8 Consiglieri Comunali del Centrosinistra in una nota annunciano un’interrogazione per sollecitare il sindaco di Potenza ad approvare lo sgravio della Taric e altre due interrogazione sulla semplificazione delle procedure per occupazione suolo pubblico e sgravio sulla Cosap.
Sostegno alle attività commerciali in vista della “fase 2”: sgravio TARIC, COSAP e semplificazione amministrativa.
La proposta di sgravio della tassa sui rifiuti depositata dai Consiglieri comunali di centro sinistra il 7 aprile scorso sembra essersi arenata sulla scrivania Sindaco, Mario Guarente. Proprio per sollecitare una celere risposta, volta alla approvazione di una misura straordinaria di sostegno alle imprese ed alle famiglie della città di Potenza pesantemente colpite da una crisi socio-economica senza precedenti, il 21 aprile è stata depositata una interrogazione consiliare.
I Consiglieri, conti alla mano, insistono affinché il Sindaco assicuri, almeno per i due mesi di blocco totale delle attività (mesi in cui effettivamente molti non hanno prodotto rifiuti!) non solo un rinvio, ma un vero e proprio esonero dal pagamento della tassa comunale.
Aderendo anche alle richieste ed alle numerose sollecitazioni pervenute dalle associazioni degli esercenti, i Consiglieri di centro sinistra hanno depositato due ulteriori proposte, ai presidenti delle commissioni consiliari competenti, con l’obiettivo di garantire un sostegno concreto alle attività che si preparano con impegno ad intraprendere la lenta ripresa della cosiddetta “fase 2”.
Con la prima si chiede la semplificazione delle modalità di inoltro di richieste per l’utilizzo di aree esterne (dehors), facendo ricorso a modelli di autodichiarazione ai sensi del d.P.R. n. 445/2000. Ovviamente, nel rispetto dei “principi generali e disciplina generale dell’attività edilizia” e delle “disposizioni regolamentari comunali in materia edilizia”, per i nuovi richiedenti.
Con la seconda, si chiede, per gli esercenti, l’esenzione totale (o il pagamento in misura ridotta) dal canone per l’occupazione del suolo pubblico date le nuove norme in materia di distanziamento sociale che non permetteranno l’utilizzo per intero degli spazi occupati, limitando di molto, specie per bar e ristoranti, il numero di tavoli e sedie utilizzabili in un dato spazio.