I consiglieri comunali di “Cristianamente riprendiamo a dialogare” di Tricarico in una nota chiedono al sindaco di Tricarico un’ordinanza sindacale per la sanificazione della Fondazione Don Gnocchi e dell’ospedale di Tricarico. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo ascoltato, abbiamo riletto, abbiamo capito ancora meglio. La deliberazione n. 314 dell’ASM che istituisce le unità speciali COVID-19 non contempla l’utilizzo di professionalitá diverse da quelle dei MEDICI. Quindi non si capisce da parte di chi e in base a quale normativa a Tricarico si sia previsto di ricorrere alle prestazioni di personale infermieristico in servizio presso il reparto di lungodegenza. La ordinanza n. 53, letta dal sindaco nella diretta Facebook di ieri, che annuncia, in via preventiva, una quarantena fiduciaria per il personale infermieristico che, in quanto inserito nella unità covid, venga a contatto con un paziente positivo, può essere letta in chiave di tutela cautelativa per la salute pubblica, di cui il sindaco è responsabile. Ed in tal senso la riteniamo condivisibile, per quanto, lo ribadiamo, se sono stati emessi ordini di servizio per il personale infermieristico da utilizzare nella attività dell’unità COVID-19, non vi è alcuna motivazione e giustificazione, non essendo la loro prestazione contemplata nella deliberazione citata dell’ASM come pure nella direttiva del dipartimento regionale delle politiche sociali relativa alle misure per la prevenzione e gestione della epidemia da Covid-19.
E dunque, a sostegno del potere che attiene al sindaco in quanto responsabile della salvaguardia e tutela della salute Pubblica, gli chiediamo di emettere ulteriore ordinanza, contingibile e urgente, perché di proceda alla sanificazione del polo riabilitativo don Gnocchi e dell’ospedale distrettuale.
Questo perché, dai dati, risulta che nel don Gnocchi continuano ad essere ricoverati ben 15 pazienti covid, che quotidianamente e continuativamente, ricevono cure e assistenze da personale medico, infermieristico e operatori.
Dunque l’ordinanza del Sindaco si applica anche a questo personale? Dovrebbe essere così. Ma risulta che, fatta eccezione per gli operatori in quarantena contumaciale perché risultati positivi, tutti gli altri continuano a lavorare nelle medesime condizioni precedenti alla scoperta del focolaio ed alla conseguente dichiarazione di “zona rossa”.