Il consigliere comunale di Montalbano Jonico Leonardo Rocco Tauro ha inviato una lettera al Sindaco di Montalbano Jonico, Piero Marrese affinchè venga revocata l’ordinanza in cui restringe le misure previste dal Dpcm che colloca la regione Basilicata in area arancione.
Con la presente nota, e in riferimento alle ordinanze 348 e 349, entrambe del 7 dicembre u.s. , mi preme sottolineare che :
Diversamente dalla precedente O.S. n. 197 del 9 Novembre u.s., con la quale si interveniva al fine di adottare misure atte al contenimento e riduzione della diffusione dell’infezione da virus, dopo un incontro tra i capigruppo consiliari, allargato, oltre che al presidente del Consiglio comunale, al vice sindaco e alla sua stessa persona; per l’Ordinanza del 7 dicembre, invece , non è stata effettuata alcuna Conferenza dei Capigruppo.
Eppure, si era concordato che al posto della task force, da noi richiesta al fine di poter portare il nostro contributo nell’affrontare l’emergenza con lettera del 31/10/2020, la conferenza dei capigruppo avrebbe assunto la funzione di raccordo tra l’attività dell’Amministrazione e quella del Consiglio comunale stesso.
Se quanto sopra, riassunto brevemente, riguarda l’aspetto formale, nel merito non possiamo che dissentire ancora di più per quanto riportano le due ordinanze in questione.
Se quella di novembre si giustificava per una sorta di urgenza e necessità, atteso l’aggravamento dell’andamento epidemiologico nel nostro paese, e prendere, da parte nostra, atto della effettiva necessità, le ultime due non trovano, dal nostro punto di vista, giustificazione alcuna , stante il miglioramento della stessa emergenza sanitaria anche nel nostro comune ( come pure sta avvenendo a livello sia regionale che nazionale).
Se pur non totalmente contrari al prolungamento della chiusura della scuola Primaria e Secondaria di 1 grado sino al 6 gennaio 2021, assolutamente non condivisibile per noi sono le misure restrittive e reiterate riportate nell’Ordinanza n. 349.
Tenere le persone chiuse nelle proprie abitazioni per lungo tempo, i minorenni ancor di più, quando tutte le regioni stanno passando in fasce di colore giallo e arancione, proprio a significare un allentamento delle misure restrittive, ci appare del tutto immotivato insistere nel mantenimento di una “specie di zona rossa” non dichiarata nella nostra città, ma di fatto applicata.
Invito, pertanto, a voler rivedere la Ordinanza n. 349 e a revocarla.
I cittadini stanno dando, in generale, ampia prova di responsabilità in questa drammatica fase.
La libertà si può tranquillamente coniugare con il controllo rigoroso, ma non essere soppressa quando le motivazioni che vorrebbero supportare tale scelta non sono strettamente necessarie.