Vincenzo Baldassarre, consigliere regionale Idea: “A prevalere devono essere il buon senso, l’onestà intellettuale e il senso civico”. Di seguito la nota integrale.
Molte cose che sto per proporvi le avrete lette e sentite da altri: cerchiamo di mettere un po’ di ordine.
I Buoni motivi per non arrenderci al lockdown.
1. Il Covid-19 (definiamolo così) esiste, è in mezzo a noi, circola. Oltre il virus anche il bombardamento mediatico, purtroppo, esiste. Dare importanza al numero dei contagiati non rappresenta un granchè anche in considerazione del fatto che cambia in riferimento al numero dei tamponi effettuati. Andrebbe considerato il numero dei deceduti per solo Covid, in assenza di altre patologie, solo questo potrebbe dare il vero indice di pericolosità del virus in questione. Perchè non lo si fa? La malattia purtroppo incide mortalmente soprattutto su determinate categorie di persone definite “fragili”; ragion per cui le misure di prevenzione/protezione andrebbero calibrate per queste categorie. Cambierebbe – e di tantissimo – la platea da attenzionare, con tutto ciò che ne consegue.
2. Nei piccolissimi centri, dove peraltro vivo e opero, se fosse disponibile – al di là della valida competenza di ogni operatore sanitario abituato alla medicina di frontiera – un protocollo unico di terapia del Covid si potrebbe creare il filtro vero e valido per non intasare i pronto soccorsi, e quindi le terapie intensive. La medicina di famiglia deve essere il vero argine, a monte, per decongestionare le strutture ospedaliere. Oggi noi medici di famiglia facciamo da “soli”, con risultati eccellenti. Molti di noi hanno avuto in questo anno di Covid addirittura meno decessi.(https://www.istat.it/it/files/2020/05/Rapporto_Istat_ISS.pdf) Dati ufficiali facilmente controllabili.
3. Aiuterebbe e non di poco ragionare con buon senso sull’uso/abuso dei test. Un asintomatico venuto a contatto con un positivo -dal punto di vista medico- non dice nulla: non sta incubando la peste.
4. Esiste un diritto alla salute, se non hai come mantenere la salute? Qui moltissimi uomini di scienza “televisivi” dovrebbero smettere di parlare e tornare negli Ospedali ad operare, non essere il paravento di tantissimi politici e legislatori incapaci.
5. La scienza “televisiva” non deve oscurare l’inettitudine della classe politica. Abbiamo avuto mesi per prepararci al meglio per la “seconda ondata”, abbiamo tra l’altro partorito i banchi con le rotelle e strutture intensive senza attrezzature. Il buon senso e la capacità di molti Sindaci servirebbero, e molto, a livello nazionale.
6. Se noi amministratori non comprendiamo che il diritto alla salute si tutela con il diritto al lavoro saremo i responsabili del crollo del sistema. Se non siamo in grado di ascoltare il grido di allarme di quella parte della società “non a stipendio fisso” avremo conseguenze economiche, sociali e purtroppo anche di ordine pubblico. Tutelando le persone a stipendio non garantito (i liberi professionisti, i titolari di aziende, chiunque ha un attività in proprio etc.) potremmo reggere e ripartire.