Coronavirus, caso positivo a Montalbano Jonico, solidarietà partiti di centrodestra all’assessore regionale Leone. Di seguito la nota integrale.
I partiti di centrodestra montalbanese, Lega, Fratelli d’Italia, Nuovo Psi e Difendi Montalbano ritengono doveroso far giungere all’assessore regionale alla Sanità, dottor Rocco Leone, la loro solidarietà in merito alla vicenda del caso di positività al virus Covid-19 da parte di una persona di Montalbano ritornata dalla Lombardia.
Senza voler fare opera di giustizialismo sanitario, per tale aspetto abbiamo già abbondantemente messo in luce la gestione di una vicenda che, quanto meno, ha denotato una vistosa forma di leggerezza da parte di molti nel rigoroso rispetto, invece, dei protocolli sanitari, creando così una comprensibile preoccupazione tra gli stessi cittadini, preme alle scriventi forze politiche stigmatizzare interventi da parte di qualcuno che riteniamo fuori luogo, e comunque non imparziali.
Infatti, abbiamo assistito prima all’intervento del presidente dell’Anci di Basilicata, Salvatore Adduce, nel prendere le difese del sindaco di Montalbano, e contro l’assessore regionale Leone; e poi, ancora, del sindaco di Tursi, pure lui sempre in solidarietà a Marrese, che ben si è distinto, già nei primissimi giorni dell’emergenza sanitaria, nel suo comune come primo cittadino severo e responsabile, nell’interesse della salute pubblica dei suoi amministrati (anzi assurgendo ad una notorietà planetaria per come si è posto nei confronti dei suoi stessi concittadini).
Pertanto, strano appaiono tali interventi, nel modo e nella tempistica, da parte loro, ove tutti i protagonisti, secondo i rispettivi ruoli, viceversa, sono chiamati al massimo dell’attenzione, e che proprio l’assessore regionale alla Sanità ha voluto pure lui rimarcare con energico invito il rispetto delle leggi in materia.
Atteggiamenti quelli del presidente dell’Anci e del sindaco di Tursi, che più che raggiungere lo scopo, che resta quello di responsabilizzare tutti alla massima allerta, confermano uno schierarsi non in base ad una oggettiva analisi del caso stesso, ma in un “parteggiare da partigiano”.
Cioè un interferire a favore di una parte istituzionale e contro l’altra, pure di maggiore responsabilità gerarchica nella fattispecie, a prescindere dal contendere, e in una fase in piena evoluzione.
Invitano i protagonisti della “solidarietà unilaterale” ad astenersi dal prendere posizioni che creano solamente confusione, perdendo così di vista l’importanza e la serietà stessa della vicenda.
Infine, le scriventi forze politiche mai hanno voluto, nemmeno lontanamente, trarre da questa situazione, umanamente comprensibile e alla quale concittadina rivolgiamo ancora una volta i nostri più fervidi auguri di una sua pronta guarigione, vantaggi da spendersi politicamente o elettoralmente.
Ma perché si possano, da questo caso, trarre utili insegnamenti a saper meglio gestire l’emergenza quando entreremo, fra qualche giorno, al “liberi tutti”.