Dall’1 marzo 2021 la Basilicata diventa zona rossa. È quanto ha stabilito il Ministero della Salute a fronte dell’aumento dell’indice di contagiosità Rt, passato in una settimana da 1,03 a 1,51.
“Anche se al momento la pressione sulle nostre strutture sanitarie rimane entro limiti contenuti, con 7 posti occupati nelle terapie intensive, e sul territorio registriamo meno focolai di infezione, nell’ultimo periodo abbiamo assistito a un aumento significativo dell’indice di contagiosità. È questa la ragione alla base della decisione del Ministero della Salute di portare la Basilicata tra le aree del Paese dove applicare le misure più restrittive” dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“Un sacrificio in qualche modo inaspettato, per tanti cittadini e operatori economici lucani, che abbiamo il dovere di onorare per piegare una volta per tutte la curva dei contagi e uscire dall’incubo della pandemia. Lo dobbiamo fare per i nostri cari, per la nostra comunità e per i medici e gli infermieri, a cui va la nostra infinita riconoscenza, impegnati in prima linea nella lotta al Covid-19” aggiunge il presidente.
“Nelle zone rosse – prosegue Bardi – non è possibile spostarsi nemmeno all’interno del proprio Comune, ma solo per motivi di lavoro, necessità e salute. La didattica a distanza è prevista a partire dalla seconda media e tanti esercizi commerciali, per il tempo richiesto, dovranno purtroppo riorganizzarsi. La mia speranza, condivisa ne sono certo da tutti i lucani, è che questa sia l’ultima grande prova da affrontare tutti insieme prima di vedere finalmente la luce.
Nelle recenti interlocuzioni con i rappresentanti del governo centrale, assieme agli altri presidenti di Regione abbiamo ribadito con forza la necessità di dare piena attuazione al Piano vaccinale, attraverso un adeguato numero di dosi a disposizione dei territori per contrastare l’emergere delle varianti. Accanto ai comportamenti responsabili da parte dei cittadini e alle misure di contenimento, il vaccino – conclude Bardi – rappresenta l’unica vera arma per combattere il nuovo coronavirus”.
COSA SI PUO’ FARE E COSA NON SI PUO’ FARE NELLA ZONA ROSSA
Nella zona rossa ci si può muovere dalle 5 alle 22 soltanto per “comprovate esigenze”, cioè motivi di lavoro, salute ed emergenze all’interno del proprio comune. È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, all’interno del territorio, ma chi deve accompagnare i figli a scuola può farlo. Anche nelle zone rosse sarà possibile andare a casa di amici e parenti in massimo due persone (sono esclusi i minori di 14 anni e i disabili), ma solo all’interno del proprio territorio comunale. Rimane valido sempre il divieto di spostamento tra regioni anche di diverso colore, tranne – di nuovo – per comprovate esigenze. Come in tutte le regioni, è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, tranne che per le seconde case fuori dalla Regione o Provincia autonoma e sono sempre valide le limitazioni agli spostamenti dalle ore 22 alle 5. In caso di controlli, deve sempre essere mostrata o compilata al momento l’autocertificazione.
Vengono chiusi tutti i negozi al dettaglio, tranne i rivenditori di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le edicole. Sono aperti anche parrucchieri e barbieri, lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, negozi di abbigliamento per bambini e di giocattoli, profumerie, pompe funebri, distributori automatici. Per quanto riguarda i centri commerciali, le uniche attività aperte al loro interno sono i gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai, mentre tutti gli altri negozi verranno chiusi. I mercati possono vendere solo generi alimentari.
Come si legge nel testo del Dpcm, “sono sospese le attività dei servizi di ristorazione – bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie – ad esclusione delle mense e del catering continuativo”. Tutte queste attività possono fare asporto fino alle 18 (i bar) e fino alle 22 (i ristoranti), mentre è sempre consentito senza limiti di orario ordinare cibo e bevande e domicilio.
Nelle regioni rosse rimangono chiuse palestre, piscine e circoli, tranne quelli dove si allenano sportivi professionisti. Vietato anche praticare pesca dilettantistica o sportiva, così come la caccia. Sospese tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale, così come gli allenamenti. Si può fare sport “esclusivamente all’aperto e in forma individuale” e in prossimità della propria abitazione, sempre con la mascherina e rispettando il distanziamento sociale.
Bisognerebbe avvisare Bardi e Leone che alle parole si dovrebbe fare seguire i fatti. Di questo passo per vaccinare la popolazione lucana ci vorranno diversi anni.
È giusto quello che dici Nicolacritico, riguardo ai vaccini. Però facciamoci un esame di coscienza guardiamoci attorno. Io quel poco che esco per esigenze e con tutte le precauzioni ( mascherina ben indossata, gel nel borsello, distanziamento) vedo tanta gente senza mascherina, oppure abbassata o con il naso scoperto, ma ci rendiamo conto di quanto siamo incoscienti? Ed ora, per colpa di questi incoscienti ed irresponsabili ci dobbiamo tutti richiudere, senza possibilità di spostarci? Non puoi immaginare la rabbia che mi è montata alla notizia che siamo stati classificati in zona rossa. Ed i poveri commercianti, produttori ecc.ecc. per colpa di questi inetti che dovrebbero fare? Cerchiamo di essere seri e non addossiamo la colpa sempre agli altri.
Sono d’accordo con entrambi. Tutte cose giuste. Aggiungo che se continuiamo a tenere aperte le scuole materne ed elementari (oltre alla prima media), non fermiamo i superdiffusori del virus: i bambini. Di questo però non si può dare la colpa agli amministratori locali, questa decisione viene dal governo centrale.
I nostri connazionali che sono rientrati dalla Cina tra dicembre 2019 e gennaio 2020 dando inizio a questa pestilenza abbiamo il coraggio di uscire allo scoperto e ammettere quello che hanno combinato sarebbero dovuti rimanere in Cina invece sono stati dei veri criminali
Volete chiudere tutto? Bene, allora rimborsate subito tutte le attività che devono chiudere. subito significa dopo due giorni l Europa dia subito soldi senza porre condizioni o vi verremo a rovinare l’esistenza i tedeschi abbassino la cresta perché hanno ancora da scontare tante nefandezze compiute nel passato, gli italiani non si pieghino a 90 gradi.