Il tema dei contagi familiari determinati dai soggetti positivi in quarantena domiciliare è stato fino a questo momento sottovalutato dalla task force regionale ed è per questo che in Basilicata continuiamo quotidianamente a registrare nuovi contagi.
Sono d’accordo, pertanto, con quanto comunicato ieri dal Sindaco di Matera circa la necessità di isolare i soggetti trovati positivi al tampone naso-faringeo sia sintomatici che asintomatici in apposite strutture dedicate.
E’ quanto afferma il capogruppo PD in Consiglio regionale Roberto Cifarelli.
Raffaello De Ruggieri, continua l’esponente PD, con il suo stile e garbo istituzionale e soprattutto evitando inutili protagonismi da emergenza Covid–19 è da più settimane che pone lo stesso tema e, nonostante abbia anche proposto soluzioni individuando anche le strutture non ospedaliere che avrebbero potuto ospitare questa persone, ad oggi non ha ricevuto risposta.
A questi ritardi corrisponderà, ovviamente, anche un ritardo nell’attivazione della cosiddetta “fase 2”, oltre il fatto che mettere in pericolo la salute di altre persone non risponde correttamente a quel diritto alla salute che dovrebbe ispirare l’azione dei soggetti a ciò dedicati.
Sollecito anche io, pertanto, in attesa della installazione degli ospedali da campo che di fatto superano l’esigenza nell’aver individuato nel San Francesco di Venosa il sito per la cura dei pazienti Covid-19 a bassa intensità, l’esigenza di assicurare la quarantena dei soggetti trovati positivi in siti diversi da quello domiciliare per evitare che vengano contagiati i familiari e per contenere l’ulteriore diffusione del virus.
Matera e la Basilicata hanno bisogno di costruire una propria immagine COVID FREE. Serve finire bene la cosiddetta fase 1. Alla unità di crisi regionale ed alla task force l’onere di essere rapidi e efficaci perquesto traguardo.