Questa mattina a Potenza si è svolto il primo sciopero studentesco dell’anno, organizzato dalla Presidenza della Consulta provinciale degli studenti di Potenza, per chiedere uno stop ai provvedimenti di dimensionamento scolastico.
“Già vi prendete il petrolio, almeno lasciateci la scuola”, questo lo slogan presente sullo striscione centrale realizzato dalle associazioni. Nel presidio, davanti il Palazzo della Regione Basilicata, la Consulta provinciale, al fianco degli studenti e delle studentesse dell’Istituto Omnicomprensivo di Corleto Perticara, accompagnata dalle organizzazioni e dai sindacati studenteschi, ha, a gran voce, richiesto che la Giunta regionale, l’Assessore Cupparo ed il Governatore Bardi utilizzassero tutte le misure a loro disposizione per evitare il dimensionamento scolastico e di mandare, a Roma, un chiaro segnale: “La Basilicata non è più in grado di sostenere gli accorpamenti, la pubblica istruzione non si tocca!”
Presenti alla manifestazione anche due consiglieri comunali di Corleto Perticara, il Presidente della Provincia, Christian Giordano, e la consigliera regionale Alessia Araneo, per esprimere il loro sostegno alla manifestazione degli studenti.
Nel corso dello sciopero, il Presidente della Consulta, Italo Marsico, in un’intervista ha dichiarato: “In Basilicata non siamo più disposti a chiudere le scuole, non siamo è più nella condizione di sacrificare la pubblica istruzione siccome non si è in grado di risolvere il problema dell’assenza di organico […] – aggiungendo poi: – la soluzione non è accorpare gli istituti, comprensivi e superiori, la soluzione è andare e prendere, nella legge di bilancio, maggiori fondi e destinarli finalmente all’Istruzione!”
Intervenuti anche la Segretaria regionale della Rete degli Studenti Medi di Basilicata, Teresa D’Onofrio ed una rappresentanza studentesca, mista tra associazioni e rappresentanti istituzionali.