Giuseppe Brescia, ex Parlamentare e già Sindaco di Melfi, ha inviato alla nostra redazione alcune riflessioni sull’emergenza Coronavirus in Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Dopo l’epidemia, la rinascita
Il mio amico Peppino Molinari ieri su facebook ha ricordato che il 29 marzo di 17 anni fa moriva un grande dirigente politico della DC lucana, il sen. Decio Scardaccione.
Bellissimo il ricordo fatto di zio Decio (come tutti amabilmente lo chiamavamo).
Ha ragione Mario Lettieri, intervenendo sul post, a ricordare che in Basilicata c’è stata una classe dirigente politica di alto livello che non era solo DC (forza di governo nazionale e regionale), ma era molto più ampia, a partire dai Comunisti e Socialisti.
Mi piace ricordare tra questi, Angelo Ziccardi, Michele Strazzella, Nino Calice, Elio Altamura, Elvio Salvatore, Donato Scutari,……
Una classe dirigente proveniente dai territori lucani e fortemente collegata al mondo del lavoro, alle autonomie locali.
Tutti insieme, dalla maggioranza e dall’opposizione, hanno contribuito alla crescita della nostra Regione e dell’intero Paese.
Ho citato Ziccardi, ad esempio, per le sue lotte ed iniziative legislative a favore dello sviluppo delle terre incolte o per una legge per l’occupazione giovanile.
Una per tutte, la famosa legge 285 che permise lo svecchiamento dell’intera macchina amministrativa pubblica italiana con l’inserimento nel mondo produttivo di migliaia di giovani laureati e diplomati senza lavoro.
Io credo che dovremmo riscoprire gli insegnamenti dei nostri padri nobili – Emilio Colombo, zio Decio Scardaccione, Angelo Ziccardi, Elvio Salvatore,…. – per un nuovo “Risorgimento” della politica, soprattutto appena usciti dalla drammatica crisi di questo periodo.
La ripresa dovrà tener presente i limiti che stanno emergendo in questi giorni (rilancio della sanità pubblica, della scuola, dei territori,…), insieme a forti investimenti pubblici e privati che portino all’occupazione di forze giovani e disoccupati, in tutti i settori, da quelli agricoli, artigianali e industriali a quelli amministrativi e dei servizi.
Per questo è giusta la battaglia che l’Italia sta conducendo in Europa.
Mi auguro che prevalga l’unità delle nazioni e non gli egoismi dei sovranisti e di chi si sente attualmente più forte. Se così non sarà, vedo molti rischi per l’Europa sognata da Spinelli ed Eugenio Colorni.
Lavorare tutti per la rinascita.
Questo dovrà essere la parola d’ordine delle forze politiche, sindacali e imprenditoriali.
Su questo si misurerà, a mio parere, il “Risorgimento Politico” di cui sopra, cioè una classe dirigente, seria e capace, che,seguendo appunto, gli insegnamenti di zio Decio e di tutti gli altri, portino il nostra Paese e la Basilicata fuori dalla crisi attuale.
La memoria serve a costruire il futuro. Ce la faremo
Giuseppe Brescia, ex Parlamentare e già Sindaco di Melfi