Consigliere regionale Roberto Cifarelli (PD): “Il “Cura Italia” e lo screening sanitario tengano conto di tutti e quattro i comuni lucani già “zona rossa. Anche Grassano ha visto segnata pesantemente la propria vita economica e sociale ed ha registrato un significativo numero di contagi”. Di seguito la nota integrale.
In questa fase di uscita dall’emergenza sanitaria, l’ordine del giorno al decreto “Cura Italia”, presentato dall’On. De Filippo e approvato dalla Camera dei Deputati, attraverso il quale il governo nazionale si è impegnato a valutare l’opportunità di adottare nei prossimi interventi normativi specifiche misure di favore fiscale, sostegno economico ed assistenza sanitaria per i comuni “zona rossa” di Irsina, Moliterno e Tricarico, contribuisce ad arricchire il ventaglio delle cose indispensabili da fare circa gli strumenti legislativi che serviranno ad affrontare l’emergenza economica conseguente la pandemia.
Ci troviamo di fronte ad una grave crisi economica che sta segnando pesantemente la vita economica e sociale della comunità nazionale.
In particolare, la Basilicata, pur non vivendo la drammaticità sanitaria di altre regioni, sta però già toccando con mano il baratro economico nel quale si sta sprofondando, soprattutto in alcuni settori per noi vitali come il turismo e l’agricoltura. Su questo argomento più volte abbiamo sollecitato misure ed azioni di sostegno mirate al fine di evitare il crollo del PIL regionale e, quindi, la perdita di posti di lavoro.
Siamo consapevoli che la strada è lunga e difficile, lo è per tutti, ma ancora di più per quelle comunità che hanno vissuto la terribile esperienza di comuni cosiddetti “zona rossa” dove l’isolamento e l’abbandono hanno lasciato tracce indelebili nelle famiglie e nelle attività economiche e commerciali, quali proprio Moliterno con l’ordinanza n. 7 del 17 marzo; Irsina, Tricarico e Grassano ( seppur limitatamente ma con contagi significativi) con l’ordinanza n. 12 del 27 marzo. Ecco, quindi la necessità che il “Cura Italia” si faccia carico di tutti e 4 i comuni lucani definiti “zona rossa”, quindi anche di Grassano.
Così come, a proposito di emergenza sanitaria, l’attività di screening che in questi giorni, il Dipartimento regionale di sanità ed Azienda Sanitaria, hanno realizzato nel comune di Moliterno con il doppio esame, tampone e test sierologico, sarebbe opportuno estenderla a tutti e quattro i comuni lucani dichiarati zona rossa, in modo da individuare le persone asintomatiche e capire quanto il virus si sia sviluppato almeno all’interno di questi territori .
Anche in questa tragica esperienza i Lucani hanno saputo dare il meglio. Mi riferisco ai Sindaci, alle associazioni di protezione civile, ai medici e agli operatori sanitari, al mondo economico e produttivo, alla scuola e alle famiglie, tutti hanno dato prova di maturità e responsabilità.
A loro va il nostro grazie.