Il Governo pronto a rispondere all’emergenza coronavirus. Il Consiglio dei Ministri ha portato a 25 miliardi di euro lo stanziamento per far fronte alla situazione straordinaria che sta vivendo il Paese, in termini di saldo netto da finanziare, che diventano 20 miliardi in termini di indebitamento netto: si tratta dell’1,1 per cento del Prodotto interno lordo tricolore.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lo ha annunciato in conferenza stampa insieme al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e alla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo.
L’Italia aveva, in un primo momento, fatto richiesta di innalzare il deficit di 6,3 miliardi (su interventi complessivi per 7,5 miliardi), portando l’asticella del rapporto con il Pil dal 2,2% previsto inizialmente al 2,5 per cento. Con le nuove cifre sul piatto, si può parlare di una vera e propria Manovra aggiuntiva: nella lettera inviata a Bruxelles, il governo indica un livello di deficit al 2,7%, ma si tratta solo del frutto di un primo intervento. I saldi andranno verificati quando tutte le misure saranno sul tavolo e si potrà anche fare una stima dell’andamento del Pil alla luce dello choc di queste settimane. Colpo durissimo per un Paese già in stagnazione, che fa chiedere a Gualtieri che Bruxelles vada oltre l’utilizzo della “flessibilità interna del patto di Stabilità e crescita” ma metta in atto “un pacchetto di stimoli fiscali coordinati focalizzati sugli obiettivi comuni di crescita sostenibile”.
“Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non utilizzare subito, ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza”, ha spiegato Conte. Il presidente del Consiglio ha rimarcato la soddisfazione per la risposta europea, in conferenza stampa al termine del Cdm: “Sono lieto del clima che si sta definendo a livello europeo”, ha detto. “Ieri con il Consiglio europeo era anche in collegamento Lagarde (la presidente Bce, ndr): grandi riconoscimenti e aperture sul fatto che è necessaria maggiore liquidità e attivare tutti gli strumenti per far fronte a questa emergenza”. Conte ha voluto ringraziare la presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen: “Oggi pomeriggio avrò una videoconferenza con la presidente Ursula Von der Leyen che si era dichiarata disponibile a venire in Italia. L’ho ringraziata e le ho detto che in questo momento possiamo lavorare nel modo più rapido possibile con una videoconferenza”.
Lavoro, liquidità, sostegno alle famiglie e alle imprese, sanità: gli interventi in vista
Gualtieri ha spiegato che probabilmente la metà delle risorse verrà impiegata subito, l’altra metà andrà a supporto degli interventi da definire in futuro. “Le risorse stanziate saranno utilizzate in parte nel primo decreto – che stiamo preparando e che contiamo di approvare in settimana, venerdì – con risorse per 12 miliardi”. Il passaggio odierno, invece, consiste nel “chiedere l’autorizzazione al Parlamento per utilizzare fino alla cifra di 25 miliardi”, ha spiegato. “Poi il livello di deficit verrà definito in un secondo momento”, anche alla luce degli impegni della Ue di intervenire: “E’ possibile che alcuni interventi usufruiscano di risorse comuni europee e si alleggerisca così l’impatto sul bilancio dello Stato, che è comunque in grado di sostenere questo sforzo”.
Quanto alle misure, i ministri coinvolti sono rimasti per il momento sul generico.
Gualtieri è partito dal “sostegno al lavoro: nessuno perderà il lavoro per il coronavirus”. Catalfo ha annunciato che tra gli interventi ci saranno “norme speciali per gli stagionali e gli autonomi” che prevedono “la sospensione dei versamenti e dei contributi previdenziali e assistenziali in modo da tutelare tutti i settori”. Nel decreto ci sarà poi “una Cassa integrazione speciale che va a tutelare tutti i lavoratori indipendentemente dal settore a cui appartengono” e si prevede “un allargamento degli ammortizzatori sociali, con la possibilità di utilizzo del fondo di integrazione salariale per le imprese da 5 a 15 dipendenti”.
In attesa del testo vero e proprio, come emerso nelle ultime ore dalle bozze uno dei cardini sarà il “sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese tramite il sistema bancario”. Qualche dettaglio maggiore è arrivato da una successiva audizione che Gualtieri ha tenuto alle commissioni riunite di Bilancio di Camera e Senato. “Ci sarà una semplificazione procedurale per la sospensione dei mutui prima casa fino a 18 mesi in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro – fondo Gasparrini – e inoltre sospendiamo le rate di mutui e prestiti bancari prolungandone la durata con sostegno parziale di garanzie statali e la possibilità di aumentare la percentuale di garanzie”. Gualtieri ha escluso che la misura possa esser legata a valori Isee e allargato il panorama agli affitti: “Stiamo valutando misure sulle possibili difficoltà di pagare canoni per evitare anche che abbia un impatto sui proprietari che devono magari pagare le imposte su una rata di affitto che non possono riscuotere”.
“Le imprese potranno beneficiare di aperture di credito non ancora utilizzate”, ha spiegato ancora il ministro auspicando “che queste misure siano anche sostenute da interventi adeguati dalla Bce”. E ancora: “Prevediamo di posticipare una serie di adempimenti per venire incontro alle oggettive difficoltà di contribuenti e operatori del fisco”. “Dall’altro lato – ha spiegato il ministro – potranno essere introdotte misure di sospensione dei versamenti tributari e contributivi, anche in previsione di un futuro parziale ristoro”.
Per le aziende le risorse sul piatto dovrebbero esser di 2 miliardi da impiegare anche attraverso il canale di uno “sconto” sui contributi previdenziali. Per quanto riguarda la liquidità, il governo è al lavoro con Abi e Bankitalia per costruire una ampia moratoria creditizia in modo da garantire parecchie decine di miliardi, sempre con probabile parziale garanzia pubblica. È previsto anche un potenziamento del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese: si tratta, ha ricordato Gualtieri, del “più grande strumento di agevolazione che garantisce ad oggi finanziamenti bancari per 40 miliardi in favore del sistema delle imprese”. In vista anche un rafforzamento di Confidi, il fondo di sostegno per le aziende sul territorio. Le imprese verranno sostenute anche grazie alle risorse messe a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti e da Sace che passano da 1 a 7 miliardi. 3 miliardi saranno impiegati per garantire tassi calmierati a Pmi e Mid-cap dalle istituzioni finanziarie aderenti alla “piattaforma imprese”, mentre 4 miliardi andranno a sostenere l’export e l’internazionalizzazione delle imprese.
Per il fisco il tavolo è aperto: si sta studiando la sospensione dei versamenti delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali ma potrebbe entrare anche la sospensione delle rate delle “sanatorie”, la rottamazione-ter e il cosiddetto “saldo e stralcio”. In ballo anche l’estensione a tutto il territorio nazionale della sospensione e del rinvio dei termini degli adempimenti e delle scadenze fiscali.
Per le famiglie, il supporto proposto dalla ministra Bonetti è duplice: un congedo parentale di 15 giorni ripartiti tra padre e madre in modo proporzionale, per non sbilanciare il peso sulle donne e un voucher di almeno 600 euro, che salirebbero a mille nel caso di operatori sanitari e di ricercatori, per coprire le spese di baby sitter e aiuti familiari”.
Per la sanità,nei giorni scorsi già sono state disposte misure straordinarie a partire dall’assunzione di 5.000 nuovi medici, tra disoccupati, specializzandi e pensionati. Si interviene inoltre per assumere 15 mila infermieri ed operatori sanitari. Il personale medico e infermieristico sarà incrementato con 320 unità di personale militare (di cui 120 medici e 200 infermieri). Saranno aumentate anche le risorse umane INAIL, con l’assunzione a tempo determinato di 200 medici specialisti e di 100 infermieri da impiegare assistenza e cure ambulatoriali agli infortunati sul lavoro.
Coronavirus, deputato Casino (Forza Italia): “Bene 25 miliardi, Forza Italia continuerà a fornire proprio contributo per il Paese”
“Siamo soddisfatti che il governo abbia deciso di stanziare 25 miliardi di euro per l’emergenza coronavirus, si tratta di una somma molto vicina a quei 30 miliardi richiesti con forza da Antonio Tajani, dalla nostra capogruppo Mariastella Gelmini e da tutto il centrodestra. Il governo è giunto dunque, dopo la nostra perseveranza, a più miti consigli”. Lo afferma, in una nota, Michele Casino, deputato di Forza Italia. “Era necessaria anche la moratoria sui mutui, non legata al reddito Isee, annunciata dal ministro Gualtieri. In questo momento di grave difficoltà per L’Italia l’obiettivo ultimo deve essere quello di tutelare famiglie e imprese e soprattutto quelle partite iva che rischiano, più di altri, di risentire dell’emergenza. Forza Italia continuerà responsabilmente a fornire il proprio contributo nell’interesse del Paese”, conclude.