Coronavirus, Consiglieri regionali Braia e Polese: “Allentare la pressione sulla sanità e farci trovare pronti per il rientro a scuola”. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo presentato come Gruppo Italia Viva, una serie di istanze al Presidente Bardi. Martedì in Consiglio Regionale attendiamo le risposte.
“Al tavolo dove ci ha invitati questa mattina, insieme alle minoranze, a discutere a nome del Gruppo Italia Viva ho presentato al Presidente Bardi quello che ritengo essere il pacchetto di iniziative per la scuola che vanno immediatamente messe in campo ed attuate, in questi stessi giorni, per il bene della collettività lucana a carico della Regione Basilicata e in coordinamento continuo con Sindaci, Ufficio Scolastico Regionale e Dirigenti Scolastici. Non possono trascorrere inermi, per la Regione Basilicata, queste due settimane di chiusura della scuola a seguito dell’ordinanza n. 44 del Presidente Bardi, senza che siano stati compiuti tutti gli interventi fondamentali per riaprire in sicurezza.”
Lo dichiarano i Consiglieri Regionali Luca Braia e Mario Polese capogruppo Italia Viva al termine di un incontro con il Presidente Bardi sulla situazione epidemiologica.
“Queste le istanze che abbiamo rappresentato per arrivare a una riapertura delle scuole e per le quali attendiamo risposte già martedì prossimo, nel primo punto all’ordine del giorno del Consiglio Regionale che verterà sull’emergenza sanitaria come abbiamo concordato questa mattina. Occorre, risolvere le criticità ancora esistenti – proseguono i consiglieri di Italia Viva – ed è proprio questo che diventa una assoluta priorità. Continuiamo a chiedere da giorni la presentazione di dati certi e verificabili del contagio per le fasce di età 3/14 anni (corrispondente alle scuole del primo ciclo) e 15/19 anni corrispondenti alle scuole superiori, possibilmente comparabili nel loro storico e nell’andamento degli ultimi mesi. Finalmente apprendiamo in riunione che questi dati ci verranno forniti, sono la base di ogni valutazione e decisione politica e di tutela della popolazione.
Servono modalità univoche di sanificazione certificata e programmata per tutti i plessi utilizzati per l’attività didattica. Ancora, va assolutamente fatto adesso uno screening a tutta la popolazione scolastica (personale dirigente, docente e non docente e alunni) prima che la stessa rientri in aula per le normali attività e poi controlli sistematici e periodici. La fornitura di termoscanner professionali per ogni plesso scolastico, per altro come già promesso dall’Assessore e dalla Task Force, prima dell’inizio dell’anno scolastico, come apprendiamo dal mondo scolastico.
Si facciano, in ogni comune, con il coinvolgimento della protezione civile regionale, controlli rigorosi in coincidenza dell’ingresso e dell’uscita, in coordinamento con i Sindaci, i Vigili urbani, le forze dell’ordine, i dirigenti.
Si organizzi una volta per tutte il trasporto pubblico scolastico con il massimo del riempimento degli autobus fissato al 50%, senza deroghe e in coordinamento con gli orari delle scuole coinvolte ed interessate (trasporto cittadino ed extraurbano dai piccoli centri a quelli più grandi).
La didattica in presenza rimane il caposaldo indispensabile per l’educazione, la formazione delle nostre giovani generazioni che già tanto hanno perso in questi mesi, oltre che per la gestione ottimale della organizzazione della vita quotidiana familiare. Appena questa nuova fase acuta della pandemia da covid-19 sarà superata, bisogna riprendere a far scuola nel luogo deputato ad erogarla, senza se e senza ma. Così come massima deve essere l’allerta per i vaccini antinfluenzali, come chiesto anche da medici e pediatri. Non possiamo rischiare che sintomi simili intasino un già fragile e quasi al collasso sistema sanitario, ulteriormente.
Serve incrementare il numero degli operatori sanitari e medici delle USCO sul territorio perché il tracciamento non può e non deve più sfuggire di mano, si apra a convenzioni con laboratori esterni e con agenzie interinali per l’assunzione di personale, se non altro utile a fare le attività anche non mediche ma amministrative di screening. Si proceda celermente con l’attivazione dei Covid-Hotel e in parallelo, innanzitutto, si aumentino sin da subito i posti letto di Matera e Potenza così come di tutti gli ospedali territoriali utilizzabili.
La conclusione di questa pandemia arriverà, speriamo, con la vaccinazione per l’intera popolazione. E’ verosimile, se non si arresta questo andamento in salita dei contagi in tutta la regione e nella città di Matera in particolare, che questo anno scolastico debba proseguire per anche per tutto il 2021 con l’adozione e il rispetto di protocolli rigorosi da parte di tutte le istituzioni coinvolte. Gli istituti scolastici devono essere eventualmente sempre pronti a garantire la didattica digitale integrata per coloro che sono a vari livelli coinvolti, direttamente o indirettamente nel contagio personale e/o familiare. Sono sempre le scuole, come hanno fatto sino ad oggi, che nella peggiore delle ipotesi, dovranno prevenire quella che già qualcuno anticipa come la fase 3 dei prossimi mesi di febbraio e marzo. La regione Basilicata deve mettere tutti nelle migliori condizioni di farlo e di agire in totale sicurezza.
Il presidente Bardi, con gli Assessori Cupparo e Merra – concludono Braia e Polese – comunichi quali saranno le modalità con cui tali azioni potranno essere garantite al mondo scolastico lucano. Si dia, per una volta, certezza nei tempi e si garantisca il governo di una criticità che, per ritardi organizzativi, il mondo della scuola inutilmente paga e con esso la popolazione scolastica di Basilicata e tutte le nostre famiglie comprese.”