Antonio Di Costola segretario provinciale Gilda Unams Matera in una nota invita il governatore Bardi a rivedere l’ordinanza per la chiusura delle scuole imponendo anche la stessa disposizione per le scuole dell’infanzia. Di seguito la nota integrale.
Il decreto del Presidente della Regione Basilicata anticipa di 5 giorni quello che hanno ricevuto in Bozza del nuovo DCP dal Governo che sarà in vigore dal 06 Mrazo.
Solo che per la scuola il Governatore Bardi ha anticipato e previsto, impropriamente, a ns.parere, le lezioni in presenza per la sola scuola dell’Infanzia.
Mentre, secondo quanto riportato dalla bozza del DCPM, “le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – si legge – adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza. La restante parte dell’attività didattica è svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza”.
Certo, si sà che, in politica nulla è certo e definitivo fino a quando non è pubblicato in G.U:.
Inutile ripeterci in continuazione, che con queste formule Ibride di concepire la “scuola aperta-scuola chiusa-scuola mezza aperta – scuola mezza chiusa”personale docente in DAD – personale Docente al 50% in DAD e per il personale A.T.A., forse considerato immune, sempre in presenza, condizioni che non fanno altro che aumentare disagi e rendere nulli e vani tutti i sacrifici fatti fino ad oggi.
Non solo, il peggio è scritto e attivato nei confronti dei docenti di sostegno, che in caso di DAD , devono essere in presenza, perché gli alunni diversamente abili devono integrarsi, ma se i compagni sono in DAD, come fanno a integrarsi? e con chi?
Condizioni, queste che generano una disattenzione sulla sicurezza di tutto il personale e non a caso che da diversi giorni registriamo una diffusione del contagio nelle scuole, da qui la necessità di rivedere i protocolli di sicurezza e di ottimizzare il coordinamento degli interventi da mettere in campo, “Tra il partito di chi sostiene che le scuole siano ambienti sicuri e sotto controllo e il partito di chi, invece, ritiene troppo rischioso lasciarle aperte “, vige una confusione eccessiva che non aiuta a comprendere la situazione reale.
Per questi motivi, la Federazione Gilda.Unams di Matera nella persona del segretario provinciale Antonio Di Costola e di tutto il direttivo auspica , non solo , una maggiore trasparenza sui dati dei contagi nelle scuole, che al momento sono frammentari e non mettono i sindacati nelle condizioni di tutelare appieno la sicurezza dei docenti e del personale ATA sul luogo di lavoro, ma uno sforzo di alta responsabilità politica, oggi chiudere le scuole è una decisione sensata che va presa subito.