Coronavirus, fase 2, Consigliere comunali Fazzari, Galgano e William (Fratelli d’Italia Potenza): “Prudenza e responsabilità”. Di seguito la nota integrale.
Prudenza e responsabilità, questo l’invito che le donne di FdI rivolgono ai propri concittadini.
Per la prima volta siamo orgogliose nel vedere la nostra regione al penultimo posto in una classifica nazionale che vede la Basilicata con un indice di contagio di 0.35, meglio di noi solo l’Umbria (0.19). Proprio per questo vogliamo ribadire l’importanza del rispetto di poche regole e chiare, che consentano una ripartenza virtuosa.
In primis il rispetto della distanza di sicurezza e il divieto di assembramento, avendo cura di indossare sempre la mascherina, obbligatoria in tutti i luoghi al chiuso e se non si può stare a distanza. Ma anche restare a casa se si ha una febbre maggiore ai 37,5 gradi, avendo premura di contattare il proprio medico curante.
Poche importanti regole di responsabilità sociale che, siamo sicure, consentiranno una nuova fase di convivenza con il coronavirus.
Come amministratrici, ma ancora prima come donne, mamme e lavoratrici, sappiamo bene e comprendiamo il disagio che ognuno di noi ha provato in questi giorni e ancor di più quello dei bambini e più in generale dei tanti giovani che hanno rispettato il “confinamento”. Sono stati giorni sospesi, questi, in cui abitudini e modalità solite hanno lasciato il posto ad un nuovo modo di vivere.
Vedere oggi tanti ragazzi insieme è un inno alla vita, la vera bellezza è sorridere insieme passare il tempo con chi amiamo, la vita oggi va celebrata ancor di più. Non vogliamo salire in cattedra, ma rivolgiamo un invito alla prudenza a tutti i nostri giovani e non solo! Rispettiamo le regole perché la lezione più grande di questo virus è che la quotidianità non è così “scontata”.
Uscire, ritrovarsi, viaggiare, fare vita sociale, andare a scuola o al lavoro assumono un sapore diverso che ci spiazza… Nulla è scontato! Questo periodo ci deve insegnare soprattutto il rispetto e l’attenzione verso gli altri e la consapevolezza che ogni nostra azione “sconsiderata” corrisponde a conseguenze non sempre prevedibili in termini di impatto sanitario e sociale, società già provata economicamente ed emotivamente.