“Il governo garantisca la possibilità agli agricoltori di fare il proprio lavoro e assicurare l’accesso al cibo e la sicurezza alimentare al popolo italiano. Sostenere i contadini in questo momento non significa soltanto dare la possibilità ai cittadini di nutrirsi con cibo sano, fresco e di qualità, ma anche supportare le colonne portanti della nostra economia”. Ad affermarlo sono Sara Cunial e Saverio De Bonis, parlamentari del Gruppo Misto.
“In queste campagna mediatica e politica sull’emergenza manca una parola fondamentale: prevenzione – continuano – che innanzitutto significa alimentazione sana, biologica, coltivata senza veleni, primo baluardo contro innumerevoli patologie e punto di partenza per un sistema immunitario più forte e reattivo”.
“Ma non solo – aggiungono Cunial e De Bonis – prevenzione significa anche impedire il crollo economico che riguarderà tutte le piccole e medie imprese che operano a livello locale e che sono la vera struttura portante dell’economia nazionale. Stiamo parlando di circa un milione di aziende agricole in cui lavorano più di un milione e seicentomila persone completamente trascurate non solo dal decreto Cura Italia ma anche dalle misure di contenimento dell’epidemia in atto, che impediscono di fatto a queste aziende di fare serenamente il proprio lavoro. Realtà che dovrebbero essere avvantaggiate in ogni modo possibile anche attraverso bandi semplificati e accordi con ospedali, caserme e altre collettività, un’informazione esaustiva e capillare alle amministrazioni locali su ciò che è concesso e ciò che invece è vietato per evitare, per esempio, la chiusura indistinta dei mercati agricoli comunali che, pur non ottemperando a nessuna norma contenuta nel DPCM, è già stata ampiamente praticata con effetti disastrosi sulle produzioni e sulla distribuzione degli alimenti e, infine, una campagna mediatica che incentiva le persone a prendersi cura di sé stesse e del proprio territorio attraverso una spesa più consapevole e responsabile.
“È il momento di essere comunità, anche a partire dalla propria spesa”, concludono i due parlamentari. “Sosteniamo l’economia italiana e la salute, del Paese e dei suoi cittadini”.