Con il Decreto-Legge “Cura Italia” del 17 marzo 2020, n. 18 (G.U. 17 marzo 2020, n. 70) sono state approvate misure che impongono alle amministrazioni pubbliche di rivedere ulteriormente le modalità di utilizzazione dei fondi a disposizione per far fronte alle conseguenze economiche e sociali dell’emergenza sanitaria in atto. Considerata tale necessità, Regione Puglia per il tramite dell’Assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, di concerto con il collega Assessore regionale al Welfare, Salvatore Ruggero, sentite tutte le parti interessate, con una nota ha fornito indicazioni straordinarie ai Comuni beneficiari delle risorse dell’annualità 2019 del Fondo per il Sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai sei anni. Tali indicazioni operative mirano a fornire un supporto all’attuazione degli interventi programmati, considerando le gravi ripercussioni dell’emergenza sanitaria da COVID19 sul sistema di offerta per minori.
“Valutata la necessità di intervenire tempestivamente a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, nonché a sostegno dei costi fissi sostenuti da soggetti pubblici e privati per tenere in vita le unità di offerta presenti nel segmento, si è chiesto ai Comuni di procedere, con la massima sollecitudine possibile, a erogare le risorse in anticipazione al 100% dei contributi assegnati, riservandosi di ricevere l’intero rendiconto successivamente, previo formale impegno da parte degli operatori.” ha dichiarato l’Assessore Leo, che ha aggiunto “ L’intervento nasce nell’ottica di sostenere le famiglie attraverso la garanzia di continuità, con ogni strumento possibile “a distanza”, del flusso comunicativo tra educatrici/educatori e minori utile a dare continuità al progetto educativo”. A questo scopo i comuni possono anche attivare un monitoraggio delle difficoltà di carattere strumentale che impediscono l’accesso a servizi a distanza, verificando altresì la possibilità di fornire supporto anche attraverso l’utilizzo delle risorse economiche disponibili per le spese di gestione a valere sul Fondo per il Sistema integrato.
Le organizzazioni sindacali che hanno preso parte alla concertazione effettuata da Regione Puglia hanno dato disponibilità al coinvolgimento dei propri livelli territoriali per facilitare e sostenere le iniziative promosse in ambito educativo e scolastico.
Le competenti strutture regionali del settore Welfare stanno mettendo a punto specifiche procedure per gli operatori del sistema di offerta educativo e socio assistenziale che accedono ai Fondi strutturali attraverso il sistema dei Buoni servizio.
Assessore regionale Leo: “Abbiamo chiesto il blocco delle procedure di mobilità per tutta la durata dell’epidemia”
Chiesto il blocco delle procedure di mobilità per il personale della scuola per iniziativa dell’assessore all’Istruzione, alla Formazione, al Lavoro, Sebastiano Leo. Lo scorso 23 marzo è stata pubblicata l’ordinanza ministeriale 182 che avvia le procedure di mobilità del personale docente, educativo e Ata (Ausiliario, Tecnico e Amministrativo) per l’anno scolastico 2020/2021. La presentazione delle domande sarà aperta dal 28 marzo al 21 aprile. In considerazione dell’alto afflusso di personale del mondo della scuola in occasione delle procedure di mobilità negli Uffici scolastici territoriali, nelle segreterie delle scuole e dei sindacati, in IX Commissione, convocata in videoconferenza, l’assessore Leo ha rappresentato la necessità di interrompere l’iter in ottemperanza ai divieti governativi volti a contenere l’infezione da coronavirus. La proposta dell’assessore è stata accolta all’unanimità da tutte le Regioni della IX Commissione rappresentate da tutti gli assessori regionali all’Istruzione. Il passo successivo sarà l’invio della proposta in Conferenza Stato-Regioni, oltre che al Ministro competente.
“Ho raccolto le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali pugliesi – afferma Leo – giustamente allarmate dalla prospettiva di iperafflusso che caratterizza il momento della presentazione delle domande di mobilità. Ho rappresentato questo scenario in IX Commissione e la mia proposta è stata accolta da tutti. Contestualmente ho chiesto l’apertura di un confronto con le organizzazioni sindacali, a livello nazionale, per trovare le giuste soluzioni a tutela dei diritti e degli interessi di tutte le lavoratrici e i lavoratori della scuola. Ora sarà presentata in Conferenza Stato-Regioni affinché pervenga al Ministero competente. Siamo convinti che la richiesta di blocco sarà accolta perché i divieti in atto, per il contenimento dell’epidemia, non consentono quel movimento di persone connesso a questa procedura che viene presentata telematicamente, ma per la sua complessità richiede un supporto a chi è interessato a presentarla. Rimandiamo a momenti più sereni una riflessione sulla semplificazione di questa e altre procedure che riguardano il mondo della scuola”.