Riportiamo di seguito la lettera aperta con le richieste del Movimento Astensionista Politico Italiano inviata oggi al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Emergenza Coronavirus, lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri
Gentile Presidente del Consiglio,
pur non ricoprendo alcuna funzione istituzionale non essendo annoverato tra le forze politiche che compongono il Parlamento, il Movimento Astensionista Politico Italiano, in rappresentanza della maggioranza politica assoluta degli italiani che di fatto non si riconoscono in alcun partito dell’attuale scacchiere parlamentare, ritiene non più prorogabile inviarLe la presente richiesta.
La situazione drammatica determinata dall’emergenza coronavirus che sta investendo l’Italia ci spinge a chiederLe con determinazione di valutare l’opportunità di emanare uno specifico Decreto Legge al fine di reperire una grande mole di risorse economico-finanziarie da destinare ai vari fronti emergenziali, sanitari e socio-economici soprattutto, determinati da questa imponente tragedia.
Le chiediamo di commissariare o sub commissariare tutti quegli Enti pubblici che di fatto hanno sospeso, anche a causa dei Decreti da Lei emanati, ogni loro specifica attività lavorativa e deliberativa, bloccando di conseguenza la retribuzione soprattutto dei membri dei Consigli di Amministrazione, nominati dai partiti, della grande mole di Enti pubblici e partecipati dei quali non abbiamo neppure contezza del loro numero preciso.
Mentre da una parte lo scenario apocalittico determinato da questa emergenza vede la sofferenza silenziosa di disoccupati, lavoratori precari, artigiani, commercianti e operai del settore privato, oltre ovviamente a medici, infermieri, personale sanitario, forze dell’ordine e volontari che operando in prima linea mettono a repentaglio anche la propria vita, dall’altra centinaia di migliaia di nominati politici, senza alcuna remora etica, continuano a “godere” arricchendosi alle spalle del popolo italiano senza produrre alcunchè.
Anche il Parlamento, a fronte di questo devastante scenario, dovrebbe quanto meno adottare un significativo ridimensionamento retributivo, in considerazione dell’effettiva mole di lavoro svolto, che non ci risulta essere particolarmente abbondante in questa fase di estrema emergenza.
E’ bene che Lei tenga sempre presente, pur nel rispetto dell’assoluta criticità del momento che impone di evitare polemiche per quelle che sono state le responsabilità dei governi passati per i tagli alla sanità pubblica adottati, che le classi più deboli stanno patendo, oltre al rischio sanitario, anche la fame!
La situazione deve assolutamente cambiare, e tempo ne è rimasto davvero poco…