“La necessità di un cambio di passo delle politiche sul turismo per far sì che, anche in Basilicata, il turismo diventi per davvero uno strumento di sviluppo e di crescita economica del territorio”.
E’quanto emerso dal Convegno organizzato dal Dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia e che si è tenuto Sabato 28 agosto presso il Circolo Velico-Lido La Duna di Policoro, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, amministratori locali ed esponenti nazionali e locali di Fratelli d’Italia.
Dopo i saluti iniziali del Segretario cittadino di FdI di Policoro Pino Callà e del Commissario regionale di FdI Basilicata on.Marcello Gemmato, che hanno sottolineato come, essendo il turismo una priorità della Basilicata, il compito precipuo di Fratelli d’Italia è quello di ascoltare le istanze del territorio espresse dagli operatori turistici e dai cittadini, senza alcuna pretesa di possedere ricette miracolistiche ed esaustive di tutte le aspettative della comunità lucana, i lavori sono stati introdotti dal responsabile nazionale del Dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia Gianluca Caramanna, che ha sottolineato l’opportunità di superare la dimensione localistica delle politiche del turismo messe in atto a tutt’oggi, per promuovere una progettualità di dimensione regionale e sovraregionale in grado di valorizzare le relazioni culturali e quindi turistiche tra i territori.
Per Sandro Pappalardo, componente del consiglio di amministrazione di ENIT(Agenzia Nazionale del Turismo) il turismo, come era ampiamente prevedibili, è stato il settore produttivo più duramente colpito dalla pandemia, con la conseguente necessità di rafforzare la collaborazione, già in essere, tra ENIT e Regione Basilicata, per favorire maggiori forme di sostegno alle imprese del settore.
Antonio Nicoletti,Direttore Generale di APT Basilicata, si è detto entusiasta della soddisfazione espressa dagli operatori turistici lucani per le dinamiche positive che il settore ha fatto registrare negli ultimi mesi.Un risultato che per Nicoletti deve essere un monito a rafforzare l’offerta turistica, coinvolgendo l’intero territorio regionale, al di là dello straordinario successo del brand legato a Matera Capitale europea della Cultura.
Sull’analisi di Nicoletti si è detto concorde l’Assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa, che ha posto l’accento sulla necessità di promuovere ulteriormente la dimensione “green” della nostra regione, esempio mirabile di un mix di elementi quali accoglienza, salubrità ambientale, patrimonio storico e bellezze naturali e paesaggistiche unico nel patrimonio nazionale. Di qui la necessità, per Rosa, di favorire la scoperta della Basilicata dei cinque parchi naturali, delle chiese rupestri, della costa ionica e tirrenica anche attraverso l’utilizzo delle royalties petrolifere, come deciso recentemente dalla Giunta regionale che ha stanziato due mln di euro per la valorizzazione delle bellezze del territorio.
Per il Capogruppo di Fratelli d’Italia della Regione Basilicata Giovanni Vizziello, L’Italia è il Paese con il maggior numero di siti UNESCO al mondo (sono più di 40 rispetto agli oltre 800 totali)Il 35% di questo immenso patrimonio culturale è situato al Sud, eppure il movimento turistico al Sud è appena maggiore di un quarto di quello dell’Italia. Numeri che la dicono lunga sulla necessità di un duro lavoro che occorre fare sul turismo, soprattutto da parte della Regione che ha competenze molto vaste in materia.
Se il flusso turistico italiano è intercettato prevalentemente dalla rotta Venezia-Firenze-Roma, con un ruolo marginale del Mezzogiorno d’Italia, che, messo insieme, a stento riesce ad eguagliare i numeri della sola Toscana, vuol dire che occorre migliorare le politiche del turismo in Basilicata, ha aggiunto Vizziello, abbandonando l’idea che si possa vivere di rendita, vale a dire sul possesso di una grande bellezza o sulla presenza di un grande patrimonio storico, ed attivando l’insieme delle filiere che stanno a monte e a valle del turismo stesso:servizi di trasporto, marketing,enogastronomia, attività artistiche, artigianato, manifattura ed edilizia
L’ Onorevole Caiata, intervenuto subito dopo l’assessore Rosa, ha ricordato che, per dirla con le parole di Leonardo Sinisgalli“ Il lucano è perseguitato dal demone della insoddisfazione”, per questo non è condivisibile l’entusiasmo espresso dal direttore dell’APT Nicoletti ed occorre migliorare costantemente il nostro operato, testimoniando, non solo in occasione dei grandi eventi, ma quotidianamente, la vicinanza a quanti operano nel settore turistico.
E’questo, per Caiata, il miglior viatico in favore di quanti decidono di investire nel turismo, cercando di trasformare i propri sforzi in solide realtà economiche.
Per Piergiorgio Quarto, Presidente della Terza commissione del Consiglio regionale della Basilicata, la sfida che il turismo lucano deve accettare è quella del turismo 4.0, vale a dire del turismo che si confronta nella nuova dimensione globale dell’economia e della società. Una sfida che per Quarto può essere vinta solo attraverso opportuni investimenti nella formazione del capitale umano e nelle infrastrutture materiali e immateriali.
Infine il Presidente della Giunta regionale Vito Bardi, che non ha potuto partecipare all’incontro per impedimenti di carattere personale, ha ringraziato i presenti per le considerazioni espresse, che rappresentano un valido apporto alla riflessione in atto presso la nostra regione, in vista della elaborazione del Piano Strategico Regionale, vale a dire del documento recante la visione programmatica dello sviluppo regionale e che individua nel turismo uno dei pilastri di questa strategia programmatica.
“La scoperta turistica della Basilicata” dovuta in gran parte all’interesse mostrato dall’industria cinematografica, al riconoscimento di Matera Capitale europea della Cultura 2019 e agli attrattori turistici, ha sottolineato il Presidente Bardi, ci impongono di non disperdere questa eredità, bensì di rafforzarla promuovendo la conoscenza dell’intero territorio regionale e realizzando gli opportuni investimenti in grado di valorizzare la dimensione sostenibile del turismo, quella in grado far emergere il binomio natura-cultura e di far percepire a tutti i frutti dello straordinario passato della Basilicata
Giuseppe Nicola Lamorte, Dipartimento Cultura e Innovazione Circolo Giorgio Almirante di Irsina: “Un nuovo impegno di Fratelli d’Italia nel panorama del turismo”. Di seguito la nota integrale.
Nella splendida cornice del lido di Policoro, patria degli achei, in fronte al mare come in un vecchio rito greco di propiziazione degli eventi., si è svolto un evento tutto teso ad una analisi reale per stimolare il turismo a Policoro e in fronte sono intervenuti l ‘eccellenza dei Patrioti lucani tra cui gli onorevoli Marcello Gemmato, Salvatore Caiata, il capogruppo regionale Gian Michele Vizziello l’assessore all’ambiente Gianni Rosa il referente nazionale del Dipartimento turismo nazionale Gianluca Cammarata, consigliere regionale Piegiorgio Quarto e Pino Callà, segretario cittadino di Policoro.
Tema complesso, che si trascina da anni che non ha raggiunto del tutto i suoi obbiettivi ma dimostra che F d I è sempre attenta e sensibile alle tematiche dei cittadini e delle attività produttive, consci delle difficoltà post pandemia (sic).
Colgo e cito l’onorevole Caiata che ha messo in risalto uno degli aspetti identificativi dei lucani. “Il lucano non è mai soddisfatto” in quanto a fine opera vuole rifarlo e meglio di prima. Io che sono un lucano mi associo a questo pensiero. Un turismo regionale che abbia la capacità di fare sinergia e rete con la cultura. Bisogna creare e soddisfare le esigenze dell’ospite in Lucania.
Senza Cultura non si va da nessuna parte. La domanda da porsi perché il turista deve scegliere la Lucania? Non solo la pace del benessere ambientale, parchi,natura, geotopi, bellezze paesistiche, quadri di insieme, belvederi ma sopra tutto su altre risorse che sono nostre, tante ed invidiabili. Ricordo a me stesso che il museo li presente è uno dei musei più interessanti dal punto di vista dei manufatti: ceramiche di una fattura unica ed invidiabile che può e deve fare rete con i bellissimi musei Lucani vedi l’eccellenza del museo Ridola di Matera. I siti Archeologici che sono pronti per essere spolverati e letti come un libro di una storia unica ed affascinante come Metaponto (Metabo citta posta tra due fiumi) Policoro, Moliterno e la vicina Sibari. Non dimentichiamo le opere d’arte presenti nelle chiese e cattedrali dove il mistero dell’infinito eterno ci riporta ad una dimensione umana vicino a Dio. I percorsi monastici e chiese bizantine, i monasteri di san Michele di Monte scaglioso, Braccio benedettino di Santa Giustina di Padova, e il monastero di Santa Maria di Banzi, le cattedrali di Irsina e non da ultimo Acerenza, esempio longobardo in Lucania. Non puntare su una città ma sulle città d’arte quasi a completarsi;puntare su una città vuol dire creare disordine, affollamento, rumori molesti che spesso danneggia il turismo d’elite, il terziario in queste città è cosa ben lontana da essere state raggiunte in pieno; siamo ben consci che una sola città per le nostre caratteristiche (di non città) non possono soddisfare appieno le esigenze turistiche.
Archivi storici ci racconta con dovizia di particolare gli aspetti umani e antropologici dell’uomo lucano. Borghi rurali, i presepi naturali dei nostri centri a fare da corona alle splendide coste lucane. Solo se differenziamo l’offerta saremo vincenti. In questo contesto abolirei la parola formazione (sinonimo di antichi retaggi culturali fallimentari ed improduttivi). La Lucania ha in seno una eccellente Università che sforna eccellenti laureti specializzati “Operatori Culturali “di elevata eccellenza, che possono, fanno la differenza per un turismo di eccellenza.
Turismo e cultura sono un binomio vincente senza la cultura il turismo è di basso livello qualitativo o molto riduttivo, non si risolve in una sosta di 24 ore. Noi dobbiamo fare rete affinché il turista quando viene sa cosa trova, dove la trova(nota dolente strade ferrovie e aeroporti); con un corollario di aria sana e un paesaggio incontaminato. Grazie sincero ai relatori se molti hanno interiorizzato che turismo, cultura e sinergie con enti e istituzioni, università, regione provincie e comuni, e istituzioni religiose (archivi, quadri, statue, organi etc.) è vincente; se manca tutto questo il turismo rischia di essere un mero eufemismo. Un grazie sincero e caloroso ai nostri vertici di Fratelli D’Italia per la sensibilità e l’amore dimostrato verso un popolo fiero e laborioso come quello lucano.