Il premier Giuseppe Conte ha aperto una riflessione sull’opportunità di allargare le possibilità di spostamento tra Comuni a Natale. È quanto apprende l’Ansa da fonti parlamentari. Il divieto di uscire dal Comune in cui ci si trova è previsto il 25 e 26 dicembre e l’1° gennaio. La riflessione di Conte, secondo le stesse fonti, porterà a modifiche al decreto legge sul Covid o a un aggiornamento delle Faq del governo, con un’interpretazione estensiva delle situazioni di necessità che giustificano lo spostamento tra Comuni.
Il pressing sul premier è abbastanza forte. Ieri il leader della Lega, Matteo Salvini, al termine del suo intervento sul Mes al Senato ha avuto un colloquio con il premier Conte ed ha sollecitato una modifica delle restrizioni sugli spostamenti a Natale e Capodanno. E nel pomeriggi di oggi fonti della Lega hanno annunciato che “nelle prossime ore è previsto un contatto telefonico tra o Salvini e il premier” proprio a proposito dei divieti previsti dal governo nei giorni di festa. Il centrodestra ha presentato una mozione proprio per arrivare alla cancellazione del divieto e la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha fatto sapere che il testo sarà discusso e votato mercoledì 16 dicembre nell’Aula di Palazzo Madama.
Ma a spingere nella direzione di una modifica delle restrizioni sono anche settori importanti della maggioranza. “Spero ancora di riuscire a modificare il decreto del governo – ha detto il capogruppo del Pd al senato Andrea Marcucci – per allargare il raggio degli spostamenti di chi vive nei piccoli Comuni, durante le giornate del 25, 26 dicembre e 1° gennaio. L’Italia non è fatta solo di grandi città. Lunedì spero che la maggioranza abbia una proposta concreta da sottoporre al Governo, durante la capigruppo in Senato”.
Insomma, il via libera agli spostamenti tra Comuni, nodo del contendere da settimane tra esecutivo e regioni, si è saldato in un asse tra centrodestra e una parte della maggioranza. Leu e M5s sono tiepidi, Pd e Iv insistono per il sì. Da Italia Viva infatti la ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, dice: “Iv è sempre stata contraria al divieto di spostamenti”. Quindi bene il governo su un’eventuale modifica delle restrizioni, perchè, dice la ministra, “ricredersi è segno di saggezza”. Concorda il presidente dei senatori renziani, Davide Faraone: “Siamo felici che il centrodestra presenti una mozione che ripropone esattamente le nostre idee e che il presidente del consiglio abbia deciso di aprire una riflessione – dice Faraone – L’unico rammarico è che questa apertura sarebbe dovuta esserci prima per risparmiare una preoccupazione in piùa tutte le famiglie italiane nei giorni di Natale. Adesso speriamo che al più presto questa ‘riflessione’ venga tradotta in un provvedimento concreto”.
Favorevole a modifiche anche il ministro degli Esteri 5 Stelle, Luigi Di Maio, che ha espresso le sue perplessità sulla regola che pone sullo stesso piano gli spostamenti in una città di 3 milioni di abitanti come Roma e Comuni con poche migliaia di persone. In una diretta sul suo profilo Facebook Di Maio ha sottolineato che tale regola è “poco credibile e crea un problema di percezione delle misure giuste e corrette” e quindi “occorre metterci mano”.
Ma la sottosegretaria alla Sanità, Sandra Zampa, frena: “Dal profondo del cuore la penso come la signora Merkel. È doloroso, ma il modo migliore per onorare il Natale è fare in modo che il numero dei decessi scenda”. E conclude: “Prima di cambiare quelle regole ci si dovrebbe documentare sugli esiti in termini di numero di nuovi contagiati derivanti dal festeggiamento del giorno del Ringraziamento in Usa”
Intanto, a proposito di misure per le feste di Natale, la Santa sede ha ufficializzato che la messa della notte di Natale officiata dal Papa è anticipata alle 19,30 per rispettare il coprifuoco stabilito alle 22.
L’ipotesi della modifica delle restrizioni natalizie piace ai governatori. “Speriamo davvero abbia vinto il buonsenso – dice il presidente della Liguria, Giovanni Toti – Da giorni insistiamo che il mancato spostamento tra i comuni durante le feste di Natale sarebbe stata un’ingiustizia per milioni di italiani. Pare che finalmente il governo stia accogliendo la nostra richiesta di cambiare questa regola assurda. Ce lo auguriamo davvero – aggiunge – e attendiamo la conferma per gioire insieme a tutte le famiglie dei quasi 8mila comuni italiani che si potranno riunire come da tradizione, in sicurezza, ma con il calore che solo le persone care ci possono offrire in un anno cosiì difficile”.
Anche il presidente della Lombardia, Attilio Fontana invoca un allentamento delle misure. “Per primo e con forza – dice il governatore leghista – ho portato all’attenzione del presidente del Consiglio la criticità delle restrizioni a livello comunale nei giorni delle festività, che ritengo eccessivamente discriminatorie per tante famiglie e soprattutto per coloro che vivono nelle piccole realtà”. Quindi, conclude Fontana, “mantenendo l’indispensabile livello di sicurezza, con il buon senso- aggiunge Fontana- si possono delineare regole piu’ eque”.