sul territorio regionale per la realizzazione di impianti privati di smaltimento e/o recupero di rifiuti con capacità superiore alle 10 tonnellate giorno, fatta eccezione per le istanze già presentate da parte di soggetti titolari di impianti già in esercizio e relative ad ampliamento in sito o in adiacenza, purché non in contrasto con le ipotesi previste nel Piano adottato dalla Giunta e che non prevedano l’incenerimento.
Le altre norme riguardano invece la proroga al 31 dicembre 2017 delle domande di condono in ambito urbanistico, l’estensione dei contributi una tantum per gli eventi alluvionali del periodo 2011/2013 anche alle famiglie che hanno subito altri eventi calamitosi nello stesso periodo, la nomina del consiglio di amministrazione della Fondazione Nitti, al fine di evitare contrasti con le disposizioni nazionali in materia di inconferibilità e incompatibilità e l’assegnazione di un contributo di 2 milioni di euro al Consorzio per lo sviluppo industriale di Potenza nelle more della definizione del riassetto della governance.
Nel dibattito sul provvedimento sono intervenuti i consiglieri Santarsiero e Spada (Pd9, Romaniello (Gm), Napoli (Pdl-Fi) e il presidente della Regione Pittella.
Variazione bilancio Arpab, via libera dal Consiglio Regionale
Approvato dal Consiglio regionale con i 14 voti favorevoli della maggioranza e 2 voti contrari il provvedimento concernente: “Arpab – Variazione al Bilancio di previsione pluriennale 2016/2018, esercizio 2016 – Deliberazione del Direttore generale – Controllo”.Con la variazione di bilancio l’Arpab adegua le poste del bilancio 2016 alla luce dei risultati del rendiconto dell’anno 2014, riservando ulteriori modifiche dopo aver approvato il rendiconto relativo all’anno 2015.
Hanno espresso il loro voto favorevole, oltre al presidente Pittella, i consiglieri Benedetto (Cd), Bradascio (Pp), Cifarelli, Giuzio, Lacorazza, Miranda Castelgrande, Polese, Robortella, Santarsiero, Spada (Pd), Mollica (Udc), Pace (Gm), Pietrantuono (Psi). Voto contrario dei consiglieri Napoli (Pdl-Fi) e Romaniello (Gm).
Il provvedimento aveva avuto, in mattinata, il parere favorevole, sempre a maggioranza, dalla seconda Commissione consiliare.