Coronavirus, Verdi-Europa Verde di Basilicata chiedono ai Comuni in cui sono slittate le elezioni di destinare indennità sindaci, assessori e consiglieri alle imprese del turismo. Di seguito la nota integrale.
I Verdi-Europa Verde di Basilicata chiedono ai Sindaci, alle rispettive Giunte e ai Consiglieri dei Comuni dove non sarà possibile rinnovare le cariche elettive in scadenza fino a emergenza rientrata, un atto di solidarietà nei confronti d’imprese e cittadini che vivono ore drammatiche d’incertezza economica e sociale. Come in tutti i comuni d’Italia, anche in Basilicata, le elezioni amministrative sono state rinviate; in forza di ciò, nessun consiglio comunale sarà rinnovato fino a data da destinarsi, e comunque, da tenersi non prima della fine dell’emergenza sanitaria in corso. Una circostanza del tutto inaspettata che potrebbe rappresentare, però, un’occasione di riscatto per la politica che, a torto, è considerata spessa come esclusivo interesse economico di chi è chiamato a farla. Per questa ragione chiediamo loro di rinunciare alle indennità previste per i mesi successivi alla naturale data di scadenza del mandato fino al rinnovo del consiglio comunale. Tali somme potrebbero essere accantonate in un capitolo di bilancio da utilizzare in sostegno di politiche di marketing territoriale, concesse in contributo capitale alle imprese che ne facessero richiesta per il rilancio della propria attività e, di conseguenza, per l’intero territorio Lucano nel panorama globale. Dopo che la crisi sanitaria sarà finita, infatti, il ritorno alla normalità sarà faticoso e costernato da insidie economiche per tutti, ma in special modo per il comparto turistico locale e l’indotto connesso. Comparto che stava vivendo un periodo di forte espansione, soprattutto trascinato dalla notorietà che il brand Matera Basilicata 2019 ha avuto nel panorama mondiale, trasformando il turismo locale in uno degli asset più importanti dell’economia regionale e nazionale. Proprio per questo, gli operatori del settore, insieme a quelli del comparto, a chi ha ingegnerizzato produzioni per soddisfare una domanda crescente di prodotti tipici e quant’altro, per superare la fase emergenziale, saranno interessati da successivi sacrifici che si protrarranno in un tempo più lungo e faticoso. Questa circostanza potrebbe ulteriormente spaventare chiunque non avesse a disposizione una forza economica tale da sopportare nuovi investimenti. Per queste ragioni chiediamo ai politici il cui mandato è stato prorogato oltre la scadenza naturale, di rinunciare alle indennità e alle prebende previste per questo tempo indefinito per sostenere, in parte, quanti saranno chiamati a fare altri sacrifici oltre quelli già fatti. Infondo, lo fareste per il bene del territorio.