Il presidente del Consiglio regionale critica la mancanza di Franconi all’incontro sulle reti oncologiche (“a cui comunque alla fine l’assessore ha posto rimedio”) e “l’indifferenza dimostrata dagli amministratori e dai politici del territorio”.
“Quando ho ricevuto l’invito da parte del Crob di Rionero, a partecipare ad un convegno sul tema della costituzione delle ‘reti oncologiche per la prevenzione, la qualità assistenziale e la qualità delle cure’, non ho esitato a dare la mia adesione e, soprattutto la priorità in agenda, consapevole che la mia presenza, in qualità di presidente del Consiglio regionale, avrebbe significato per i partecipanti il riconoscimento dell’importanza e del valore di una struttura di eccellenza, vanto dell’intera Regione.Tanti relatori illustri ed esperti del settore provenienti anche da altre Regioni , tra i quali un rappresentante dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (che svolge funzioni di supporto tecnico- operativo al Ministero della Salute e alle Regioni per le strategie di sviluppo e innovazione del Servizio sanitario nazionale), che hanno dovuto constatare l’inspiegabile ed imbarazzante assenza di un interlocutore imprescindibile: l’assessore alle Politiche della Persona e vice presidente della Giunta regionale Flavia Franconi, a cui era stato affidato il compito di aprire i lavori”. E’ quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica.
A suo parere “il peso dell’assenza, protrattasi durante tutta la mia permanenza, non solo dell’assessore ma dell’intero Dipartimento, l’ho percepito quasi come una ‘vergogna’, pensando a come la stessa, sicuramente, potesse essere interpretata da chi nel Crob si spende quotidianamente con sacrificio e passione, dai convegnisti esterni intervenuti e da tutti i partecipanti: un evidente atteggiamento di indifferenza e distacco nei confronti di una struttura che, invece, gode di alta considerazione a livello nazionale. Quindi riconoscimenti più fuori regione che all’interno della stessa”.
“Mi sono chiesto – ha aggiunto ancora Mollica -, nella sensazione di forte imbarazzo che ho provato: possibile che sono stato il solo, pur non essendo coinvolto direttamente per ruolo, a sentire il dovere di portare in quel contesto la mia Regione? Il comportamento dell’assessore alla Sanità può essere interpretato come un disinteresse dovuto all’anaffettività verso un territorio di cui non è e non si sente parte, o, molto più plausibilmente, una volontà di ‘declassare’ il Crob a vantaggio di altre strutture ospedaliere?Se così fosse, e ne avremo contezza nella discussione del prossimo Piano sanitario regionale, non potrò che assumere un atteggiamento ostruzionistico alla sua approvazione, pretendendo modifiche che assicurino alla struttura di Rionero strumenti e mezzi per mantenere e migliorare la qualità ed il livello dei servizi offerti, oltre a tener fede agli impegni sanciti da una mozione approvata all’unanimità ancora inattuata”.
“L’assenza, a cui comunque alla fine l’assessore ha posto rimedio – ha concluso Mollica -, è, dunque, eloquente, ma l’indifferenza dimostrata dagli amministratori e dai politici del territorioproprio non me la spiego. La loro mancata partecipazione ha quasi il sapore dell’incoscienza di chi non si rende conto, in itinere e quando si potrebbe rimediare, che quel territorio e la comunità regionale tutta potrebbero essere privati, per un assurdo disegno autolesionistico, di un istituto di ricerca di tal fatta”.