I Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Carmela Carlucci, Gianni Leggieri e Gianni Perrino in una nota dichiarano che per contrastare l’emergenza Coronavirus in Basilicata è necessario aumentare il numero quotidiano di tamponi. Di seguito la nota integrale.
“Test, test, test” è quanto chiede il Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus, secondo il quale, il modo più efficace per prevenire le infezioni e salvare vite è rompere la catena della trasmissione, testando e isolando.
Ulteriormente sollecitati dall’invito del Direttore dell’OMS, abbiamo constatato che in Basilicata il numero delle persone risultate positive al test del Coronavirus è decisamente esiguo rispetto alla drammatica media nazionale. Se, da un lato, il dato sembrerebbe rassicurare la popolazione lucana, dall’altro sorge legittimo il sospetto che il suddetto risultato sia legato anche allo scarso numero di tamponi finora effettuati.
Comparando il dato lucano con quello delle altre regioni, si evince facilmente come, in proporzione al numero degli abitanti, in Basilicata sia stato sottoposto a test un numero inferiore di persone.
Esemplificando, la regione Puglia − nostra stretta parente e non di certo una regione del Nord appartenente alla cosiddetta “zona rossa” − ha effettuato, fino ad oggi, 2.017 tamponi, circa 1 per 1.950 abitanti, mentre la Basilicata soltanto 208, cioè 1 per 2.700 abitanti. La regione Veneto salirà nei prossimi giorni addirittura a 15.000 tamponi quotidiani: 1 per 325 abitanti.
Se i numeri non ci ingannano, considerando che la media nazionale è di 1 positivo su 2.399 e che qui, in Basilicata, risulta 1 positivo per 51.169 lucani, c’è una buona probabilità che questo dato non sia aderente alla realtà dei fatti.
Potrebbero essere molti di più i lucani contagiati e bisogna avere il coraggio di effettuare più test per confrontarci con un dato piú aderente alla realtà e non mendace; soltanto individuando i contagiati effettivi è possibile interrompere la catena di trasmissione, isolare i casi, provvedere alla loro cura e alla tutela dei loro cari.
Convinti del fatto che sia nostro dovere non creare allarmi né diffondere inganni, ma – ora più che mai – collaborare e contribuire come possibile alla salvaguardia della salute dei cittadini lucani, abbiamo già inviato questa segnalazione all’assessore competente, chiedendo i motivi per cui si sia effettuato un numero esiguo di tamponi e se non si ritenga opportuno procedere ad un incremento, anche e soprattutto in virtù del rientro, negli ultimi giorni, di un numero elevatissimo di cittadini lucani fuori sede.
Testiamo, isoliamo e proteggiamoci. Andrà tutto bene.