Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Fi, Lega, Idea, Iv, Pd, Pl, Fdi e 3 astensioni di M5s) una deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale riguardante “Approvazione proposta di assestamento del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2020-2021-2022 del Consiglio regionale e riclassificazione di alcune voci del bilancio”.
Per effetto delle variazioni intervenute dall’inizio dell’esercizio, l’ammontare dello stato di previsione di competenza delle entrate e delle spese per il 2020 è passato da 19.531.838,70 euro a 20.649.005,55 con un incremento di 1.117.166,85 mantenendo il pareggio tra entrate e spese di competenza. La previsione della gestione di cassa del 2020 prevede entrate complessive di 20.266.053,67 e spese complessive di 21.554.705,60 con un fondo di cassa presunto al 31 dicembre 2020 pari a 0 euro. Le previsioni delle entrate e delle spese per l’anno 2021 pareggiano in 17.495.740,16 euro e per l’anno 2022 in 17.484.140,16 euro.
L’obbligo del pareggio di bilancio previsto dalla legge 208/2015 è posto in capo al bilancio regionale, al quale il bilancio del Consiglio partecipa poiché vi risulta iscritto lo stanziamento di spesa per i trasferimenti necessari al suo funzionamento. Rispetto degli equilibri di bilancio che viene mantenuto e garantito a seguito delle variazioni proposte dalla deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.
Difesa territorio da rischio sismico, Consiglio approva pdl
Il testo normativo, d’iniziativa dei consiglieri Acito, Bellettieri, Piroe Cifarelli, prevede modifiche alla L.R. 38/97 anche alla luce della semplificazione introdotta dal Decreto Legge 32/2019, cosiddetto “Sblocca cantieri”
Il Consiglio regionale ha approvato, oggi, a maggioranza (con 15 voti favorevoli di Fi, Lega, Idea, Bp, Iv, Pd, Pl, Fdi e 3 astensioni di M5s) la proposta di legge “Modifiche alla Legge regionale 6 agosto 1997, n.38 (Norme per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di difesa del territorio dal rischio sismico)” d’iniziativa dei consiglieri Acito, Bellettieri, Piro e Cifarelli.
La legge, che ha la finalità di snellire le procedure inerenti il deposito dei calcoli statici in zona sismica, aggiorna la legge regionale 38/97 dopo le intervenute disposizioni normative, anche alla luce della semplificazione introdotta dal Decreto-Legge 18 aprile 2019, n.32 “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici” (cosiddetto “Sblocca cantieri”) convertito con modificazioni dalla legge 14 giugno 2019, n.55.
Undici gli articoli del testo normativo che introducono modifiche alla Legge regionale n.38 del 6 agosto 1997 che prevedono tra l’altro:
• Art.1: modifica l’art.1 “Oggetto della legge”. Si elimina il riferimento specifico ai sistemi costruttivi previsti dall’art.5 della Legge 64/74 sostituendolo con l’obiettivo di perseguire comunque la sicurezza finalizzata alla pubblica e privata incolumità, anche per consentire l’adeguamento ai nuovi sistemi costruttivi secondo le nuove Norme Tecniche sulle costruzioni in vigore;
• Art.2: sostituisce l’art.2 “Denuncia dei lavori”. Sostituisce l’art.2 della L.R. 38/97 introducendo due novità sostanziali: 1) il comma 9 nel riferirsi all’art.90 del Dpr n.380/2001 prevede che per gli interventi di sopraelevazione alla denuncia dei lavori dovrà essere allegata una certificazione del collaudatore che specifichi il numero massimo di piani che è possibile realizzare e che attesti l’idoneità della struttura esistente a sopportare il nuovo carico. Il deposito di tale certificazione equivale alla certificazione dell’Ufficio tecnico regionale; 2) il comma 10 prevede che ai fini dell’istruttoria tecnica delle istanze di autorizzazione sismica relativa agli interventi “rilevanti” nei riguardi della pubblica incolumità, il dirigente della struttura regionale di competenza può avvalersi di professionisti esterni iscritti nell’Elenco regionale. L’autorizzazione è rilasciata entro sessanta giorni dalla richiesta e viene comunicata al Comune subito dopo il rilascio, per i provvedimenti di sua competenza. Decorso inutilmente il termine di trenta giorni per l’adozione del provvedimento conclusivo, ove il dirigente non abbia opposto motivato diniego, sulla domanda di autorizzazione si intende formato il silenzio assenso.
• Art.3: modifica l’art.3 “Responsabilità”. Previsto l’adeguamento ai commi 8-bis e 8-ter dell’art.65 del Dpr 380/01;
• Art.4: modifica l’art.6 “Repressione delle violazioni”. Si dà attuazione ai controlli e alla vigilanza di competenza della Regione ai sensi dell’art.94-bis comma 2 del Dpr 380/01;
• Art.5: modifica l’art.9 “Utilizzazione degli edifici e manufatti”. Si dà attuazione all’art.67 comma 7 e all’art.94-bis comma 2 del Dpr 380/01 e alle Norme tecniche sulle costruzioni (D.M. 17/01/2018);
• Art.6: modifica l’art.12 “Criteri e modalità attuativi”. La modifica riguarda i contenuti della delibera di Giunta regionale, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sentita la Commissione consiliare competente, al fine di definire la modulistica, il contenuto dei progetti esecutivi delle strutture, l’adeguamento alle linee guida previste dal Dpr 380/01, i criteri per verificare la completezza degli elaborati presentati e i controlli da eseguire con le relative modalità;
• L’art.7 inserisce l’Art.12 bis “Elenco regionale di professionisti in materia di difesa del territorio dal rischio sismico”. Al comma 2 sono definiti il requisito di partenza per l’iscrizione e il principio guida per la gestione (iscrizione decennale all’albo degli architetti o ingegneri e rotazione degli incarichi);
• L’art.8 inserisce l’Art.12 ter “Modello organizzativo”. L’Ufficio Difesa del Suolo, competente in materia di autorizzazioni, controllo e vigilanza sulle costruzioni in zona sismica è parte integrante del Dipartimento Infrastrutture e Mobilita ed è organizzato in due sedi territoriali, quelle di Potenza e Matera che possono prevedere articolazioni periferiche.
• L’art.10 inserisce l’art.14 bis “Norma finanziaria”. Si individua la copertura dei costi derivanti da quanto previsto all’art.2 comma 6 bis, pertanto, si rende indispensabile l’applicazione del “Disciplinare per l’aggiornamento delle procedure di gestione e controllo delle attività edilizie ai fini della prevenzione del rischio sismico- Legge regionale n.39/2017” dove si prevede un contributo per le spese di istruttoria e di conservazione dei progetti.
Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Acito e Bellettieri (Fi),Braia (Iv), Aliandro e Sileo (Lega), Leggieri (M5s), Cifarelli (Pd) el’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Merra.
In apertura dei lavori, dopo la comunicazione del presidente dalla Giunta regionale, Vito Bardi, sulla situazione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e sugli ultimi provvedimenti intrapresi è intervenuto il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, per esprimere, a nome dell’intera Assemblea, vicinanza a tutti i lucani in questo momento così delicato. Subito dopo si è registrato l’intervento del capogruppo di Italia Viva, Luca Braia, il quale ha chiesto al presidente Bardi “un ulteriore incontro per poter acquisire le informazioni fondamentali, con dati oggettivi e i parametri inviati all’Istituto superiore della sanità al fine di condividere le decisioni importanti che pure dovranno essere prese dalla Giunta regionale”.
L’Assemblea ha quindi ascoltato il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, sulle modalità di impiego delle risorse provenienti dal Recovery fund, a seguito di richiesta a firma dei consiglieri Polese, Cifarelli, Trerotola, Braia e Pittella. Il dibattito su questo argomento si svolgerà nella prossima seduta dell’Assemblea.
Rendiconto 2019 Ardsu, sì dall’Assemblea regionale
Il fondo cassa al 31 dicembre 2019 è pari a 8.974.708,40 euro, i residui attivi ammontano a 2.605.241,96 euro e quelli passivi a 9.902.663,88 euro. Il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2019 è pari a 1.677.286,48 euro
L’Assemblea regionale ha approvato, oggi, a maggioranza (con 10 voti favorevoli di Fi, Lega, Idea, Pl e Fdi e 6 astensioni di Iv, M5s e Pd ) un disegno di legge riguardante il Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2019 dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario (Ardsu).
Il fondo cassa al 31 dicembre 2019 è pari a 8.974.708,40 euro, i residui attivi ammontano a 2.605.241,96 euro e i residui passivi a 9.902.663,88 euro. Il risultato di amministrazione dell’Ardsu al 31 dicembre 2019 è pari a 1.677.286,48 euro.
L’Ardsu ha erogato per il decimo anno consecutivo, al 100 per cento degli idonei, la borsa di studio per l’A.A. 2019/2020. Per quanto attiene le mense universitarie, si sono conseguiti gli obiettivi prefissati attraverso l’efficientamento sia della mensa presso il Campus Universitario di Macchia Romana a Potenza, che di quella a Matera presso l’Istituto Sant’Anna. Per quanto riguarda le iniziative finalizzate alla internazionalizzazione (Erasmus e Erasmus Mundus) delle attività didattiche degli studenti universitari della Basilicata, sono stati realizzati e finanziati, nell’anno accademico 2018/2019, centoquarantadue attività per una spesa complessiva di 150.593,20 euro. Per quanto attiene i contributi straordinari agli studenti e agli studenti diversamente abili, sono state accolte tutte le richieste e sono state impegnate somme per 1.000,00 euro.