Consorzi di bonifica, Perrino (M5s): la mancata trasparenza e quello strano affidamento al legale. Di seguito al nota integrale inviata alla nostra redazione.
Tutte le volte che ci siamo occupati dell’attività dei Consorzi di Bonifica non è stato certo per elogiare l’operato del commissario. Spesso ci siamo interrogati sull’utilità di quello che dovrebbe essere uno strumento a disposizione del mondo agricolo, ma che in alcuni casi sembra quasi porsi da intralcio allo svolgimento delle attività quotidiane. Come non dimenticare la diffida posta in essere nel giugno 2015 dagli oltre 200 agricoltori del comune di Scanzano Jonico causa la mancata pulizia dei canali?
Anche dal punto di vista amministrativo, Musacchio non si è fatto mancare nulla: ricordiamo la guerra disciplinare nei confronti di un dirigente del consorzio sfociata in un licenziamento in tronco poi annullato dal giudice del lavoro.
Oggi invece vogliamo soffermarci sulla mancanza di trasparenza della gestione commissariale e sull’affidamento non proprio cristallino di un incarico.
Basta dare una veloce occhiata ai siti dei tre consorzi di bonifica per rendersi conto che le sezioni dedicate alla cosiddetta “amministrazione trasparente” non sono del tutto complete. In Basilicata questo genere di situazioni sembra purtroppo rientrare nella normale amministrazione: difficilissimo trovare un ente che soddisfa a pieno gli obblighi di pubblicazione e pubblicità previsti dal vigente quadro normativo. Tuttavia, tra le delibere presenti in chiaro ce n’è una in particolare che desta non poche perplessità: si tratta della delibera 11 del 01/02/2017 del Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano. Con questo provvedimento, Musacchio affida un incarico di legale patrocinio all’Avv. Caterina Saponara, con una spesa complessiva di euro 7.912,00 € per rappresentare il consorzio in un contenzioso afferente al progetto di “Completamento dello schema irriguo Basento – Bradano – Attrezzamento settore G”.
Oltre al fatto che nella delibera di affidamento all’Avv. Caterina Saponara non risulta in alcun modo verificato e riscontrato il rispetto delle condizioni previste dalla legge (art. 17 del D.Lgs. n. 50/2016) per l’affidamento degli incarichi (esterni) di legale patrocinio, è emerso un altro particolare: come si evince dall’ “Elenco degli Avvocati iscritti negli elenchi per la difesa a spese dello Stato Gennaio – Marzo 2016 dell’Ordine degli Avvocati di Potenza, l’Avvocato Saponara risulta avere il proprio studio legale presso lo stesso indirizzo dello studio il cui titolare risulta essere l’Avv. Musacchio Giuseppe Pio, attuale commissario dei consorzi e firmatario della delibera.
Ci auguriamo che qualcuno dalla Giunta sveli l’arcano. Non si scelga la via del silenzio come è stato fatto nelle puntate precedenti, ma si agisca nel bene della collettività cercando di avviare una volta per tutte un’inversione di tendenza scevra da logiche clientelari e del consenso facile.