Consorzio Industriale, le perdite di esercizio arrivano a 12.054.877,10 di euro. Pittella e l’Amministratore Unico ASI si assumano le responsabilità del fallimento.
Con la Deliberazione dell’Amministratore Unico del Consorzio Industriale di Potenza n. 61 del 29/06/2017, è stato approvato il Bilancio Consuntivo dell’Ente al 31/12/2016, con una perdita d’esercizio pari a € 12.054.877,10.
Durante la variazione di bilancio, quando sono stati ‘donati’ dalla Regione altri 2 milioni di euro a quel pozzo senza fondo che è l’ASI di Potenza, Pittella aveva dichiarato che “se non si dovesse risolvere il problema Consorzio, il Governo se ne assumerà le responsabilità”.
Bene, oggi, possiamo dire che l’Amministratore Unico non ha superato la prova. Aspettiamo con trepidazione l’assunzione di responsabilità di Pittella, sia perché, in qualità di Presidente della Regione, ha nominato Bochicchio, sia perché, fino a ieri, aveva la titolarità delle deleghe alle attività produttive.
Si tratta di un clamoroso disastro finanziario avvenuto ai danni di un Ente già pesantemente indebitato. Ed è quello che accade quando, nella distribuzione degli incarichi, alla competenza si sostituiscono i patti pre-elettorali e la coltivazione degli orticelli personali.
L’Amministratore Unico, nominato alla fine del 2014, “in base a criteri di professionalità ed esperienza”, o almeno così prevede la legge, è riuscito nell’impresa di moltiplicare le perdite da € 5.027.046,17 per il 2014 a € 8.804.553,27 per il 2015, fino ad arrivare agli oltre 12 milioni del 2016.
Ancora più grave questa situazione se si pensa che Bochicchio, durante un’audizione in Commissione consiliare, aveva parlato di una riduzione della perdita di esercizio “a circa 1.900.000 già con riferimento all’anno 2016” (Audizione del 22 settembre 2016) e di un aumento dei ricavi del 10% rispetto all’anno precedente, senza contare i contributi regionali. Invece, nel 2016, la perdita di esercizio aumenta di oltre 3 milioni di euro rispetto al 2015.
Ma che fine ha fatto il piano di risanamento che stiamo aspettando da 5 anni? Quello per il quale Bochicchio, appena insediato, aveva profumatamente pagato un esperto? Il vuoto! E pensare che si parla anche di un ingresso in Consiglio regionale dell’Amministratore Unico, così, dopo aver affossato l’ASI verrà a fare un po’ di danni anche in Regione.
Al netto di tutte le chiacchiere e le scusanti prodotte dai vertici dell’ASI in questi anni, vi è solamente da prendere atto dell’incapacità mostrata dall’Amministratore Unico, della dirigenza del partito che lo ha messo lì e di Pittella che, per giochini di potere lo ha nominato.
Questa è l’ennesima dimostrazione delle fallimentari scelte di Pittella che a forza di governare una Regione con mere logiche spartitorie, nomina pseudo-manager, con le competenze gestionali pari a quelle dei moscerini.
Una classe politica che non sa scegliere e una classe dirigente incapace costano in termini di denaro pubblico e di servizi oltre 50 milioni in 7 anni.
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale