L’ex parlamentare, consigliere e assessore regionale, oggi consigliere Svimez, il materano Vincenzo Viti esprime alcune riflessioni sulle criticità provocate nel nostro Paese dall’emergenza Coronavirus. Di seguito la nota integrale.
mi chiedo e le chiedo, davvero il coronavirus sta “rovesciando la questione meridionale” nel senso che tende a confinarla al nord chiudendola nel perimetro della infezione? Saremmo quindi giunti al punto di riscuotere per via epidemiologica il debito storico che il Sud rivendica dopo un secolo di discriminazioni e di egoismi territoriali e sociali? Sembrerebbe una lettura cui il sudismo indulgerebbe volentieri, ma di indubbia suggestione
E che dire poi delle sottili vendette anticasta che starebbero cospirando contro il ceto politico costretto ai tamponi? Interpretazione che piacerebbe assai ai Cavalieri senza macchia e senza paura?
La “cospirazione” parrebbe esser diventata ormai la formula che spiega le ragioni della rivolta degli Dei contro le colpe dell’opulentismo e della ingordigia. Il Manifesto di un’italietta spaventata e confusa.
Non le appare questa, caro Direttore, una grottesca rivincita del pregiudizio contro la Ragione, della stupidità contro la intelligenza?
La verità è che mai come in questo momento ci tocca di vivere la tragica e contemporanea estensione di un medesimo “male” al nord e al sud. Sia nei tratti della solitudine e del confino sia in quelli della restituzione di risorse ed energie migrate per disperazione.
Il virus sta manifestando una unica perversa virtù. Tenere unita l’Italia in nome dell’unica ragione che valga. La sua sopravvivenza. Un esempio per i tempi che verranno.
Vincenzo Viti (nella foto www.SassiLive.it)