Il Coronavirus continua a mietere vittime e la Lombardia prova a correre ai ripari dopo il nuovo record di morti registrato nella giornata di sabato 21 marzo, 546 dei 793 avvenuti oggi nel nostro Paese. 4821 i contagiati di oggi, il numero complessivo in Italia è salito a 42.681. Per queta ragione il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontan,a ha firmato il provvedimento che entrerà in vigore da domenica 22 marzo e sarà più stringente del decreto governativo.
“Regione Lombardia, d’accordo con i sindaci del nostro territorio, con le associazioni di categoria e con le parti sociali, ha deciso di emanare un’ordinanza con la quale vengono disposte nuove stringenti limitazioni per contrastare la diffusione del Coronavirus”. Lo comunica il presidente della Regione, Attilio Fontana, dopo un confronto avuto oggi in videoconferenza con i sindaci dei capoluoghi della Lombardia, il presidente dell’Anci Lombardia e dell’Upl e i rappresentanti del Tavolo del Patto per lo Sviluppo. L’ordinanza entra in vigore domani e produce effetto – salvo diverse disposizioni legate all’evoluzione della situazione epidemiologica – fino al 15 aprile.
L’ordinanza prevede il divieto di assembramento nei luoghi pubblici, fatto salvo il distanziamento, e conseguente ammenda fino a 5mila euro; la sospensione dell’attività degli Uffici Pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; la sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali; la sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti; la sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona; la chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza; la chiusura di tutte le strutture ricettive a esclusione di quelle legate alla gestione dell’emergenza. Gli ospiti già presenti nella struttura dovranno lasciarla entro le 72 ore successive all’entrata in vigore dell’ordinanza; il fermo delle attività nei cantieri edili. Sono esclusi dai divieti quelli legati alle attività di ristrutturazione sanitarie e ospedaliere ed emergenziali, oltre quelli stradali, autostradali e ferroviari; la chiusura dei distributori automatici cosiddetti h24 che distribuiscono bevande e alimenti confezionati; il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente.
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